Folli luci d'estate, piacevole ne è il ricordo.

27 1 0
                                    

Bramavo l'ora nostra in cui finalmente avvenne il ricordo che posseggo.
Focosa era l'estate dalle luci impetuose e prepotenti; non lasciavano posto assolutamente alla vista, la luce era pudica nel nostro sguardo.
Era ardente seppur al tramonto e penetrava come il freddo nelle ossa, ma bruciava e toglieva atrocemente il respiro.
Anche il mare evaporato sulla tua pelle dimenticava abbandonando il suo sale amaro.
Non v'era tempo per un pensiero, ancora, tuttavia, importavano gli sguardi, ma si facevano sempre più sfuggenti.
Giocavano con noi i raggi.
Desideravo la tua anima e tu la mia.
Peccaminosa rappresentavi la sacralità dell'atto. Solenne era il momento, quanto la comunione. Sì come chi si prostra a Dio assume la carne che trasmigra nel pane,
assaporai io il tuo corpo.

A ME STESSO, MEMOIRES POUR MOI MEMEWhere stories live. Discover now