Manca poco più di un'ora

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Vittoria si trovò serrata in bagno in una posizione improponibile con accanto a lei Ludovico. 
Entrambi erano entrati di fretta e furia nella stessa porta, e gli era andata anche piuttosto bene: alla porta alla loro sinistra in bilico c'erano Sara, Alessandra ed Alessandro, mentre alla loro destra Riccardo e Davide. 
Si scambiarono un'occhiata terrorizzata sebbene la luce lì fosse praticamente inesistente. Però sentivano l'uno il fiato dell'altro. Lei non riusciva a calmarsi, sentiva il suo cuore che stava esplodendo in quel silenzio mortale, mentre dei tonfi avanzavano fuori dalla loro porta e sbattevano pesantemente sulle mattonelle bianche e lisce del pavimento. 
La figura davanti a loro entrò a controllare nella porta principale del bagno. 

A Vittoria uscì un mugolio e Ludovico le tappò la bocca immediatamente. 
Lei chiuse gli occhi e provò a non pensare alla persona che camminava avanti ed indietro. 

-Emilio, manca poco più di un'ora, dobbiamo cercare la rosa. Andiamo.- una voce femminile e dura stava richiamando la guardia giurata. Non appena la ragazza seppe identificare l'uomo spaventoso che c'era al di là della sua porta si tranquillizzò appena. 
Emilio indugiò qualche secondo, e mentre aveva girato i piedi per andarsene aprì la porta di Davide e Riccardo, proprio quella che era più vicina all'uscita. 
Ci fu un momento generale in cui tutti in quella stanza furono senza fiato. 

Silenzio. 

Ma Emilio lasciò la porta così come l'aveva lasciata, accostata.  E se ne andò definitivamente. 
I ragazzi aspettarono che la porta principale si chiuse, e per sicurezza rimasero nelle stessa posizioni per altri due minuti. Ludovico tolse dolcemente il palmo della mano dalle labbra di Vittoria.  Lei sollevò gli occhi per guardarlo e sentì il suo respiro caldo sul volto.

Si scrutarono negli occhi per qualche secondo, attimi nei quali entrambi avevano ancora il fiato sospeso. 
Le loro facce erano vicinissime.. così vicine che..
-Che spavento!- sussurrò Sara saltando giù dal gabinetto. 

Ludovico e Vittoria si staccarono immediatamente e scesero anche loro dal water. 
-Shh!- la ammonì Davide. -Potrebbero tornare.- 
-Ora che abbiamo tutti quanti espletato i nostri bisogni, dobbiamo assolutamente creare un piano per uscire.- si raccomandò Alessandra, legandosi i capelli con fare indaffarato.

-Andiamo al bar, da lì potremmo provare ad entrare nella porta dello staff e vedere se c'è una via d'uscita. - ideò Ludovico. Tutti annuirono e si prepararono ancora una volta ad uscire. 

Il peggio era passato: il bar era lì vicino e dovevano solamente raggiungere il bar.
Lì c'erano molte finestre, non sarebbe stato un guaio così grosso romperne una.

Poi un pensiero sorpassò la mente di Vittoria. 
-Ragazzi aspettate.- tutti si immobilizzarono immediatamente.

-Siamo al primo piano, questo vuol dire che dovremmo.. buttarci di sotto?- 
Tutti la fissarono un po' stupiti: era così tanta la voglia di scappare che non ci avevano pensato. 
-Beh.. si?- Alessandro avanzò una risposta incerta. 
-Non m'importa, basta che ce ne andiamo da qui.- Sara stava decisamente impazzendo. Capitaneggiò la fila ed uscirono ancora una volta tutti uno dietro l'altro.



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