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"CORRI! CORRI PORCA TROIA!"

Ti svegli di soprassalto in quel che sembrava un ascensore che sale verso l'altro con un'incredibile senso di vuoto all'interno di te.
Ti guardi attorno agitata:sei al buio e quel poco che riesci a vedere sono delle scatole e sapere cosa vi è all'interno è l'ultimo dei tuoi problemi.
Ti alzi di scatto e inizi a gridare sperando che qualcuno ti senti.
"AIUTO! AIUTATEMI!" continui ad urlare per qualche minuto,alternando alcuni calci alle pareti dell'ascensore.
Ti siedi per terra ormai esausta.
Ti porti le mani nelle tasche dei pantaloni verdoni: trovi un coltellino svizzero di piccole dimensioni,con il manico fatto di un legno elaborato dettagliatamente,però  la lama era abbastanza mal ridotta. Le mani iniziano a tremarti incontrollatamente.
In quel momento l'ascensore si ferma di colpo accompagnato da un forte stridulo, facendoti battere contro una scatola un pò più grossa delle altre e in un primo momento chiudi gli occhi per il dolore.
Quando li riapri un'eccessiva ondata di luce e calore ti travolge. Ti copri gli occhi con la mano libera, per vedere meglio.
Sopra a te vi è un gruppetto di ragazzi ognuno con una sottospecie di cintura  legata al petto.
Questi iniziano a bisbigliare cacciandoti delle occhiate per poi ritornare a sussurrare fra di loro,come se avessero timore di te.
Le gambe ti tremano appena.

Uno di essi salta giù assieme a te e ti porge la mano: era un tipo mangherlino con una maglietta gialla sbiadita e una foresta di capelli biondi spettinati.
L'afferri incerta,rimettendo il coltellino nella tasca dei pantaloni.
Ti aiuta ad alzarti,tirandoti su per poi lasciartela.

"Beh io sono Newt. Immagino che ti stai chiedondo chi siamo,dove sei e che non ti ricordi il tuo nome."

Aspetta! Il tuo nome! Non te lo ricordi più!
Ti porti le mani alla testa iniziando ad agitarti.
Newt nota la tua agitazione.

"ranquillaacapita a tutti. Te lo ricorderai a breve. È l'unica cosa che ci lasciano ricordare del nostro passato". Esclama provando a calmarti.
"Noi ci troviamo nella Radura,diciamo un posto sicuro, e noi siamo i Radurai. Ci portano mensilmente una recluta assieme a delle scorte e questo mese sei capitata tu! "continuò lui.

"Ci?" domandi.

Newt si gratta la guancia nervosamente.
"La cosa strana è che solitamente non ci portano...". Si ferma un attimo,voltandosi verso gli altri. "...Una ragazza"

"Ti ho fatto una domanda se non te ne sei accorto."affermi cercando di essere il più cordiale possibile.

Il biondo passa da grattarsi la guancia alla nuca.
"Non lo sappiamo..."

Non ti fidavi: potevano essere stati proprio loro a portarti qui,insomma quello che ti stavano raccontando poteva essere una sceneggiata.

"Che ne dici di uscire? Così da farti vedere la Radura" ridacchia Newt.

Annuisci nuovamente.

Newt sale sopra ad una scatola,utilizzandola come scala per uscire dell'ascensore e tu lo imiti.

Quando ti guardi attorno vedi un enorme muro che vi circonda e le tue mani tremano ancor di più.

"Seguimi" disse il biondino per poi camminare verso una capanna.

Tu lo segui a ruota.

Il posto in cui ti trovi è particolarmente calmo vedi persone che parlano amichevolmente,capanne fatte con rami,numerosi alberi che coprivano più o meno il muro,le loro fronde mosse da un lieve venticello,ma quello che rovina tutto era quel dannato muro che vi circondava. Esso metteva una sottospecie di ansia che placa quella dolce calma.

