La partenza

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Era sempre lo stesso sogno, lui, Kim Taehyung su un palco. C'erano un sacco di persone attorno, diverse ragazze tenevano qualche cartellone con scritte del tipo: "saranghae Tae-Hyung!", proprio come fanno di solito le persone al concerto del loro cantante preferito. Forse doveva smetterla di guardare video dei concerti dei Big Bang, si immedesimava troppo. "Grazie a tutti, grazie a tutti!" Di solito il sogno finiva così: le luci si spegnevano e le urla delle fan si facevano più forti. Questa volta, non finì così. Uno strano rumore rovinò quel momento e Taehyung si svegliò di colpo.
« UFFFF- io volevo dormire ancora... »
Disse ancora assonnato, con gli occhi chiusi. Non ci mise tanto a svegliarsi: si stropicciò gli occhi, prese un attimo il telefono controllando le notifiche e una volta spenta la sveglia iniziò a fissare come incantato l'orario.
« ...ODDIO. L'AEREO!! » erano le sei e mezza, l'aereo era previsto per le sette e lui, non era ancora pronto. Il suo telefono aveva circa 40 messaggi dal suo migliore amico a distanza Jungkook.
La sua schermata infatti dava in primo piano i suoi messaggi:

Da Whatsapp: 47 messaggi da Kookie🍪🐰;

"Tae, ti sei svegliato?; 5am"

"hyung; 5am"

"hyung dimmi che sei sveglio; 5am"

"Non ignorarmi <(;^;)>; 5am"

"TAE SE ARRIVI IN RITARDO MI DEVI UN GELATO E... ANCHE UNA CENA; 5am"

"...mi avevi promesso che ti saresti svegliato a quest'ora hyung; 5am"

"Sappi che ti aspetterò all'aereoporto... per favore non farmi aspettare troppo, non mi va di stare da solo (Ó^Ò); 5am"

[...]

"hyung! Ti sei svegliato adesso?; 6am"

"Io sono già arrivato all'aereoporto... sbrigati!; 6am".

Per l'orario non potè leggere tutti quei messaggi ma aveva capito che sarebbe stato meglio non fare arrabbiare Jungkook e... sbrigarsi! 

Non appena si alzò si diresse verso il bagno e nel farlo per poco non cadde. Il suo letto era circondato dalle valigie che aveva preparato e che avrebbe dovuto portare con sè a Seoul.

Fare tutte queste cose da solo era molto difficile, gli sarebbe stato utile un aiutino dai suoi ma loro erano a Daegu... "Ah, mamma mi avrebbe svegliato subito e non sarei in ritardo!" Esclamò. Taehyung ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi, purtroppo, da piccolo dovette trasferirsi a causa dei bulli che lo perseguitavano ogni giorno. I suoi erano occupati con il lavoro e visto che in quei anni non si dava molto interesse al fenomeno del bullismo, avevano una sola opzione: far trasferire Taehyung dagli zii a Tokyo, in Giappone e fecero così. All'inizio fu davvero difficile stare lì, Taehyung dovette abituarsi a parlare in giapponese, stare lontano dai propri genitori e anche alle tradizioni giapponesi che tutt'ora sono ben diverse da quelle coreane.

Oltre questo, stette bene lì. Tokyo era proprio una bella città, forse meglio di Daegu: per Taehyung lo era sicuramente visto che non aveva più bulli in giro ma comunque, gli mancava l'aria della sua terra Natale. Queste sue esperienze anche se all'inizio sono state negative lo hanno aiutato a crescere, a cambiare il proprio carattere e... anche a saper reagire diversamente alle offese. Oh, perchè Taehyung sta partendo? Finalmente andrà a studiare nella scuola dei suoi sogni a Seoul... insieme a Jungkook! Grazie a lui finalmente si decise a fare il nulla osta per cambiare scuola da Tokyo a Seoul; "non voglio disturbare ancora i miei zii... poi non credo di essere all'altezza di tutto ciò. Non tutti realizzano i propri sogni e io non penso proprio di riuscir a realizzare il mio..." erano questi i pensieri che lo bloccavano, dopo quello che aveva passato aveva perso tutta la sua autostima. I suoi volevano che scegliesse da solo cosa avrebbe fatto da grande quindi tutto dipendeva da lui e Jungkook in poche parole lo aiutato davvero.

Ci mise un pò a sistemarsi, Taehyung teneva molto al proprio aspetto... poi, avrebbe dovuto incontrare il suo migliore amico a distanza, non poteva fare brutta figura!

Alla fine si vestì con una felpa blu con qualche stampa viola e dei normalissimi jeans neri con un piccolo taglio verso le ginocchia, con sè, portò anche una mascherina nera. La parte difficile fu quella di mettere tutte le valigie in macchina, almeno il taxi era puntuale e di fretta, le diede al signore.

"Mi scusi, mi scusi! Ci sono altre tre valigie... tenga queste, vado a prendere le altre!" Fece tutto velocemente che quasi quasi dava al signore anche il cellulare. Come aveva promesso, portò quelle valigie e aiutò il taxista a metterle in macchina. Il signore sapeva già la meta e con ciò non ci fu bisogno di dirgliela, si limitò ad entrare in macchina... e meno male che l'aereoporto di Tokyo era vicino! Di fretta, pagò il signore che lo aveva portato lì e mise qualche valigia sopra un'altra così da non perdere tempo nel portarle dentro l'aereoporto. Non guardò nemmeno l'orario, si fiondò dentro l'aereoporto e andò subito verso i controllori per poter dare tutte le sue valigie. L'aereo era ancora lì e pian piano la gente, in fila indiana, si dirise verso di esso. 

"Oh... è stato facile..." sussurrò, tutto sorridente. 

Non appena salì sull'aereo mandò un messaggio all'amico per rassicurarlo e subito dopo lo spense. Si mise seduto accanto al finestrino e con un pò di ansia, aspettò l'atterraggio.

Il viaggio durò un'ora e ventisei minuti, accanto a lui c'era una donna che però, non guardò nemmeno negli occhi: era troppo concentrato a guardare fuori dal finestrino. Quando sentì il pilota dare il permesso ai passeggeri di alzarsi, fece un gran sospiro ansioso di vedere l'amico. Accese il cellulare e in ordine, uscì con tutti i passeggeri. 

Questa volta non controllò il telefono per vedere se aveva qualche notifica, andò direttamente all'interno dell'aereoporto di Seoul e si guardò attorno. Per lui era un posto nuovo, non era mai stato a Seoul, tanto meno in quell'aereoporto.

"Ok ora... l'uscita. Ci siamo dati appuntamento all'uscita." deglutì, quasi spaventato ma allo stesso tempo felice. Finalmente avrebbe incontrato il suo migliore amico conosciuto per caso dopo un commento dato sotto un post di instagram dei Big Bang. Kook adorava G-Dragon e sono quel post non faceva altro che sclerare (noi ragazze diremo fangirlare).

Che buffo, chi lo avrebbe detto che avrebbe conosciuto una persona in questo modo? Nel mentre Taehyung si dirise verso i controllori e subito dopo, prese le proprie valige riconoscendole grazie alla firma che aveva messo: KTH.

Pian piano realizzò cosa stava facendo e tutta quell'ansia se ne andò con un gran sospiro.

"Arrivo Kookie..." disse a bassa voce mentre si diresse a passo svelto verso l'uscita. Già da lontano si poteva vedere la porta sia di ingresso e per lui, d'uscita. Il suo sguardo si era posato su questa proprio come incantato e questo si spostò non appena si sentì toccare la spalla da qualcuno, in quel momento si fermò e si voltò verso la persona che lo aveva fermato. 

Era un ragazzo alto almeno quanto Taehyung, aveva dei bei occhi a mandorla, aveva una pettinatura simile a quella di Taehyung e tra le sue labbra pian piano si formò un adorabile sorriso che fece spuntare delle piccole e tenere fossette. Quello era Jungkook.

Ecco qui la mia prima fanfiction sui BTS, fatemi sapere se quest'inizio vi piace e soprattutto, fatemi sapere cosa vorreste che sucedesse!  A presto, aletae95.

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⏰ Last updated: Jun 21, 2018 ⏰

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BTS predebut [ᴋɪᴍ ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢ¡ᴀᴜ!]Where stories live. Discover now