Capitolo 12

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Quando arrivammo alla cittadina il giorno dopo ero stanco morto.

Avevamo camminato fino a notte inoltrata, fermandoci solo quando il bosco si era infittito tanto da impedirci di vedere più in là del nostro naso, quest'ultimo incluso.

Avevo dormito qualche ora e malissimo, soprattutto perché avevo offerto il mantello a Sam, dato che faceva un freddo da post-pioggia tremendo e io restavo un gentiluomo, anche se a prima vista poteva non sembrare.

《Magnus, ci sei?》.

《No, ci faccio. Ho un sonno tremendo》.

《Mentre mi accordo con Helgi chiederò di darti una camera dove riposare. Tanto i soldi per pagarla non ti mancano》.

Sbuffai contento però per la proposta.

Una volta entrati nella cittadina mi sistemai vicino ad un porcile, aspettando Sam mentre lei andava a chiedere del nostro aiutante. Tornò poco dopo e mi accompagnò in una locanda, togliendomi dalle attenzioni di un porcellino che sembrava particolarmente attratto dal sottoscritto.

Come entrammo un ragazzo dai capelli biondi ci corse incontro.

《Buongiorno signori. Cosa posso fare per voi?》.

《Vorremmo pranzare... e se possibile anche prenotare una camera per oggi》, disse Sam. Il biondino annuì e corse al balcone, subito dopo averci indicato un tavolo. Mentre mi sedevo lo sentii urlare: 《Nico, prepara il solito pasto!》.

Poco dopo il biondino ci servì un paio di zuppe di verdura. Le mangiai di buon grado, mentre Sam si era momentaneamente dileguata bofonchiando qualcosa riguardo alle proprie preghiere.

La finii quando la ragazza tornò dalla sua preghiera e si sedette al tavolo.

《Vuoi andare in camera?》, chiese.

《No, non ti preoccupare. Parliamo con Helgi insieme, se è un tipo cattivo quanto dicono la mia presenza varrà qualcosa》, dissi soffocando uno sbadiglio.

Aspettammo per un po', finché un uomo incappucciato non entrò nella locanda.

Il silenzio calò su tutti i presenti. Non si sentiva volare una mosca, e lì di mosche ce n'erano non poche.

A rompere il silenzio fu il biondino, che disse: 《Buongiorno, signor Helgi. Cosa posso fare per lei?》.

《Mi è stato detto che dovevo vedere qui una donna》, disse l'uomo. Il tono con cui disse l'ultima parola fece irrigidire Sam e mettere sul'attenti me.

Il biondo annuì e indicò il nostro tavolo. L'uomo incappucciato si avvicinò al tavolo e si sedette di fronte a noi.

《Dunque, sareste voi quelli che hanno chiesto di me?》, chiese acido.

《Sì, signor Helgi. Siamo stati mandati qua dal suo collega, Hunding》, disse Sam prudente.

《Ah, Hunding. Quel cretino》, commentò invitandoci con un gesto a proseguire.

《Dovremmo arrivare alle Montagne Oscure il prima pos-》.

《Ragazzino, ma tu lasci davvero che una femmina come questa parli al posto tuo?》, chiese interrompendola e fissandomi.

《Sì. Non vedo dove sia il problema》, risposi alzando un sopracciglio.

Helgi mi squadrò da sotto il cappuccio. Sam mi guardò, così dissi: 《Ci è stato detto che conosci delle scorciatoie per raggiungere in meno tempo le Montagne Oscure》.

《È vero》.

《Ti saremmo grati se potessi indicarci la strada da percorrere》.

《Posso anche dartela, la mappa, ma non te la darò gratis. Devi darmi qualcosa in cambio》.

《Che cosa?》.

Helgi tacque un lungo istante, guardando entrambi attentamente.

《Voi cosa mi offrite?》.

《Venticinque monete d'oro》.

《Troppe poche, se si viene a sapere che sto aiutando una femmina》.

《Trenta monete d'oro, più la promessa di non nominarti con nessuno. Questa è la mia ultima offerta》, dissi deciso.

Helgi mi fissò, per poi annuire e tendermi la mano.

《D'accordo, ragazzino. Sgancia la grana》.

Contai trenta monete e gliele diedi. L'uomo le intascò e mi tese una mappa.

《Seguite i sentieri e arriverai là. Sono certo ti abbiano informato di quanto siano pericolosi i sentieri secondari, quindi non accusatemi se finite in qualche imboscata》.

《Siamo già stati informati di questo fatto, ma non cambieremo idea. Abbiamo fretta》, dissi imperturbabile. Sam mi guardò con un lieve sorriso soddisfatto.

《Allora non c'è altro da dirti. A mai più rivederci》, disse l'uomo alzandosi e uscendo subito fuori.

Per un momento ci fu il silenzio poi il brusio ricominciò lentamente a ripopolare la locanda.

《Lo odio, ma almeno abbiamo ottenuto ciò che ci serviva》, disse Sam finendo la zuppa.

《Gli ho dato poco. Temevo peggio. Comunque ti consiglio di dormire anche a te》, dissi mentre Sam andava a chiedere la chiave ad un ragazzo al balcone dai capelli neri.

Salimmo nella camera, che aveva due letti come speravo.

《Dobbiamo essere in forze per affrontare i prossimi viaggi. Buona dormita, Magnus》.

《Buona dormita, Sam》, dissi stendendomi sul letto e addormentandomi immediatamente.

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Come promesso, ecco qua l'aggiornamento.
Spero di riuscire ad aggiornare con regolarità d'ora in poi.
Bye~

My Sire || FierrochaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora