Capitolo 2

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«Nella mia vecchia scuola mi sono unito in quasi tutti i club, ma in tutti ci sono rimasto poco...»
«Come mai?» chiese Hera annoiato. Il biondo si incupì mentre rispondeva.
«Sono troppo bravo...»
Il castano non disse nulla. Pensava fosse troppo egocentrico. Però qualcosa nel suo tono di voce l'aveva colpito. Molto probabilmente, la grande rassegnazione che c'era.

«Bello! Questo posto è enorme!» esclamò Afuro vedendo dove il club di calcio si allenasse.
«Si, dobbiamo allenarci bene per vincere e...»
«È SOLO COLPA TUA!»
«A MA SI?! LA COLPA È SOLO TUA TESTA DI LATTA!!»
«E mo che sarà successo...?» mormorò sconsolato Hera scollandosi il biondo dal braccio e dirigendosi verso gli artefici di quelle grida. Aporo era seduto a terra, a gambe incrociate, a guardare Demete e Kirigakure litigare.
«Che è successo?» chiese al più basso.
«Hanno rotto non so cosa e si stanno dando la colpa a vicenda. Fai qualcosa?»
Il castano fissò i due, che erano sul punto di picchiarsi, e scosse la testa. Aporo sospirò, alzandosi, e provò ad allontanare i due, ma ricevette solo due gomitate.
«Tra moglie e marito non mettere il dito» lo riprese Tadashi, prima di guardarsi intorno. Terumi non era lì. Aveva preso un pallone e si stava preparando a tirare in porta.
«Ma quello non è Aphrodi-sama?» chiese il verde, e subito Demete lasciò perdere la lite e si girò.
«Si! È lui!»
Kirigakure sbuffò annoiato, seguendo lo sguardo dell'altro.
«Gli stavo mostrando i club, prima che vi sentissi litigare»
«Tranquilla tesoro di mamma, io e il tuo papà stavamo litigando per stupidaggini e tu non c'entri assolutamente nulla figlio adorato» disse scherzoso Saiji.
«Ti stai divertendo con sta storia del genitore, eh?» chiese Hera alzando gli occhi al cielo.
«Non sai quanto. Comunque hai visto, Demete? Il nostro piccolo Hera si è trovato la fidanzatina!»
«Cosa?!» chiese il ragazzo con l'elmo.
«Afuro è maschio e mi sta sul cazzo»
«Se lo dici tu»
«APHRODI-SAMA!» chiamò Demete andando incontro al biondo.
«Oh, ciao. Demete, giusto?»
«Si, Aphrodi-sama. Vorresti entrare nel club di calcio?»
«Si, mi piacerebbe»
«Perfetto! Hera è il nostro capitano e sono certo che riconoscerà le tue qualità e ti farà entrare in squadra!»
«Se... Sempre se ne ha, di qualità» disse il castano avvicinandosi.
«È ovvio che ne abbia!» sbottò il ragazzo.
Kirigakure e Tadashi alzarono gli occhi al cielo mentre Aporo rimase indifferente.
«Beh... Se volete vi mostro cosa so fare» disse Afuro sorridendo. Scagliò contro la porta un Colpo Supremo.
«Okay... Forse delle qualità le ha...» mormorò Saiji sconcertato, ma Hera non sembrava dello stesso avviso. Stava per parlare, ma la voce di due ragazzini poco distanti lo bloccò.
«Ma guardalo quello. Non solo ha tutte le ragazze e alcuni ragazzi ai suoi piedi, ora fa anche il calciatore»
«Già. Non ha bisogno di migliorare. Non serve che entri in squadra. Dovrebbe solo andarsene a cagare»
I quattro ragazzi di secondo rimasero in silenzio, stringendo i pugni per la rabbia, mentre Afuro abbassò lo sguardo.
«Te l'avevo detto Tadashi...»
«Non è giusto che dicano questo di te Aphrodi-sama! EHY VOI DUE...» iniziò Demete, ma Terumi gli poggiò una mano sulla spalla, bloccandolo.
«Non fa niente. Se non mi voglio non entro» gli disse sorridendo. Ma Hera, vedendo quel sorriso completamente finto, si infuriò ancora di più.
«EHY, VOI DUE!» urlò infatti, facendo voltare spaventati i due ragazzini.
«Si può sapere che cazzo avete?! Pensate di sembrare più bravi eliminando quelli forti?! Non è così che funziona il calcio! Vi impegnate e migliorate! Infatti Afuro entrerà in squadra, se vorrà»
Quando finì, si voltò verso il biondo, in attesa di sapere se sarebbe entrato o meno. Afuro lo fissava, stupito. Nessuno l'aveva mai difeso così. Si sentiva strano. Hera gli aveva finalmente dato qualche attenzione, ma era diverso. Le sue attenzioni lo facevano sentire speciale, più di quanto già non si senta. Annuì piano, non riuscendo a parlare. Il castano si voltò nuovamente verso i due più piccoli che, imbarazzati, si scusarono con Afuro, per poi andarsene. Erano rimasti soli, tutti e cinque.
«Wow. Hera sei stato grande!» disse Kirigakure.
«Già! Non ti ho mai visto così arrabbiato» aggiunse Aporo.
«Comunque dobbiamo andare. Ciao ragazzi» disse Saiji, prendo per il polso Demete e trascinandolo via, mentre il verdino li seguì.
«Grazie...» sussurrò Afuro imbarazzato «Nessuno mi aveva mai difeso...»
«Non l'ho fatto per te. Odio chi dice cattiverie senza motivo» disse Hera, provando ad auto-convincersi di ciò.
«Va beeene. Che ne dici di fare una scommessa??» chiese il biondino riacquisendo il suo buon umore.
«Che tipo di scommessa?»
«Se riesco a rubarti palla per tre volte, passerai un'intera giornata con me~!»
«Va bene. Ma se non ci riesci, mi lascerai finalmente in pace e andrai a trovarti un altro ragazzo da importunare»
«Ci sto!»

Famous||HerAfuWhere stories live. Discover now