Capitolo 14

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~vorrei poterti spiegare come mi sento,perché ogni notte prima di andare a letto,sei tutto quello a cui penso~

Draco pov's
Un bosco,un bosco buio.
Sento delle grida,delle risate malefiche e delle persone davanti a me.
Sembra la foresta proibita,la foresta che mi ha sempre spaventato,anche se non lo facevo notare,per non sembrare un fifone,ma al sol pensiero mi tremano le gambe.
Quelle persone chinate,vicine quasi da abbracciarsi tutti quanti,un gruppo,si,saranno tipo trenta.
Io per terra che mi sveglio,da una dormita ma mi sento ancora più stanco.
Vedo in lontananza una chioma,lunga,tanto lunga,color biondo platino.
Vedo un altro uomo pelato,ma non riesco a capire chi siano.
Questa situazione mi fa paura,sento qualcosa che mi stringe il petto.
Mi avvicino,mio padre è V-Voldemort.
Vicino tanti uomini e mia madre,puntano la bacchetta verso Potter,Granger e Weasley e poi lei..t/n.
Non mi esce nulla dalla bocca,vedo mio padre che si gira e all'improvviso tutti mi fissano,sento un dolore al braccio mio padre fa un ghigno e vedo il marchio nero apparire.
Mi sveglio di colpo nel mio letto,tutto sudato,per fortuna era solo un sogno.

Tu pov's
Il sole,la luce,mi penetra negli occhi,lancio un cuscino contro hermione che mi ha spalancato la finestra in faccia.Odio alzarmi così,mi fa sentire  irritata e in questo momento mi escono solo parole cattive quindi sto zitta che è meglio.
Vado in bagno e mi guardò allo specchio,oggi i miei capelli sono più in disordine di altri giorni,le occhiaie sono di più.
Mi lavo la faccia e mi vesto,mi sistemo un po'.
Oggi ho la giornata libera e per fortuna.
Ho bisogno di distrarmi,mi sento confusa,vorrei giocare a Quidditch,ma per dei mesi non posso,così decido di andare a trovare Hagrid,devo chiedergli una cosa a riguardo di un simbolo,che mi è apparso per due secondi in sogno.
Era un simbolo strano che non avevo mai visto,non ricordo bene ma sicuramente c'erano un teschio e un serpente.
Mi incammino,mi piace camminare,mi sento più libera,posso pensare,amo vedere le civette volare,l'erba e andare da Hagrid.
Mi sento una mano sulla spalla.
D:hey!
Tu:h-hey!
D:ah scusa se ti ho spaventato ~dice mettendosi una mano tra i capelli e sorridendo.
Tu:tranquillo
D:dove stai andando?
Tu:da Hagrid a prendere un tè e parlare
D:che ne dici se la visita ad Hagrid la rimandi e vieni un po' con me?~dice sorridendo
Quel sorriso.
Gli sorrido e abbasso la testa imbarazzata.
Mi prende per il polso e inizia a camminare dalla parte opposta della casa di Hagrid,dove c'era il verde e molti alunni che come noi avevano la giornata libera.
Mi sentivo bene,strana ma bene,lui è dolce con me o forse è quello che mi vuole far credere,mi piace stare con lui,è piacevole.
Camminiamo vicini,io con la testa bassa imbarazzata,arriviamo in un punto isolato sotto un albero enorme e ci sediamo lì.
D:non immaginavo
Tu:cosa?
D:che mi piacesse stare in tua compagnia
Tu:neanche io
Sorridete.
D:cosa dovevi dire ad Hagrid.
Tu:nulla di importante
D:dai,forse ti posso aiutare
Tu:ho sognato un simbolo e volevo sapere cosa significasse
D:quale?
Tu:non ricordo bene ma si trattava di un teschio e aveva un serpente.
D:ho capito.~dice con aria preoccupata
Tu:che hai?
D:l'ho sognato anche io,è il marchio nero,il marchio di Voldemort e i suoi seguaci,chiamati mangiamorte.
Tu:eh perché l'ho abbiamo sognato entrambi?
D:non so..di te mi meraviglio,ma io non mi meraviglio di aver sognato quel marchio per....
Sentiamo la voce della McGranitt che raduna i ragazzi in sala comune,proprio nel momento in cui avevo capito che Draco mi stava dicendo una cosa importante,forse di lui o della sua famiglia.
Sento la rabbia e la curiosità,la rabbia in confronto alla McGranitt che poteva scegliere un momento più adeguato,e la curiosità di sapere cosa mi stava per dire Draco.
Si alza e mi da la mano per aiutarmi.
Ci incamminiamo e andiamo in sala comune,dove ci dividiamo per andare ognuno ai rispettivi tavoli.
Mc:vi ho convocati per dirvi che tra due giorni ci sarà un ballo!
Tu e hermione quasi gridare,eravate emozionantissime,è da tanto che non facevano un ballo.
Eri felice,saltavi di gioia e avevi gli occhi lucidi.
In testa adesso avevi i più improbabili vestiti che potevi metterti.

"una mezzosangue"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora