Capitolo 25

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Entriamo nella stanza e davanti alla cattedra della preside ci sono: mio fratello Brian , il padre di Jace , una donna e un uomo, suppongo i genitori di Jacob.
La cosa che mi incuriosì fu una sedia vuota vicino a Brian , dato che le sedie mie , di Jace e di Jacob erano poste vicino alla finestra.
La preside inizia a parlare:
Preside:''Salve a tutti , allora siamo qui per parlare di quello che è successo oggi. Oggi i sig. Sartorius e Norman si sono azzuffati, mentre la sig. Lightwood (sì è il mio cognome) ha versato del caffè nei pantaloni di un professore. E quin..".
In quel momento si spalanca la porta entra un uomo vestito in giacca e cravatta , era Peyton , ecco ci mancava solo lui , che cosa ho combinato!
Peyton:''Scusatemi per il ritardo ma mi hanno trattenuto a lavoro".
Preside:"Oh non si preoccupi" disse facendo a Peyton gli occhi dolci.
La preside gli spiego brevemente quello che era accaduto.
Preside:"Quindi per i sig. Sartorius e Norman due giorni di sospensione mentre per la sig. Lightwood , A mio grande malincuore, 1 settimana.
Mi dispiace molto essere così severa con lei nonostante sia una delle alunne migliori in questa scuola."
In quel preciso momento Peyton e Brian mi fulminarono con gli occhi.
Momento di panico, ok sono decisamente nei guai.
Tutti i genitori salutarono e uscirono dalla stanza seguiti da me , Jace e Jacob.
Jacob mi mise una mano sulla spalla, mi avvicino a lui e mi sussurro "tranquilla, come ha detto la Preside tu sei una delle alunne migliori in questa scuola, un po' di giorni di sospensione non fanno male a nessuno ".
Io lo abbracciai per poi accelerare il passo per seguire mio fratello e Peyton.
Appena arrivati alla macchina di Peyton i due non spicciavano parola e io non mi osavo a parlare.
Arriviamo a casa , io stavo per scendere, ma Peyton mette la sicurezza alla sportello.
Peyton:''Ehi ehi , dove credi di andare?"
Io:"A casa"
Peyton:"Non credo, dopo quello che hai fatto oggi , mi hai deluso anzi ci hai deluso".
Brian:"Ci hai deluso molto".
Sentire Brian che mi diceva così mi spezzava il cuore.
Io:"Mi dispiace".
Brian:"Non ci servono le tue scuse, risparmia il fiato".
Brian era molto severo con me, sì aspettava cose che io non potevo dargli e per questo si arrabbiava tantissimo.
Brian:"io e Peyton abbiamo deciso che questa settimana la passerai con lui , perciò ora tu entri in casa sali in camera tua prendi lo stretto necessario e ritorni in macchina senza fiatare, intesi?''
Io:"Sì Brian ma.."
Brian:"Cosa non ha capito della frase senza fiatare?!"
Io:"Niente!"dissi alzando il tono di voce.
Brian:"Non alzare il tono di voce con me e tuo padre!"
Io:"Brian cazzo lui non è mio padre!''
Brian mi diede uno schiaffo sulla guancia.
Brian:"Non ti permettere di dire queste cose, stai giocando con il fuoco!
Ora tu entri e fai ciò che ti ho detto!"
Io:"No" Sono consapevole di star giocando con il fuoco e tra meno di un secondo mi sarei bruciata gravemente, molto gravemente.
Brian:"Come no?!
Mi dispiace ma qui non sei tu a decidere, ti do 5 secondi per scendere da questa cazzo dì macchina e tornare qui con una valigia , senza fiatare! Ci siamo intesi?!
Oh mi toccherà farlo con la forza!"
Non lo guardai e non gli risposi
Brian:"Guardami mentre ti parlo e desidererei una risposta!"
Io:"Ok Brian".
Scesi dalla macchina per poi entrare più velocemente dentro casa ma lì davanti a ma c'erano mamma e papà, lì superai senza dirgli niente, salì in camera mia presi una valigia e ci misi dentro un po' di vestiti , prima di lasciare la mia camera presi un foglio e ci scrissi una lettera per Lucas, per poi andare in camera sua , posargliela sul letto e prendere una sua maglia , per portarlo sempre con me.
Con la valigia in mano scesi le scale molto velocemente, tanto ormai il gesso non conta più niente è come se non ci fosse.
Arrivai alla macchina e salì e subito Brian mi aggredì.
Brian:"Ti avevo detto di sbrigarti"
Io:"Ti ricordo che ho ancora il gesso!"
Peyton:"Stai tranquilla che quando arriviamo a casa lo leviamo.
Ormai quella sarà anche casa tua"
Brian:"Sì , infatti quella sarà anche casa tua"
Io:"Quella non sarà mai casa mia, ficcatevelo in testa!"
Brian:"Oh appena tornerai a casa non sai cosa ti aspetta" mi disse.
Chissà cosa mi avrebbe fatto, ero pietrificata.
Decisi di non spicciare parola per non peggiorare la situazione.
Arriviamo davanti ad una villa circondata da erba .
Io:"woah " pensai tra me e me.
Peyton:"Ok allora questa sarà la tua casa per 1 settimana , Brian ti invito a prendere un caffè?"
Brian:"Oh no, stai tranquillo , anche perché devo tornare a casa "
Peyton:"Vuoi che ti accompagno?"
Brian:"Grazie ma stanno venendo i miei genitori".
Peyton:"ok allora entriamo" mi disse guardandomi.
Io mi limitai a non rispondere, la situazione non mi stava andando molto a genio.
Entriamo dentro casa e subito ci ritrovammo davanti due ragazzi.

 Entriamo dentro casa e subito ci ritrovammo davanti due ragazzi

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Che iniziano subito a parlare.
Io:"Oddio mi stanno facendo venire un mal di testa tremendo sti due "pensai.
X1:"Ciao piacere io sono Emiliano , lui è Nicolas"
Nicolas :"Sai sono in grado di presentarmi da solo!"
Emiliano:"Non mi sembra " disse cominciando a dare pugnetti al fratello.
Peyton:"Ragazzi la smettete?!"
I gemelli continuarono a menarsi .
Peyton:"La smettete?!" Disse alzando un po' di più la voce.
Nessuno dei due lo ascolto.
Peyton:"Finitela!" Disse urlando.
I due si fermano.
Peyton mi guardò e mi sorrise , io ero pietrificata, completamente, di marmo duro.
Peyton:"Allora ragazzi lei è vostra sorel.. , scusate ma Matthew dov'è?!"
Nicolas:"È uscito con Dominic"
Peyton:"E siete rimasti da soli?"
Emiliano:"Sì papà, ti ricordo che abbiamo 16 anni!"
Peyton:"Ma shh che siete degli gnometti"
Disse scompigliandogli i capelli.
Emiliano:"Papà! Ahahahahahaha! Non mi fare il solletico! Dai Ahahahahahaha "
Peyton dopo un po' prese anche Nicolas e si cominciarono a fare il solletico.
Io mi sentì fuori luogo, in quel momento volevo solo scomparire.
Peyton se ne accorse e smise di fargli il solletico e ritorno in sé.
Peyton:"Allora Nini ed Emi riuscite a fargli fare il giro della casa senza litigare?"
N ed E:"Sì papà"
Peyton:"ok mi fido".
Dopo questo mi fecero vedere la loro gigantesca casa , aveva 4 piani di cui:
• il primo era il soggiorno;
• il secondo aveva due camere da letto e un bagno;
• il terzo aveva due camere con due bagni,
• il quarto aveva una mansarda gigante con un bagno .
Torniamo subito in soggiorno e troviamo Peyton con una tazzina in mano.
Emiliano e Nicolas fieri di aver eseguito i compiti dati da Peyton si affrettano a dirglielo.
Peyton:"Allora ora tu vieni con me" disse indicandomi.
Io:"Dove mi porti?!" Dissi preoccupata.
Nicolas:" vedi ,ce l'ha la lingua!"disse dando un gomitata al fratello. Lì fulminai.
Peyton:"Tranquilla non ti mangio!
Anche perché sei troppo magra, non mi sazierei" disse ridendo.
Io mi limitai a seguirlo senza fare troppe domande.
Mi portò al secondo piano e mi fece entrare in una camera bianca.
Mi accorsi che vicino al letto bianco che si poneva al centro della stanza c'era una specie di carrellino con tutte i strumenti dei medici o cose così, in poche parole una stanza di ospedale.
Peyton mi fece sedere sul lettino per poi prendere una sedia e sedersi davanti a me.
Peyton:"Allora so che sei preoccupata ma non ti farò male , prometto"
Io lo guardi esasperata, in quel momento volevo solo piangere e volevo tornare a casa da Lucas per abbracciarlo forte forte ed anche per bagnargli la maglia con le mie lacrime.
Peyton:"Cominciamo?"
Io annui con la testa , tanto mi doveva solo levare un gesso mica mi doveva fare una cardiotomia.
Dopo avermi levato il gesso , riuscì a vedere i punti.
Io:"Uffa perché non sono andati via?"
Peyton:"uh è normale devi solo aspettare".Fece una pausa e continuò a parlare.
Peyton:"Ti posso fare una domanda?"
Io:"ok"
Peyton:"Perché sei così magra?"
Io:"Io e il cibo non andiamo tanto d'accordo"
Peyton:"Sì ma dov.." Lo interrotti
Io:"Posso andare?"
Peyton:"Ok signorina, ma ti assicuro che riprenderemo questo argomento!".
Io:"Peyton puoi dirmi dov'è la mia camera?"
Peyton:"Guarda ti accompagno".
Mi portò al quarto piano , ammetto che camminare senza gesso è una vera e propria tortura, poi la gamba mi fa ancora male.
Peyton:"Ecco questa è la tua stanza"
Io:"Ok, grazie".
La camera era molto spaziosa , al centro della stanza c'è il letto e sulle pareti bianche si può subito notare un'arco con delle frecce , ammetto che mi è sempre piaciuto l'arco, mi sarebbe piaciuto impararlo ad usare ma i miei genitori me lo hanno sempre negato.
Poi davanti al letto una scrivania nera e vicino un armadio sempre nero,anzi quasi tutta la stanza è nera.
Posai la mia valigia vicino alla porta , presi la maglia di Lucas e poi mi appoggiai al letto e caddi nella dolcì mani di Morfeo.

Innamorata Di Te|Jace NormanWhere stories live. Discover now