21. ... And The After Party

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«Beh, in effetti sì, sono un po’ troia – o almeno, lo ero prima di conoscere Michael. È normale che da quando conosco lui la sola idea di dare il culo a qualcun altro mi fa schifo? Prima non ci pensavo neanche!», protestò, nascondendo la faccia tra le mani.

Gli accarezzai la schiena come per rassicurarlo. «Beh… è lo stesso per me da quando ho conosciuto Callie», borbottai, arrossendo, «A volte basta la persona giusta per sconvolgerti la vita, e credo che noi le abbiamo trovate. Insomma, guardaci! Poco più di un mese fa quasi ci prendevamo a schiaffi e ora siamo qui, seduti sul portico di casa mia, e io sto cercando di consolarti perché mio fratello è un po’ coglione!», dissi, facendo alzare gli occhi di Luke verso di me. Gli rivolsi un sorriso rassicurante che lui ricambiò con titubanza, prima di appoggiare la testa sulla mia spalla. Lo lasciai fare.

«Beh, in effetti ci stai riuscendo. Non sei affatto male, sai? Forse ti ho giudicata troppo in fretta».

«Lo so, fidati. Sono fantastica!», mi vantai, ottenendo un’occhiata storta, «Va bene, la smetto… comunque, se vuoi saperlo, vale lo stesso per me. Anche se sono ancora arrabbiata per la storia del dildo», obiettai, facendo arrossire Luke.

«Senti, quella è stata un’idea di Michael. Giocavamo a fare Sailor Moon e Milord e… ci servivano oggetti di scena», spiegò, facendomi rabbrividire disgustata.

«Hai rovinato per sempre Sailor Moon», borbottai, ottenendo una risata malefica da parte di Luke, «Comunque, il solo fatto che siamo in tregua non vuol dire che tu debba raccontarmi i giochi perversi che fai con mio fratello. Ci facevo il bagno insieme, diamine! Stai rovinando l’immagine del bambino puro ed innocente che mi faceva gli scherzi ma che poi mi regalava il gelato per farsi perdonare…».

Luke scoppiò a ridere. «Beh, anche a me ha regalato il suo gelato».

«Che schifo. Potevi risparmiartelo».

«Claire ha ragione, non vorrei che mia sorella sapesse delle mie attività sessuali».

Ci voltammo entrambi di scatto, trovando Michael nel vialetto. Luke si alzò immediatamente, correndo verso di lui, mentre io restavo impalata seduta sugli scalini tremando dalla paura. Volevo davvero che Michael e Luke fossero felici insieme, lo volevo così tanto che mi sentivo quasi male all’idea che potessero lasciarsi definitivamente. Li guardai parlare sottovoce, vicinissimi, riuscendo quasi a percepire il nervosismo di Luke e la strana tranquillità di Michael; volevo sapere cosa si stessero dicendo, ma avvicinarmi troppo sarebbe stato inopportuno.

Quando finalmente si voltarono verso di me, mano nella mano, sospirai di sollievo, sentendo tantissima ansia e preoccupazione lasciare il mio corpo. Li guardai avanzare verso la porta, felici di essersi ritrovati, senza perdermi il ‘grazie’ che Luke mi aveva mimato con le labbra. Gli feci un cenno affermativo della testa prima di alzarmi per entrare io stessa, chiudendomi la porta alle spalle.

Callie mi raggiunse quasi subito; sembrava sollevata. «Li ho visti entrare mano nella mano. È tutto okay?».

Annuii. «Credo che abbiano fatto pace, finalmente», borbottai, sorridendo, «Ti va di ballare?».

«Aspettavo soltanto che me lo chiedessi», sbottò Callie, afferrandomi la mano per trascinarmi in pista.

Ci dondolammo a ritmo di New Year’s Day di Taylor Swift, insieme ad altre coppie che ci attorniavano; sembrava una scena da ballo della scuola, pensiero che mi faceva ridere. Fino a qualche tempo fa, il solo pensiero di ballare il lento con qualcuna mi faceva quasi ribrezzo, ma non perché non mi piacesse ballare o altro, soltanto perché ballare un lento era qualcosa che giudicavo fuori dalla mia portata, qualcosa da fare con la persona perfetta – persona che, almeno credevo, non avrei mai trovato. Pensavo di essere un lupo solitario, qualcuno che non aveva bisogno di un’altra metà per sentirsi completa, ma Callie aveva reso tutto quelle convinzioni nulle e cose che prima avevo giudicato assolutamente terribili qualcosa di naturale, anzi, qualcosa di essenziale e di cui non potevo fare a meno. Callie aveva preso la mia vita e l’aveva totalmente stravolta, cambiandola in meglio e rendendola ancora più bella di quanto non lo fosse prima. Ed è per quel motivo che le afferrai il volto e la baciai a lungo, sentendola tremare contro di me. quel bacio erano tutte le cose che avrei voluto dirle, ma per cui non avevo ancora il coraggio; era il mio modo di dirle che l’amavo e che l’avrei fatto sempre.

«Hey, qualcuno qui è molto passionale», commentò Callie quando ci staccammo, ridendo, «Ti va di andare di sopra? Ti devo un orgasmo».

Io sorrisi, scoppiando a ridere mentre appoggiavo la testa sulla sua spalla. «E io ti devo molto, molto di più».

***


[A/N] A volte ritornano😏 mi dispiace per questa mia assenza, spero possiate perdonarmi (come Mikey ha perdonato Luke, e finalmente direi!). Questo che avete letto è, purtroppo, l'ultimo capitolo di questa storia. Tra un po' (non so quanto presto, actually) posterò l'epilogo e dovremo dire addio a Claire, Luke, Callie e tutti quanti 😭

Al prossimo - ed ultimo, sigh - aggiornamento!❤

Slut + Sluttier || 5sosWhere stories live. Discover now