IL PRIMO APPUNTAMENTO DICONO CHE NO, NON SI DIMENTICA

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A quella risposta il padre lo guardò male, quel ragazzo non gliela raccontava giusta secondo lui.

'Nico dove diavolo sei finito?' fu il pensiero di Percy quando vide il padre del suo futuro ragazzo guardarlo in quel modo.

"Papà! Non stai parlando di cose strane vero?" disse Nico vedendo il padre davanti a Percy.

"No affatto- disse Ade facendo rilassare le spalle al figlio- "Stavo solo dicendo a questo ragazzo che se prova a mettere le mani su di te già alla prima uscit.." continuò venendo però bloccato dal figlio che sentendo quelle parole scese più velocemente e, facendo uscire Percy per primo, lo seguì chiudendo la porta.

"Ok... fai finta di non aver sentito niente e andiamo" disse Nico completamente rosso dall'imbarazzo.

Percy vedendolo così lo prese per mano e lo portò dove aveva parcheggiato la macchina, aprì la portiera facendolo salire, poi andò al posto di guida, si girò e vedendo che era ancora leggermente in imbarazzo gli si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.

Nico si girò e gli fissò le labbra, poi le unì con le sue "Non credevo fossi così dolce sai? - disse - avrai sicuramente preso da tua mamma" continuò Percy ridendo e scherzando.

Poi quando la sua mente tornò alle parole del padre del più piccolo parlò ad alta voce senza accorgersene "Ora capisco perché nessuno è mai durato" riferendosi al comportamento.

"Cosa?" chiese Nico non capendo a cosa si riferisse Percy.

"Niente, ora andiamo altrimenti arriviamo tardi" disse chiudendo così il discorso.

Viaggiarono per circa 15 minuti, poi la macchina si fermò davanti a un ristorante che Nico non riconobbe .
"Tobiko" lesse dall'insegna "mi hai portato in un giapponese?"

"Si è giapponese, non ci sei mai stato vero?" chiese Percy con fare ovvio vedendo lo sguardo un po' perso dell'altro.

"Mai, non so ma... le cose crude non le amo particolarmente" disse in modo gentile per non dire che lo disgustavano proprio.

"Non ci sono solo cose crude! Qui fanno un sacco di cose, non solo il sushi... Cioè se non sei convinto possiamo andare in qualche altro posto."

Nico vedendo Percy in quel modo, sembrava quasi dispiaciuto sorrise e disse "nono va bene, mi piacciono le cose esotiche e vorrei provare tutti i tipi di cucine più strane, questa è una di quelle"

Percy sentendo quelle parole sorrise di rimando e pensò di essere stato un genio a indovinare una cosa del genere.

Dal canto suo invece Nico si diede dell'idiota "Come diavolo mi è venuto in mente di dire una cosa del genere soltanto vedendo la sua faccia triste? Io odio l'esotico e ancora di più le cucine strane"

Scesero dall'auto e quando entrarono nel ristorante Nico poté osservare lo stile di quel posto, non era come l'aveva immaginato, aveva uno stile classico misto a quello orientale. Anzi sembrava che quel ristorante avesse una certa classe, all'ingresso vi era un arco fatto di legno e, sempre dello stesso materiale vi era un bancone dietro al quale sedeva una donna dai tratti orientali che non appena vide la giovane coppia, l'accolse con un sorriso.

"Buonasera, avete una prenotazione?" chiese con uno strano accento, che Nico suppose fosse giapponese

"Si, a nome Jackson" rispose Percy.

La giovane guardò i vari nomi su una lista e, trovato quello che cercava, li fece accompagnare al tavolo da uno dei tanti camerieri.

La sala era enorme, con tantissime finestre dalle quali si poteva vedere la città.

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Where stories live. Discover now