(Immagine tratta da questo articolo https://gogomagazine.it/serie-tv/serietv-recensione/recensione-slasher-colpevoli-seconda-stagione-2790/ inutile dica mai vista ne' sentita prima di cercare la picture più adatta)
Umidità
Maledetta umidità infernale
C'hai condannati
in prima persona
ad i nostri miti
ed ai nostri limiti
della sopportazione
facendoci folli
Era una delle nostre tipiche passeggiate pomeridiane col bel sole.
Eravamo tutti: Patrick, Annette, Rosie, Marcus, Joseph, Yoko, Jeordie, Belle, Goerge, Jeanne, Jenny, John ed io.
Patrick ci disse che avrebbe portato lui le torce, rubate dal negozio di suo padre. Ognuno si portò l'indispensabile: Rosie un taccuino riciclato con infilata una matita di legno ed un cartoncino dentro la sua variopinta borsa a tracolla da cui non si separava mai; Marcus, come diceva spesso:"Voglio sudare" si portò tutti i nostri sacchi a pelo, oltre che un sacco di panni puliti; nonostante fosse già magro; non sapevo invece cosa contenesse Joseph nel suo borsello a tracolla leggerissimo, visto che Joseph non parlava molto; Yoko aveva un sacco di manga, e ne leggeva altrettanti lungo la strada, frugando dal suo zaino rosa con l'aspetto di un coniglietto "puccioso". Non potevo sapere però se era una mania la sua, visto che la vedevo per la prima volta. Jeordie, a mia impressione, era un dark. Chissà cosa conteneva il suo zaino? Spesso mi domandavo se era satanista. Non era difficile sapere cosa si portasse dietro Belle, tirata così a lucido. George era l'unico senza borsa e si portava tutto nelle tasche dei pantaloni. Ma che bravo...
Jeanette: saggi filosofici e testi umanitari; Jenny: CD, Mp3, Ipod e mini-computer; John, tipico metallaro black-symphonic-glam-thrash-street-horror-punk, col borsone infilzato dappertutto da borchie, portò un sacco di libri.
Io? Un album per disegnare. Adoro disegnare.*
(Ah, anche se in prima persona, non sono io quella che racconta)
Patrick
Tanto non avrei fatto altro oggi.
Mio padre avrebbe lavorato ancora nella sua stupida ferramenta.
Ha sempre cercato di farmela amare, quel bastardo.
Anni ed anni di torture in quel postaccio di merda.
Io preferisco l'informatica. Lui la odia a morte.
Odio le sue viti, i suoi bulloni, i suoi chiodi e lo sporco.
Vorrei tanto tirarglieli addosso.
E così, ho accettato d'uscire in montagna.
Sempre meglio che stare all'inferno. Di mio padre.
Non so perché ho fatto questo. Forse sono eccitato all'idea di passare la notte fuori o di scaricare, perdere o distruggere tutte quelle cazzo di torce. Maledetto, ti farò morire.
??? – personaggio non nominato-
Mio Signore, non sono mai uscita da sola.
Certo, durante le feste di paese, io, mia madre e mio nonno, si andava nella Sua Casa a pregare per lei, e dopo s'usciva nel grande parco accanto, ma non sono mai stata sola.
E poi volevo appunto farmi degli amici.
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Vecchie Storie
Short StoryQuesta che presento è una raccolta in aggiornamento di vari mini racconti personali scritti di mio pugno più di 5 anni fa. Essendo personali vi sembreranno non tali perché non trattano di me in persona, eppure spiegano del tutto alcuni spaccati di c...