22. Frenemies for life

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Luke si passò una mano in faccia. «Michael me l'aveva detto che saresti stata un osso duro. Va bene, se accetti... ti ricomprerò quel dildo a forma di bacchetta di Sailor Moon!», borbottò, sorridendo convinto di avermi in pugno, «So quanto ci tenevi».

Mi feci pensierosa. «Beh... è una bella proposta, ma... credo che mi serva qualcosa di più di un dildo, sai? Non sono così facile da comprare».

«Diamine», si lamentò Luke, facendomi scoppiare a ridere, «Va bene, allora alzo la posta in gioco. Il dildo, un completo Victoria's Secret a tua scelta e una notte nell'Hotel in cui alloggeremo io e Michael per la prima notte di nozze – che poi è una cosa standard per tutte le damigelle e i testimoni».

«Un dildo, un completo intimo e una notte in Hotel a tue spese? Forse mi hai convinta», borbottai, ottenendo un'occhiata frustrata, «Va bene, accetto! Sei contento ora?», mi arresi alla fine, ma soltanto perché Luke sembrava sull'orlo di una crisi di nervi in piena regola.

Luke mi sorprese abbracciandomi di scatto e sollevandomi da terra. Io mi limitai a dargli una pacca sulla schiena, totalmente sconvolta da quel suo gesto. La me quindicenne, quella di prima che si lamentava di Callie, ora era morta definitivamente.

«Grazie! Sei un tesoro. Ma ci credi? Fai la damigella al mio matrimonio!».

«Fidati, nessuno è più incredulo di me».

***

«Sto cominciando a pentirmi di non essere venuta a letto con te quando ci provasti con me anni fa. Magari mi avresti convertita, e adesso non avrei la nausea ogni due per tre!», si lamentò Tessa, tenendosi la pancia già più gonfia ma che sotto il vestito che aveva scelto per il matrimonio a tratti neanche si notava.

Scoppiai a ridere. «Avresti dovuto farlo prima che fosse troppo tardi. Però hey, la maternità ti sta bene», le feci notare, posando la mano sulla sua e sorridendole rassicurante.

Tessa arrossì mentre Ashton la prendeva fra le sue braccia e le stampava un bacio sui capelli. Farli mettere insieme era stata una delle cose più riuscite nella mia vita, ci avevo davvero visto giusto: Tessa aveva bisogno di un ragazzo che non fosse un completo cazzone (ed Ashton era un bel salto di qualità, rispetto a certi suoi ex fidanzati), ed Ashton aveva bisogno di una ragazza che sapesse prenderlo e trascinarlo nel suo mondo ma senza costringerlo o intrappolarlo – e Tessa era proprio la ragazza adatta a lui, con la sua saggezza e quella infinita dolcezza che la contraddistingueva. Si erano trovati e non s'erano più lasciati andare, instaurando una relazione forte e stabile che durava da anni e che stava per dare i suoi frutti: Tessa, infatti, era incinta di due mesi. L'inizio era stato un po' traumatico, lei non voleva tenerlo, ma fortunatamente ha deciso di tentare il tutto per tutto e di lanciarsi a capofitto in questa nuova sfida, come la chiamava lei – promettendomi poi che io sarei stata la madrina, ovviamente.

«E pensare che prima avrei trovato molto eccitante voi due immischiate insieme», commentò Ashton, facendo diventare Tessa paonazza, «Ora il solo pensiero che qualcun altro ti tocchi mi fa andare in bestia».

Tessa si accoccolò ad Ashton, seppellendo la faccia nella sua camicia dall'imbarazzo mentre lui se la rideva con me. «Dio, la smetterai mai di mettermi in imbarazzo?».

«Ma se esisto per questo!».

«E per mettermi incinta accidentalmente».

Li osservai battibeccare sorridendo, contenta che la mia migliore amica avesse trovato la sua metà dopo averla cercata nelle persone sbagliate. Eravamo tutti felici, appagati e innamorati delle nostre vite, ognuno con quella persona speciale che non avrebbero cambiato per niente al mondo. Anche Brendon, ora impegnato a girare il mondo con la sua band – un'altra delle mille cose che ci aveva tenuto nascosta, lo stronzo – aveva trovato la sua felicità.

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