do you want to dance ?

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Un individuo nella sua vita si innamora all'incirca tre volte. C'è chi afferma che non è possibile oltrepassare questa soglia o che una volta basta e avanza. Tutto ciò però, è dettato dalla personale concezione di “ amore ” nel vero senso della parola. Cos'è per te, Yukhei ?

Amore è l'affetto e la devozione verso mia madre e i miei parenti.
Amore è la cioccolata calda in una fredda giornata d'inverno.
Amore è il mio gatto che ogni notte mi accompagna nella trascrizione delle lettere per lui.
Amore è la cura e l'attenzione nella calligrafia, nella grammatica e nel lessico di ogni singola parola che cito su quei fogli.
Amore è la contemplazione della sua persona in tutto il suo splendore.
Amore sono i suoi occhi cristallini sotto la luce del giorno.
Amore è il suo sorriso colmo di buona creanza verso il prossimo.
Amore sono le sue labbra che lasciano la dolce malinconica di un effetto collaterale che sa di droga.
Amore è il suo esile corpo che si muove leggiadro nell'aula.
Amore sono le sue mani che paiono scolpite nel marmo.
Amore è la sua camicia bianca che lascia ben poco a desiderare.
Amore sono i suoi capelli che vengono accarezzati dalla brezza del mattino.
Amore è la torta al cioccolato che fece quel giorno.
E potrei andare avanti all'infinito, elencando tutto ciò che fa tremare il mio animo, sapendo che finirei col parlare della medesima cosa, quindi..

Amore è lui.

Eppure non riuscivo ancora a far chiarezza sui miei sentimenti. Qual gran cosa deve essere l'Amore con la A maiuscola ? Ho sempre creduto che una volta conosciuto questo affetto l'avrei capito subito. O sono io quello che si sbaglia ? Sono codesti dunque i sintomi di un innamoramento folle ?

Lui possiede il mio cuore, ormai.
Ogni giorno sono sempre più coinvolto nella sua persona e ogni sua preoccupazione diventa mia. Non oso nemmeno più immaginare un futuro senza valutare l'impossibile possibilità che ci possa essere anche la sua presenza. Prima dell'alba mi alzo sempre con l'immagine del suo volto che mi regala i sorrisi più preziosi di qualsiasi pietra con valore in questo universo e dopo essermi coricato, ci incontriamo di nuovo nelle fantasie dei miei sogni. Sono mesi che non faccio incubi e tutto ciò a cui riesco a pensare è lui.
Per un giovine che non ha conosciuto la gelosia, divenne una brutta bestia da domare. Talmente ossessionato da soffrire un poco ogni volta che qualcheduno lo rendeva felice.

Oh professore, oh Jungwoo, cosa avrò mai fatto per meritarmi tale grazia ?

I miei palmi ora toccano la freddezza del pavimento dell'aula nella quale per mesi l'ho osservata e coltivato il seme della passione che pian piano è cresciuto alimentato dalle sue piccole gesta. Questo fiore che sa di passiflora, sta pian piano morendo. Deve essere colto e regalato alla persona amata, dunque, cosa mi lega ancora a terra ?

Mi alzai di scatto e senza pensarci due volte, afferrai il mio zaino e corsi fuori come un pazzo alla sua ricerca.
Vidi la sua figura lungo il corridoio della scuola che mai parve più vuoto e isolato dal mondo.
Alle pareti, gli armadietti grigi e volantini colorati attaccati un po' ovunque che facevano da contrasto.
Non lo chiamai, non era necessario perché le mie gambe si mossero ancora un volta e come colui che si lascia appresso ogni dubbio, stavo finalmente scappando dal più grande rimpianto che mi avrebbe infestato per tutta la vita se non avessi fatto quel che feci quel giorno.

Abbastanza vicino da sentire per l'ennesima volta il profumo di dolce che si faceva strada fra le mie narici, chiamai finalmente il suo nome. Il fiato mancava e speravo con tutto me stesso che si sarebbe girato di scatto.
Lo fece. Mi guardò con sorpresa.
Non gli lasciai il tempo di far trasparire alcuna parola che gli presi il viso di porcellana fra le mani tremanti e annulai la distanza che separava le nostre labbra.
Le notti passate a immaginare quel bacio furono futilità a confronto della realtà dei fatti. Non credo la perfezione esita, ma lui era ciò che si avvicinava di più nell'essere la creatura terrestre più inebriante che Dio abbia mai creato.
Le sue labbra erano morbide, carnose e sapevano davvero di vaniglia.

Il primo fu timido, dettato un po' dal caso e il desiderio incontrollabile di confermare quel che la mia persona provava. Un po' impacciato se vogliamo essere onesti. Non mi era mai capitato di baciare un'altro uomo e nonostante tutto, fu talmente piacevole che bramavo altro.
Il secondo fu più spinto, oltre ogni limite del mondo sensibile. Non ci sarebbe mai stato se una volta compiuto gesto tanto intimo da rompere le barriere che ci separavano, non si staccò e mimò con le labbra un : “ consumami. ”
E fu la goccia che fece traboccare il vaso. Avrei perso completamente la testa se non fosse stato per il luogo in cui ci trovavamo. Eppure a Jungwoo non sembrava importare.
Facendomi trasportare dai suoi baci umidi, schiusi a malapena le labbra e le nostre lingue si toccarono. L'estasi del momento durò un secondo, perché quel che venne dopo fu passione e devozione. Le mie mani si erano spostate sui suoi fianchi, non potevo fare a meno di soddisfare un'altra mia curiosità. La sua vita era piccola, il corpo magro e quanto avrei voluto tastare con i polpastrelli la sua pelle sotto la camicia.
Se era sogno, avrei preferito morire nel sonno e vivere il momento per l'eternità che svegliarmi con l'amaro in bocca.

« Professore ? È ancora qui ? »

Il bidello, la sua voce proveniva dal corridoio adiacente al nostro e il panico mi pietrificò. Ci staccammo e Jungwoo mi fece segno di non fiatare col dito premuto sulle mie labbra.
Raccolse la propria borsa che aveva fatto cadere a terra e mi prese per la mano, facendomi cenno di nasconderci nello stanzino delle scope lì affianco.

La stanza era piccola, vi era giusto uno spazio per far stare due persone. I passi si facevano sempre più vicini e lui teneva la propria mano sulla mia bocca questa volta, mentre io ero di nuovo fra la parete e il suo corpo caldo che si trovava pericolosamente vicini al mio. Se non attaccato.

« Bah, sarà tornato a casa. Bene, è ora di chiudere ! »

Sentii dire e avrei fatto un sospiro di sollievo se non fosse stato per la sua mano. Quando pensavo che il peggio fosse passato, il rumore della chiave che stava chiudendo la serratura mi fece spalancare gli occhi. Ci aveva chiusi dentro. Eravamo solo io e lui.

E il mio fiore della passione ormai al culmine della fioritura, stava implorando di essere colto.

ᴍᴇᴍᴏʀɪᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ᴛᴏʀᴛᴀ ᴀʟ ᴄɪᴏᴄᴄᴏʟᴀᴛᴏ Where stories live. Discover now