Rabbrividisci alla sua vista.
Noti che alle tue spalle vi è un'apertura. Forse saresti riuscita a scappare entrando in essa.

Ti giri di scatto e inizi a correre verso l'apertura. Le tue gambe si muovono velocemente e senti l'adrenalina spargersi per tutto il corpo.

Si sente Newt gridare ma tu,ovviamente,non ti fermi. Schivi agilmente qualche ragazzo che prova a prenderti per farti fermare.

Sei a pochi metri dall'apertura. Il sudore inizia colarti dal volto per poi arrivare alla canotta.

Ti senti inarrestabile,come se nessuno ti potesse fermare,ma ad un tratto ti senti salatre addosso un qualcosa di molto pesante che ti fa cadere a terra,fermando la tua corsa "invincibile".
Provi a rialzarti frettolosamente ma quel qualcosa ti ferma a terra.
Due mani ti prendono i polsi bloccandoteli.

Volti leggermente il viso per vedere chi ti aveva frenato e i tuoi occhi si posano sul viso di un ragazzo con tratti asiatici che è a cavalcioni su di te.

Inizi a dimenarti scalciando. 
"Lasciami andare!" gli urli contro muovendo energeticamente le gambe.
Lui prende le braccia e te le porta dietro la schiena,legandotele. Si toglie da te e ti fa alzare tenendoti saldamente le mani.

Il ragazzo asiatico ti porta trascinando verso una sottospecie di capanna un pò più bassa delle altre con delle sbarre fatte con delle canne di bambù. Posi lo sguardo su di lui: aveva appena il viso sporco di terra,un ciuffo di capelli neri che spicca particolarmente,una camicia blu e sopra di essa la "cintura".
Lanci uno sguardo verso l'enorme fessura e vedi con stupore che si stava chiudendo mentre da essa uscivano due ragazzi correndo.

Vi fermate davanti alla capanna.
Lui apre il cancelletto di bambù e fa girare togliendoti i lacci con cui ti aveva legato prima i polsi.
"Resterai qui dentro finchè non ti sarai calmata e fino a quando non arriverà Alby" disse lui.
Tu lo guardi con aria interrogativa.
"È il primo ad essere stato portato nella Radura quindi è il capo"ti risponde lui.

Ti spinge delicatamente facendoti entrare nella capanna che si estendeva sotto terra.
Tu lo guardi con la testa bassa e le gambe incrociate,mentre lui si abbassa verso di te. Sul suo volto compare un piccolo sorrisetto.
"Fanno tutti così quando arrivano nella Radura. "Iniziò lui,guardandoti.

Silenzio.

"Corri velocemente" Continua lui.
Gli lancia un piccolo sorriso ma senza dire una parola.
"Qui ci sono solo tre semplici regole:  primo. Fai la tua parte; secondo.non attaccare mai un altro Raduraio; Terzo. Non oltrepassare mai quelle mura."

Alzi del tutto la testa.
"Ma ho visto che c'erano dei ragazzi che uscivano da quella specie di porta. Perchè loro possono?"

"È pericoloso" ribatte lui.

"E come faresti a saperlo?" continui tu. "Se devo rimanere qui vorrei sapere cosa c'è oltre quelle mura..."
Il ragazzo continua a guardarti mentre si morde una guancia.
Rimanete lì a ispezionarvi per un pò.
"Allora cambio domanda. Perchè ci hanno portato qui?"

Lui continua a stare zitto.
Sospiri finché dalla sua bocca uscì solo ed un semplice "non lo so".
"Il tuo nome te lo ricorderai,immagino. Quindi come ti chiami?" Gli domandi sorridendo.
"Minho".

Lo so lo so.
È abbastanza noioso ma  spero che il secondo capitolo vi intusiasmerà un pò di più.

Don't forget me [ TMR MinhoXReader ] -IN PAUSA-Where stories live. Discover now