Capitolo 11

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Giro intorno alla radura ormai da un'ora alla ricerca di Gally. Dove si è cacciato quella testa puzzona?

In lontananza e vedo Minho rientrare. È già così tardi?

Osservo la figura di Minho, anche se sono lontana, vedo che il ragazzo è completamente sudato -più del solito- e ha il fiatone. Che è successo?
Il ragazzo nuovo gli si avvicina, vedo i due parlare e Minho mi sembra alquanto infastidito. Alby li raggiunge e vedo Minho dire -con un tono abbastanza irritato- qualcosa che non capisco. Capisco solo la parola ' acqua'.

Mi dirigo abbastanza velocemente verso il ragazzo e il pivello, abbandonando le ricerche di Gally. Se vuole farsi vedere, verrà lui da me.

"Minho! Che è successo?!" Chiedo abbastanza preoccupata prendendolo per il braccio.
"Aspetta, Roxy" dice con l'affanno "lo sai che odio dire le cose due volte e devo aspettare che Alby arrivi per dirlo. Inoltre, non credo che questo pive possa ascoltare."

"Ma tu stai bene?" Chiedo preoccupata. Annuisce leggermente. Sta così male?

Se fossi andata nel labirinto con lui, probabilmente ora starebbe meglio. È colpa mia, come sempre. E se Karl avesse ragione? Se io rovinassi tutto?
Ogni giorno ci penso. Non era mai successo che i velocisti venissero aggrediti da un Caspio di dolente. È una coincidenza? Non può essere.

Se avessi per una volta lasciato perdere Gally e le sue paturnie, forse avrei potuto aiutare Minho e non starebbe così male.
Un'improvvisa rabbia mi sale. Ma non verso Gally, verso di me.

Inizio a stringere i pugni così forte da mettere le unghie nella carne. Non ci sto neanche pensando al dolore fisico. Se io fossi stata più attenta. Se io fossi andata con Minho.

"Ehi Roxy. Stai bene?"
La voce del ragazzo che mi sembra incredibilmente familiare mi sveglia dai miei pensieri. Cosa mi è successo?
"Cosa ti prende?" Chiede preoccupato Minho guardando ancora i miei pugni serrati.
"Niente. Sto bene." Ma è davvero così? Ovvio che no. Ho così tanti sensi di colpa che potrei impazzire. Sento, di impazzire. Non dico niente comunque. Non voglio che Minho si preoccupi per niente. Sta già male di suo.

Molto probabilmente non l'ho convinto, visto che apre la bocca per dire qualcosa.
Per fortuna, vengo salvata da Alby che porge un bicchiere di plastica colmo d'acqua al ragazzo. Minho lo afferra e beve tutto in un colpo.

"Avanti, parla"
L'asiatico finisce il suo bicchiere e si siede su un pezzo di legno tagliato. Tutto in lui trasuda stanchezza. Quel salame avrà corso molto velocemente per venire qui. Ma per dirci cosa? Beh tra poco credo lo scoprirò.

"Ne ho trovato uno morto." Un colpo. Uno morto? Un dolente morto?
"Cosa?" Chiediamo io e il ragazzo nuovo sbalorditi.
Alby, invece si limita a una faccia abbastanza scioccata, che viene poi rimpiazzata da una un po' più calma. Si vede che sta cercando di mantenere la calma per non spaventarci, da bravo capo qual è.
"Dove?" Chiede con una voce calma, ma si capisce da come muove il piede di continuo sul terreno che è nervoso quasi quanto noi.
"Vicino alla scarpata." Continua Minho.
"Bene così, dopodomani andremo io e te a dare un'occhiata. Di a Ben che verrà con noi." E detto questo, si dirige verso il casolare.

Il fagiolino ci guarda per un attimo. Poi, si gira e va anche lui verso il casolare, probabilmente per riempire di domande il povero Alby.

Minho mi prende improvvisamente per mano e mi trascina verso l'edificio dei Velocisti.
Entra dentro e, come di routine, inizia a tracciare la mappa di oggi. Di Ben non c'è traccia. Ah giusto, Minho è tornato prima per dare la nuova informazione.

Lo osservo mentre disegna. È capace di darmi una calma che non so, i miei sentimenti sono così confusi.

"Credo che non potrai più entrare nel labirinto." La sua voce a un certo punto spezza il rilassante silenzio che si era creato tra quelle mura.
"Ahahah simpatico, Minho. Sei in vena di battute anche dopo aver corso come un pazzo? A proposito, dovresti farti una doccia pive, puzzi." Dico ridacchiando. Le sue battute sono sempre divertenti.

Stay- The Maze RunnerWhere stories live. Discover now