Broken

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"Cosa volete da me?" urlo, continuando a piangere. Ho gli occhi gonfi, mi sento debole; vorrei non trovarmi qui.

"Chiedilo al tuo caro paparino." un altro schiaffo, così forte da farmi girare la testa di lato.

"Io non ho fatto nulla, lasciatemi stare." quasi supplico, abbassando il viso. Vedo la porta spalancarsi, chiudendo poi gli occhi per la troppa luce.

"Basta, andate via. Me ne occupo io." sento una voce che mi è familiare, così alzo lentamente le palpebre e poso lo sguardo sul suo viso. La figura che vedo mi sconvolge: è lui, l'unico ragazzo con cui ho legato in diciannove anni di vita, l'unico di cui mi sono fidata.

"Ma, signore..."

"Non voglio sentire storie, ho detto che dovete andare via!" i tre obbediscono, senza fiatare, richiudendo la porta. Sento una mano accarezzarmi la guancia e volto la testa, iniziando a tremare. "Oh, Miranda, non ti conviene dissubirmi. Che c'è, avrai mica paura del tuo migliore amico?" ride, prendendo la mia testa tra le mani e inginocchiandosi  "Rispondi, Miranda."

"I-io..." balbetto, abbassando lo sguardo. Toglie le mani dalla mia faccia, e sento il rumore di un accendino, osservando poi una candela accesa. Si avvicina di nuovo e mi slega i polsi e le caviglie. Mi tocco i lividi, provando dolore.

"Alzati." mi ordina, ma appena cerco di farlo, sento dei formicolii nelle gambe, che mi impediscono di procedere. Mi prende con forza un braccio, aprendo la porta e strattonandomi via. 

"M-mi fai male!" esclamo, mordendomi il labbro per non scoppiare a piangere.

"Sta' zitta." mi trascina in un'altra stanza, buttandomi a terra e chiudendo la porta bianca a chiave. Mi rannicchio in un angolo della camera.

"Cosa vuoi da me?" chiedo, disperata.

"Oh, non fare la finta tonta, sai bene cosa tuo padre ha fatto."

"È in prigione, ormai! Lo odio e so il dolore che ti ha provocato, ma non puoi prendertela con me!" grido, guardandolo. "Tu non sei così, cosa ti è successo? Chi ti sta obbligando?"

"Nessuno, cazzo, nessuno!" sbotta, alzando la voce. "Tu, tu devi pagare per tutto quello che ha fatto quell'uomo di merda che ti ha messa al mondo!"

"Non ha senso quello che dici!"

"Invece ha senso quello che ha fatto lui, eh?" si avvicina e si abbassa alla mia altezza "Ti conviene non replicare, se non vuoi morire il primo giorno." sussurra, prendendo una ciocca di capelli e portandola dietro all'orecchio. Annuisco, ormai esausta. "Brava Harvey, così si fa." dice, alzandosi e andando via. Una volta uscito, inizio a piangere rumorosamente, passando più volte le mani nei capelli e chiedendomi il perché: perché sta succedendo tutto questo? Cosa c'entro io con mio padre? Cosa mi succederà? Dov'è finito il mio Zayn, quello con cui passavo le notti a parlare dei nostri progetti?

SPAZIO AUTRICE:

STORIA, UNA NUOVA STORIA, SOLO PER VOI! Ho così tante idee in testa che scriverei nuove fan fiction ogni giorno...

COME VI SEMBRA IL PRIMO CAPITOLO? VI PIACE?  NON VI PIACE? VI FA SCHIFO? HAHAHAHAHA, TELL ME!

Comunque, questa storia sarà MOLTO simile a It's wrong love him, MOLTISSIMO.

Se non avete capito nulla, eh eh, ci sono molte cose da raccontare!

Spero che vi piaccia e che la seguirete, so...alla prossima!

Drugs || Zayn MalikOnde histórias criam vida. Descubra agora