38:giornata pesante.

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#Luna
È notte fonda, io e Matteo stiamo dormendo. O meglio, io ho gli occhi chiusi mentre lui dorme. Non riesco a dormire vestita, è scomodissimo.
Mi alzo da sopra a matteo e mi siedo sul letto. Il materasso fa rumore e Matteo si sveglia. Mamma mia, sono un elefante quando mi muovo.
Esatto.
Ah ci mancavi solo tu....
Matteo:ehi che c'è.-dice assonnato, stropicciandosi gli occhi.
Si gira verso il comodino dalla sua parte del letto e prende il telefono per guardare l'ora.
Matteo:ma sono le 2 del mattino! Luna che ci fai sveglia? Hai avuto un'altro sogno sul tuo passato?-dice ancora assonnato.
Io:no ma....non riesco a dormire con i vestiti addosso.
Matteo:sul serio? Tutto qui?
Io annuisco. Lo so che sembro viziata così, ma sul serio dormire vestita è una delle cose che odio. I miei pigiami sono larghi,comodi e puliti. Non mi piace dormire con i vestiti in cui sono andata in giro, sopratutto se questi vestiti sono dei leggings attillati ed un giacchetto dove la zip mi fa segni su tutta la pelle.
Matteo:se vuoi ti do qualcosa di mio.-dice reggendosi sul gomito, girato dalla mia parte.
Io:del tipo?
Sospira e si mette a sedere sul letto. Si passa una mano sui capelli e poi cercando di rimanere sveglio prende con le mani l'orlo della sua maglietta. Ma che cosa....oh. Ho capito.
Se la sfila completamente e rimane a petto nudo. Me la lascia sulle gambe incrociate ma io sono troppo impegnata a guardare le braccia muscolose e i fantastici pettorali che si ritrova. Quando ci siamo baciati e glieli stavo accarezzando, non pensavo lui potesse averne così tanti. Non immaginavo così il suo fisico, ecco. E come potevo immaginarlo. È perfetto.
Matteo:ehi? Terra chiama Luna!-dice sventolandomi una mano sul viso. Appena ritorno nel mondo reale e lo guardo, lui toglie la mano da davanti al mio viso e sorride.
Matteo:lo so cosa stavi guardando.-dice continuano a sorridere.
Io:che!? Io non stavo guardando i tuoi pettorali!-dico cercando di sembrare realistica.
Matteo:io non ho mai detto che stavi guardando quelli.-alza un sopracciglio ed io arrossisco. Perfetto, ci mancava anche questa figura e la giornata può anche finire così.
Io:li ho guardati perché non mi aspettavo che ne avessi così tanti...-abbasso lo sguardo.
Matteo:però ti piacciono.-più che una domanda sembra un'affermazione. Infatti questo è: la cosa più vera di questa settimana. Mi piacciono, sono comunque una ragazza. E poi se fossi stata un'altra gli sarei saltata addosso e avrei fatto chissà cosa con lui, ma ovviamente non lo faccio; non voglio perdere la mia innocenza anche solo pensando certe cose. So che un giorno quel momento arriverà, ma sinceramente non mi va di pensarci adesso. Ok che dormiamo insieme nello stesso letto, ma non stiamo insieme da molto. Ci vuole più tempo per questo.
Io:e con i pantaloni? Come faccio?
Matteo:la mia maglietta è abbastanza lunga da farti da vestitino.
Io:e se poi ho freddo?
Matteo:c'è un piumone invernale che ti aspetta.-dice alzandosi dal letto e aprirlo.
Annuisco non sapendo cosa dire.
Si infila tra le coperte e mi guarda.
Io:potresti girarti?
Matteo:ma andiamo! Sono il tuo ragazzo!
Io:non voglio che tu mi veda in biancheria!
Matteo:sarebbe come vederti in costume da bagno. E poi sul serio, con me non devi vergognarti.-sbuffo.
Io:e va bene.....-accetto di vergognarmi e lui mi fa un sorrisetto dolce. Per fortuna ha capito e infatti si gira. Grazie a Dio.
Tolgo in fretta i pantaloni per poi passare alla parte superiore. Metto la maglietta semplice bianca di Matteo. Profuma di lui, è una sensazione bellissima.
Matteo:posso girarmi?
Io:si si.
Si gira e appena mi vede con la sua maglietta sorride.
Ricambio il sorriso un po' imbarazzata e mi metto sotto le coperte. Mi giro verso la sua parte e lui mettendomi un braccio attorno alla vita mi avvicina al suo corpo, tanto da attaccarmi completamente. Appena ho il contatto con la sua pelle mi vengono i brividi.
Matteo:sei bellissima.-si avvicina e mi da un bacio a stampo. Sorrido come una bambina piccola e gliene do uno anche io.
Matteo:buonanotte.-mi bacia la fronte.
Io:buonanotte.-mi accoccolo di più a lui e richiudo gli occhi. Il suo odore in corpo, mi aiuta ad addormentarmi più facilmente.
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É mattina. Io mi sono appena svegliata, ma sono ancora sul letto. Non voglio svegliare Matteo, ma non posso neanche stare tutta la mattinata così finché non si sveglia.
Per fortuna questa notte non si é sentito male o non mi ha detto che ha la febbre, e sono molto più sollevata. Anche se adesso stando sopra di lui lo sento ancora un po' caldo, forse ha solo un poi di alterazione, ma non credo sia febbre.
Delicatamente tolgo la gamba da sopra di lui e la metto a terra; mi alzo con le braccia e riesco a togliere anche l'altra gamba. Scendo completamente dal letto e soddisfatta della mia leggerezza faccio un sospiro allegro.
Mi abbasso per prendere il telefono dal comodino di Matteo e guardo l'ora. Sono le 9.30. Non é ne troppo tardi, né troppo presto. Direi che é un orario perfetto.
Ora che ci penso domani si parte, io devo ancora fare la valigia.....sono rovinata. Non riuscirò mai a decidere il giorno prima cosa portare, mi ci vuole minimo una settimana. Ma ultimamente sono successe tante cose e non avevo la testa per pensare alla valigia e al viaggio per la gara. In ogni caso sono sicura che Ambar abbia già preparato la sua, quindi mi farò aiutare da lei appena torno a casa.
Spengo il telefono e guardo Matteo. Gli do un bacio sulla guancia, per poi scendere. Direi di fare la colazione, anche perché ho fame e scommetto che appena si sveglierà avrà fame anche lui.
Arrivo al piano di sotto ed attraverso il grande atrio per arrivare in cucina.
Appena arrivo apro il frigo e anche le mensole. Alterno lo sguardo tra di essi per vedere cosa posso cucinare, ma indecisa controllo anche sul tavolo e vedo il cesto della frutta dove ci sono delle arance. Perfetto, la prima cosa che potrei fare è una spremuta d'arancia, poi non so......c'é altra frutta qui: mirtilli, fragole, banane, kiwi...no vabbè c'é anche il cocco?! Direi di fare una macedonia allora. Colazione a base di frutta! Mi piace!
E se tipo facessi anche i pancake?
Beh non sarebbe una cattiva idea. Dipende se hanno tutto quello che serve per farli in casa.
Beh controlliamo! Però non so a memoria la ricetta. Devo prendere il cellulare e cercare. Eccola qui. Allora, servono...la farina.
C'é!
Il latte....
...c'é anche quello.
Il burro?
Anche quello.
Poi...lo zucchero. Vabbè si quello c'é sempre. Poi....le uova?
Si, anche quelle.
Il sale c'é...poi...il lievito?
Si lo vedo, é in alto a sinistra.
Ok, abbiamo tutto. Si comincia!
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Ho finito i pancake, direi di fare la spremuta e poi mi manca di fare la macedonia.
Ora sono quasi le 10, e Matteo non si é ancora svegliato. Wow, quanto dorme.
Comincio a fare la spremuta e dopo alcuni minuti ho finito.
La verso in due bicchieri a cilindro e li poggio sul tavolino della cucina.
Prendo: i kiwi, le banane, le fragole e anche metà ananas e comincio a fare la macedonia. Taglio tutto in pezzettini e ne metto un po' in una ciotolina bianca e il rimanente nell'altra.
Prendo un'altra ciotolina altrettanto bianca e ci metto dentro i mirtilli. I genitori di Matteo dovranno pur aver un vassoio per le colazioni da portare a letto, no? Si, eccola. Era in un cassetto di un mobile. La tiro fuori ed é abbastanza grande per far entrare tutto.
Prendo una sedia dal tavolo del soggiorno e ritorno in cucina per prendere due piattini abbastanza grandi per fare entrare i pancake. Scendo dalla sedia e poggio i piattini sul lavandino, per poi riportare la sedia in soggiorno. Torno nuovamente in cucina e faccio metà con i pancake mettendoli nei piatti. Dovrei metterci la nutella o lo sciroppo? Beh in realtà non so neanche se hanno questi due "condimenti" per pancake, quindi meglio se controllo. Apro la mensola stando in punta di piedi e trovo soltanto lo zucchero a velo e la nutella. Meglio la nutella, da più sapore. Prendo un coltello e comincio a spalmarla sui pancake; quando ho finito metto il coltello nel lavandino e comincio a disporre tutto quanto sul vassoio. Inizio col mettere prima i due piatti con i pancake in fondo sui lati; poi metto davanti ad uno di essi un bicchiere di spremuta, poi metto le ciotoline con la macedonia, che sono più piccole dei piatti, al lato di essi, e infine metto la ciotolina dei mirtilli al centro. Perfetto, ho fatto!
Prendo con cautela il vassoio e vado in soggiorno nel modo più attento possibile. Salgo lentamente le scale e appena arrivo all'ultimo gradino, tiro un respiro di sollievo per non aver fatto cadere tutto a terra.
Oltrepasso il piccolo corridoio che conduce alla stanza di Matteo e vedendo la porta accostata la spingo lentamente con il piede trovando Matteo con il cellulare in mano. Bene, è sveglio.
Apro completamente la porta e lui alza lo sguardo su di me, e appena mi vede con il vassoio in mano mi sorride sorpreso.
Matteo:ma...principessa.
Io:buongiorno!-gli sorrido.
Matteo:e tutta questa roba?-dice seguendomi con lo sguardo, mentre io mi siedo pian piano sul letto.
Io:è la colazione! Non dirmi che non ti piace perché sono stata 35 minuti a farla.-dico continuando a sorridere.
Matteo:sei....la migliore.
Io:si-poggio il vassoio sulle sue gambe-lo so.-faccio un sorriso soddisfatto.
Matteo:vieni qui.-mi fa cenno con la mano di andare accanto a lui. Faccio come dice e mi avvolge il suo braccio sulla vita dandomi un bacio sulle labbra,facendomi alzare lo sguardo verso di lui. Il bacio dura un po' di più di un normale bacio a stampo ed entrambi sorridiamo appena ci stacchiamo.
Io:ora se non ti dispiace, vorrei mangiare! Sto letteralmente morendo dalla fame.-gli tocco il naso con un dito e mi chino in avanti. Prendo le forchette di plastica per me e per lui e cominciamo a mangiare e modestamente,i pancake sono deliziosi.
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Abbiamo appena finito di mangiare, ci siamo divorati tutto, d'altronde era tutto buono, non per vantarmi.
Matteo:sei meglio di mia madre, sul serio.-dice poggiando il vassoio sul suo comodino.
Io:beh, mia mamma è cuoca.-dico sorridendo.
Matteo:beata. Chissà quanti dolci ti fa alla settimana.
Io:uno quasi ogni giorno.
Matteo:ecco, appunto. Hai una fortuna sfacciata.-dice divertito ed io ridacchio.
Io:già già! Ora se non ti dispiace....-scendo dal letto e vado davanti al suo comodino prendendo il vassoio-vado a portare questo in cucina. Torno subito.-mi chino verso di lui e gli do un bacio a stampo.
Scendo al piano di sotto con il vassoio in mano e appena scendo l'ultimo scalino realizzo una cosa:non ho i vestiti. Come faccio senza vestiti!? Non voglio mettermi quelli di ieri.
Poso il vassoio in cucina e mi metto le mani sulla fronte. Sbuffo e decido di salire al piano di sopra per dire a Matteo di questo problema, e mentre oltrepasso l'atrio per andare sulle scale, mi blocco subito vedendo una specie di pacchetto nello zerbino della porta. Qualcuno deve averlo fatto passare dal buco per i pacchi sulla porta.
Mi dirigo con sguardo confuso verso quella specie di pacchetto e mi siedo a terra per aprirlo. Lo apro e noto con grande gioia i miei vestiti, e anche un bigliettino rosa.
Ecco a te i vestiti. Non potevi di certo andare in giro in pigiama. Ti voglio bene sorellina, a dopo!❤️
Ambar❤️
Grazie a Dio c è lei!
Salgo tutta contenta sulle scale fino a tornare nuovamente in camera di Matteo. Appena entro lo vedo di nuovo con il cellulare in mano.
Io:ehi! Ambar mi ha portato i vestiti, chi ti scrive?-alza lo sguardo verso di me.
Matteo:Elena....
Per un momento mi si ferma il cuore. Lo sta praticamente tartassando di messaggi da ieri.
Io:ah si?-dico cercando di sembrare naturale.
Matteo:si, vuole che ci incontriamo....per te va bene?
Sbarro gli occhi e faccio un sorriso falso.
Io:ceerto! Vacci pure!-dico con una voce infastidita e cerco di coprirla sembrando normale, ma ne esce fuori una voce stridula e strozzata. Ah cavoli...
Matteo:ok...ha detto che dobbiamo incontrarci al roller. Mi accompagni?
Io:si certo.-dico facendo un sorriso falso.
Matteo:beh allora io vado a vestirmi. Se vuoi tu vestiti pure qui, io vado al bagno.
Annuisco e lui mi fa un sorriso e viene verso di me, per darmi un bacio sulla guancia ed uscire con i vestiti in mano.
Appena sento la porta del bagno chiudersi alzo la testa al cielo e sbuffo, chiudendo gli occhi. Meglio se mi preparo...
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Ho finito di vestirmi.
I vestiti che Ambar mi ha portato sono: dei jeans neri con degli strappi sulle ginocchia, un top non troppo corto bianco con una scollatura a V non troppo visiva, un giacchetto lungo quasi fino ai polpacci nero e le scarpe mi rimetto quelle di ieri.
Per fortuna avevo i trucchi nel mio zainetto, quindi non devo preoccuparmi.
Mentre mi alzo dal letto per prenderli, mi ero messa le scarpe ecco perché ero seduta, e quando apro lo zainetto sento bussare.
Io:entra!-dico alzando un po' la voce.
Matteo:sai per caso dove sono le mie scarpe?-dice guardandosi attorno per cercarle.
Io:sono accanto al tuo comodino-dico continuando a cercare i trucchi.
Con la coda dell'occhio lo vedo abbassarsi per prendere le scarpe e si siede sul letto per mettersele.
Io:devo truccarmi e pettinarmi, potrei andare al bagno?
Matteo:e me lo chiedi anche? Vai principessa.-mi sorride e io ricambio, per poi prendere il piccolo astuccio con i trucchi. Entro nel bagno e mi posiziono davanti lo specchio.
Io:Matteo ce l'hai uno spazzolino in più?
Matteo:si nel mobile accanto allo specchio.
Fortunatamente ci arrivo e prendo uno spazzolino nuovo verde trasparente e comincio a lavarmi i denti.
Appena ho finito, poso lo spazzolino sul lavandino ed apro l'astuccio con i trucchi dentro e comincio a truccarmi.
Per prima cosa mi metto un po' di fondotinta perché non lo faccio mai e ne avrei bisogno. Dopo averlo messo, metto un po' di cipria rosa e la sfumo per non sembrare un clown. Appena ho finito di sfumarlo, Matteo entra nel bagno. Lo riesco a vedere dallo specchio.
Io ritorno a truccarmi, e appena abbasso lo sguardo per prendere dall'astuccio dei trucchi l'ombretto color cipria, le sue braccia mi circondano la vita.
Matteo:non credere che non ti sia sbavato dietro quando ti ho vista con quel top.-dice con il tono di voce basso, sul mio collo.
Arrossisco leggermente e lo guardo sul suo riflesso nello specchio. Alza lo sguardo anche lui e fa lo stesso, così mi giro dalla sua parte e gli do un bacio a stampo.
Mi rigiro dalla parte dello specchio e, ignorando che ho ancora le braccia di Matteo attorno alla mia vita, continuo a truccarmi.
Metto l'ombretto cipria un po' brillantinato e ci passò sopra l'eye-liner. Quando ho finito metto anche il mascara e mentre lo rimetto dentro l'astuccio, decido di mettermi anche un po' di rossetto.
Metto il solito con il colore fucsia non troppo accesso e finisco. Non penso di essermi mai truccata così tanto, a parte quando ho fatto la gara e quando sono andata in discoteca, però oggi mi andava.
Matteo:sei bellissima.-gli sorrido guardandolo dal rifletto dello specchio, fino a che lui mi fa girare dalla sua parte e mi prende entrambe le mani, per poi baciarmi. Cerca di dare più intensità al bacio ed io acconsento schiudendo le labbra.
Dopo un po' ci stacchiamo e ci sorridiamo.
Io:senti ce l'hai la piastra?
Matteo:penso che mia mamma ne abbia due. Una sicuramente se l'è portata con se, però credo che l'altra sia in quel mobile li?-indica un mobile con 5 cassetti.
Io:grazie.-gli do un bacio sulla guancia e cerco al piastra. La cerco nel primo cassetto ma non c'è, cerco nel secondo e non è neanche li, finché non apro il terzo e la vedo li. La prendo e ritorno davanti allo specchio e al lavandino, dove accanto c'è la presa. Collego la presa e aspetto che la piastra sia pronta.
Io:tu sei pronto?-dico girandomi verso Matteo.
Matteo:io si.
Io:e ti senti ancora male?
Matteo:non credo di avere la febbre ma mi fa ancora un po' male la testa.
Io:speriamo ti passi tutto.-gli sorrido dolcemente e gli accarezzo la guancia.
Io:vediamo se la piastra è pronta!-mi giro verso l'oggetto in questione e avvicinando un dito capisco che è pronta.
Matteo:te li lisci?
Io:no, faccio dei boccoli leggeri!-gli sorrido e mi giro verso lo specchio e comincio a "modellare" i miei capelli.

•Te necesito• ~Lutteo~Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα