Capitolo 22

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~alcune volte per ritrovarsi bisogna perdersi,quasi del tutto~

Draco pov's
Mio padre mi sta tirando per un braccio,mi fa male.
Mi fa male tutto in questo momento.
Sono uno di loro.
Ma io non mi sento tale.
Sono diverso,ora l'ho capito.
Forse l'ho sempre saputo ma ho cercato di auto convincermi.
Non sono coraggioso.
Ho paura.
Paura di mio padre.
Paura di quello che può succedere.
Paura di dove mi stanno portando
Paura di Voldemort
Non l'ho mai detto a nessuno,ma ho paura di tante cose,avevo paura di innamorarmi ma l'ho fatto e proprio come avevo immaginato ora sto male,se non avessi lei come pensiero,se sapessi di non lasciare nessuno sarei più sollevato,ma no.
Ora sto lasciando lei.
Sto lasciando i miei nuovi amici.
Sto lasciando la scuola.
E come se stessi lasciando una parte fondamentale della mia vita.

Siamo arrivati in una grande casa.
Scusa a tre piani.
Appena entri un tavolo,dove sono sedute molte persone,le stesse del mio sogno nella foresta proibita.
Non ci ho mai creduto che i sogni possano diventare reali,mi sembravano stupidaggini,lo sempre trovato strano e disgustante,perché ovviamente chi diceva così era un ragazzo romantico.
In realtà non sono romantico,questa è l'unica verità che ho trasmesso della mia persona.
Non mi reputo romantico,forse un po',ma tipo il 10% del mio carattere.
Ci sediamo e vedo a capotavola Voldemort che mi guarda.
Mi irrigidisco di più adesso che quando una volta hermione mi ha mandato un Petrificus Totalus per sbaglio.
Inizia a parlare ma non ascolto nulla.
Sono perso nei miei pensieri,nella mia tristezza e nel vuoto che ho dentro.
Penso a tutto questo mentre guardò il serpente di Voldemort,non so come si chiami,non lo voglio sapere fa già inquietudine così.
Mio padre mi accompagna nella mia stanza.
Devo arrendermi ormai questa è la mia casa.
Devo dimenticare la mia scuola.
Devo dimenticare i miei nuovi amici
Devo dimenticare il sorriso sulle mie labbra
Devo dimenticare le emozioni
Devo dimenticare le lezioni
Devo dimenticare lei
Soprattutto LEI.
Orami sono qui,uno di loro.
Non posso più stare con loro.
Se mio padre lo venisse a sapere mi ucciderebbe prima che un boccino d'oro faccia un giro del campo,e sappiamo tutti quanti sono veloci i boccini d'oro.
Mi meraviglio anche che mio padre non mi abbia fatto qualcosa per il fatto che sono stato fidanzato per due giorni,ah due giorni.
Solo due cazzo di giorni.
Con una ragazza mezzosangue.
Non ho mai capito il perché i mezzosangue sono stati sempre discriminati,il perché tutti dicono che fanno schifo.
Sono maghi no?eh allora perché sono trattati cosi.
SONO MAGHI DOPOTUTTO.
Ma poi parlo io che ho passato tre anni a prendere in giro tutti i mezzosangue.
Ma non è colpa mia.
Appena sono nato,appena ho iniziato a parlare o comincio a pensare che anche quando ero nella pancia di mia madre che stavo per nascere,mio padre mi ripeteva.
"I MEZZOSANGUE FANNO SCHIFO"
E poi guardami adesso innamorato di una mezzosangue.
Ora che penso che i mezzosangue sono migliori di noi.
È cambiato tutto della mia vita in neanche un anno,è cambiato in meglio.
Ma ora quel meglio devo dimenticarlo.
Ora mi aspetta questa vita.
Forse oggi a tavola hanno detto cose importanti,ma io non stavo sentendo,facevo finta di sentire ma non era così.
Sono nel mio letto.
La stanza ha solo una piccola finestra d a dove entra solo un faccio di luce della luna.
Impolverata e con mobili neri.
Poi il marchio sul muro.
Alzo la manica e lo vedo sul mio braccio.
Non riesco a esprimere come mi sento male guardando quel simbolo.
Vorrei che tutto questo fosse un sogno.
Ma non è così.

"una mezzosangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora