36:...non ne ho mai abbastanza...

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Oggi é un nuovo giorno.
Ieri sera io e i ragazzi siamo tornati a casa alle tre e mezza circa. Ambar era viva e vegeta, mentre a me stava per scoppiare la testa, e anche sta mattina, il dolore non é passato del tutto.
Solo che ieri mi sono addormentata in macchina, e ho dormito tutto il tempo abbracciata a Matteo.
Sempre parlando di lui, sono contenta che non ci siamo persi di nuovo, sarebbe stato il giorno più brutto della mia vita.
Comunque ritornando al presente, ora sono sul letto e ho le mani sulla fronte, per il troppo dolore alla testa. Ma come si fa ad alleviare di almeno un po' il dolore?
Credo un'aspirina? Oppure un'antidolorifico.
Vabbè lo vado a chiedere ad Ambar, lei di sicuro lo sa.
Scendo con fatica dal letto e cerco di non cadere a terra mentre vado in camera di Ambar. Potrà essere esagerato questa reazione all'alcool, ma rendetevi conto che ho bevuto 7 bicchieri ed era la mia prima volta. Poi invece ci sono gli altri che arrivano a 18 bicchieri senza problemi. Immagino come si dovrebbe essere sentito Matteo il giorno dopo bevendone 18.
Busso alla porta di mia sorella, sperando sia sveglia ed entro.
Appena entrata la vedo intenta a cercare qualcosa.
Io:ehi Ambar, che stai cercando?
Ambar:non trovo più il mio ciondolo.-Cosa!?
Io:che!?
Ambar:già! Non lo trovo più!
Io:hai provato nel cofanetto? Sotto il letto?
Ambar:ho cercato ovunque, non c'é.-si mette una mano sulla fronte.
Io:ma se é scomparso a te, vuol dire che.....-ci guardiamo e subito dopo usciamo dalla sua camera, per andare nella mia.
Apro il cofanetto dei miei gioielli e comincio a cercare. Il ciondolo non c è.
Io:non c'é.
Ambar:neanche il sole?
Io:no.
Ambar:ma come é possibile! Io L ho messo ieri per andare in discoteca e ricordo perfettamente di averlo messo nel mio cofanetto.-non rispondo.
Ambar:luna a che stai pensando?
Rifletto un'altro po e poi la guardo.
Io:credo di sapere chi è stato.
Ambar:Chi!?
Io:riflettici un attimo.
Assume uno sguardo concentrato e poi mi guarda sbarrando gli occhi.
Io e Ambar:zia Sharon.
Io:esatto.
Ambar:sei sicura possa essere stata lei?
Io:altrimenti chi altro potrebbe danneggiarci prendendoci cose del nostro passato?
Ambar:vero...lo andiamo a dire a mamma e papà?
Io:no!
Ambar:e perché?
Io:perché non sappiamo con certezza se é stata lei e anche perché conosco mamma e potrebbe spaventarsi sapendo che nostra zia si é intrufolata dentro casa. Che poi a che ora? Noi siamo tornate qui alle tre e mezza circa, sarà venuta verso le 4?
Ambar:molto probabilmente si. Comunque hai ragione,meglio non dirglielo, o almeno non adesso.
Annuisco e lei si siede sul letto, e io la seguo.
Ambar:ma perché ce l'ha così tanto con noi?
Io:quasi sicuramente perché siamo noi ora le padrone di tutta la fortuna benson.
Ambar:quindi credi che lei pensi solo ai soldi?
Io:ci sta dando la dimostrazione proprio ora.
Ambar:già.....-cade il silenzio.
Ambar:senti ma perché prima sei entrata in camera mia?-dice interrompendo il silenzio.
Io:ti volevo chiedere se c'é qualcosa che mi faccia passare questo atroce mal di testa che ho a causa di quei maledetti 7 bicchieri.
Ambar:beh potresti prendere un'aspirina che ti faccia alleviare il dolore e magari dopo un po' prendi un antidolorifico per fartelo passare quasi completamente.
Io:ok, ci sono aspirine?
Ambar:si nel bagno, vieni.-si alza e io la seguo.
Entriamo in bagno,non il mio e neanche il suo, e lei apre uno dei mobiletto dove ci sono diverse "medicine"
Ambar:eccola qua!-mi da una pasticca, penso sia l'aspirina.
Ambar:la vuoi sciolta nel acqua?
Io:si grazie.
Ambar:allora vieni.-esce dal bagno e va in camera sua dove stranamente ha dei bicchieri. Ma perché?
Io:perché hai dei bicchieri in camera tua?
Ambar:non lo so.-dice ridacchiando. Ricambio anche io e andiamo nuovamente in bagno dove lei riempie il bicchiere con l'acqua.
Ambar:fatto! Tieni.-mi da il bicchiere ed io comincio a bere. Non é molto piacevole il sapore.
Dopo un po', butto il bicchiere nel cestino del bagno.
Ambar:andiamo a fare colazione?
Le sorrido ed annuisco, per poi scendere.
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Abbiamo appena fatto colazione, non sappiamo che fare.
Ambar:vado a vedere se qualcuno mi ha scritto, a dopo!-ci sorride e sale su.
Io:vado anche io, a dopo!-faccio anche io un sorriso e vado su.
Appena arrivo in camera mia prendo il cellulare e noto due notifiche da..una da Simon e una da Matteo. Sicuramente Simon mi ha scritto per la canzone, meglio rispondergli.
~chat~
Simón:ehi funghetto! Quando finiamo la canzone?
Io:se vuoi tra un'oretta vengo al roller e la finiamo.
Simón:perfetto, a dopo allora!💚
Io:a dopo!💙
Ora rispondo a Matteo.
~chat~
Matteo:buongiorno amore mio.❤️
Io:buongiorno!❤️❤️❤️
Matteo:che fai?
Io:niente mi sto per preparare, devo andare al roller a finire la canzone con Simon.
Matteo:beh allora ci vediamo tra poco,ok?
Io:ok❤️
Matteo:a dopo principessa❤️
Io:a dopo principe❤️
Chiudo la chat ed apro l'armadio. Vestiamoci!
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Ho finito.
Ho messo dei leggings neri e una maglietta a maniche corte rosa con giacchetto nero.
Come scarpe ho messo delle converse nere e bianche e per il trucco ho messo un po' di mascara, sempre lo stesso rossetto e un po' di eye-liner. Per i capelli ho usato la piastra e li ho lasciati. Pronta!
Decido di andare in camera di Ambar per chiederle se vuole venire.
Busso e mi fa entrare. È sul letto in pigiama.
Ambar:ehi esci? Come mai sei vestita?
Io:Simon e io abbiamo deciso di finire la canzone e sono venuta qui per chiederti se vuoi venire.
Ambar:ok, 20 minuti e sono pronta.
Io:perfetto!-le sorrido ed esco dalla stanza e scendo di sotto.
Vado verso la cucina dove i miei genitori sono seduti sul tavolo a parlare.
Io:ciao!
Mamma:ehi tesoro.
Io:di che stavate parlando?
Papà:ci hanno richiamato di nuovo dalla banca .
Io:altri problemi?
Papà:già....sembra che qualcuno abbia cercato di entrare per prenderci i soldi che avevamo lì per pagare la corrente e le altre cose.
Ambar:cosa?-dice entrando in cucina. Ha messo dei leggings neri anche lei, poi una felpa bianca della Nike e delle converse bianche. Per il trucco ha messo un lucida labbra color rosa, dell'ombretto nero leggero sfumato e del mascara.
Mamma:già, tesoro.
Ambar:io ho già una vaga idea di chi possa essere stato.-dice sbuffando e alzando gli occhi.
Papà:vostra zia?
Annuiamo. Sicuramente è stata lei.
Mamma:beh non arriviamo a conclusioni affrettate. Piuttosto, cambiando argomento, dove andate?
Io:al roller, io devo finire di scrivere la canzone con Simon.
Ambar:io la accompagno.
Mamma:va bene, allora ci vediamo dopo. Ciao amori.-ci avviciniamo a lei e a papà e diamo ad entrambe un bacio sulla guancia.
Usciamo dalla porta di servizio. Non abbiamo portato i pattini perché tanto dobbiamo allenarci questo pomeriggio, e dato che ora sono le 10.30, abbiamo ancora tanto tempo.
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Siamo appena arrivate al roller. Stiamo cercando con lo sguardo Simon, ma qui al bar non lo vediamo.
Ambar:ma dov'è?
Io:boh non lo so....ah eccolo!-dico indicandolo, mentre dalla pista stava venendo verso il bancone.
Andiamo verso di lui e ci poggiamo sul bancone.
Simon:ehi ciao!-dice sorridendoci per poi uscire dalla parte del bancone e venire verso di me ad abbracciarmi, per poi andare verso Ambar e darle un bacio a stampo. Cariniiii.
Simon:prima di continuare a scrivere la canzone, Tamara mi ha detto che devo ancora continuare fino alle 11.30 a lavorare, tanto poi verrà Nico a sostituirmi.
Io:ma ce la fai da solo? Oggi ci sono più clienti del solito. Verranno tutti dal Blake, dato che è chiuso.
Simon:spero di farcela.-dice sorridendoci.
Ambar:beh se vuoi posso aiutarti io! Tanto non ho niente da fare.
Simon:grazie.-dice sporgendosi un po' accarezzandogli la guancia.
Io:ok, io vi lascio ai vostri momenti romantici e vado a cercare il mio compagno di questi magici momenti.-ridono-ciao!.
Simon e Ambar:ciao!
Sorrido ad entrambi e vado via dal bancone.
Mi siedo su un tavolo e prendo il cellulare, per scrivere a Matteo. Quando apro la nostra chat,due braccia mi circondano il collo, e ricevo un bacio su di esso.So chi è, lo riconosco dal profumo, Matteo.
Mi giro verso di lui e mi sorride dolcemente. Ricambio e lo guardo negli occhi.
Matteo:buongiorno.-dice in tono basso.
Io:buongiorno.-ricambio il tono e sorrido.-non dovresti sederti?-dico divertita.
Matteo:non mi va di staccarmi.
Io:beh non potrai rimanere così per tutto il giorno.
Matteo: e perché no.-dice bisbigliando. Mi fa diventare matta.
Io:perché siamo in un locale, non a casa mia o nella tua.
Matteo:beh andiamoci. Oggi ti va di pranzare da me?
Io:si perché no.-gli sorrido.
Matteo:bene, avverti i tuoi.
Io:se non mi lasci non posso.
Toglie un suo braccio da me e prende il mio telefono.
Io:ehi!
Matteo:se non hai niente da nascondermi non c è nessun problema,no?
Io:hai ragione....prendilo.
Sorride leggermente e va nella chat di mia mamma e digita qualcosa, per poi posare il telefono sul tavolo,rimettere il suo braccio attorno al mio collo e posare la sua testa nell'incavo di esso.
Io:dai siamo al roller!-dico ridacchiando.
Matteo:se ora mi stacco, poi a casa mia ti perseguiterò.
Io:affare fatto!-sorrido.
Si stacca e si mette seduto davanti a me. Ora che se ne è andato da così vicino a me, sento freddo. Lui emanava calore e ora mi sento in Antartide.
Poggio le mie due mani sul tavolo e lui me le prende, accarezzando piano piano l'anello che mi ha regalato. Dolce....
Matteo:vuoi bere qualcosa?
Io:no no. Però se tu si prendilo.
Matteo:no neanche io.-mi sorride.
Io:senti ma che ore sono?
Matteo: le 11.02.
Io:ok.-mi guardo intorno e vedo all'entrata Mathias, con la faccia piena di lividi. È vero, ieri Matteo l'ha picchiato!
Mi alzo, e Matteo mi guarda confusa.
Io:ehi Mathias!
Si gira verso di me e appena mi vede sorride.
Mathias:ehi luna.
Io:ah, guarda come sei ridotto.-dico toccandogli un livido vicino l'occhio.
Mathias:ahi.
Io:scusami! Ti ho fatto tanto male?
Mathias:no tranquilla.-dice sorridendomi un pochino toccandosi la ferita.
Io:mi dispiace tanto per quello che ti ha fatto Matteo.
Mathias:tranquilla,la colpa non è tua. Sono stato io a baciarti e mi dispiace di averlo fatto.
Io:tranquillo,tutto apposto.
Mi giro verso il tavolo dove io e Matteo eravamo seduti, e lo vedo ancora seduto che ci guarda, ma quando incrocia i miei occhi distoglie lo sguardo. Meglio se vado da lui.
Io:io devo andare, ciao.
Mathias:ciao.-mi abbraccia.
Quando ci stacchiamo mi giro subito e vado verso Matteo.
Io:eccomi!-gli sorrido, in piedi vicino a lui. Non risponde.
Io:sei geloso?-non risponde, è così.
Io:eddai...non esserlo.-sta volta sono io a mettere le braccia attorno al suo collo e a mettere la mia testa nel incavo del suo collo.
Matteo:devo superare ancora il bacio che vi siete dati ieri. Sto facendo di tutto per non pensarci.
Io:e allora non ci pensare.-gli do un bacio sulla guancia.
Matteo:è un po' difficile...
Io:si,lo so.
Matteo:mi prometti che non mi lascerai mai?
Io:promesso.-gli sorrido.
Leva le mie braccia dal suo collo e mi prende le mani, dandomi poi un bacio.
Ora non devo alzarmi in punta di piedi,perché ora lui è seduto ed è pari alla mia altezza, anzi forse un pochino più alto.
Comincia a dare più intensità al bacio ma io mi stacco.
Io:dopo.-gli sussurro vicino alle sue labbra. Annuisce e mi accarezza le mani con i pollici.
Simon:ehi ragazzi....scusate se vi interrompo, ma ho finito il turno e possiamo scrivere la canzone.-smetto di guardare Matteo per guardare Simon.
Io:perfetto! Andiamo. Ciao.-do un bacio a Matteo, durato più o meno 5 secondi.
Matteo:ciao piccola, dopo ti aspetto all'entrata del roller per andare a casa mia,ok?
Io:ok.
Matteo:ciao.-dice dolcemente e mi da un bacio sulla fronte.
Raggiungo Simon ed entrambi andiamo verso il palco e ci sediamo.
Simón:cominciamo!-prende la chitarra e io sorrido.
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Abbiamo finito la canzone! Ed é venuta benissimo!
Io:sono molto soddisfatta!
Simón:si anche io. É venuta super bene!
Io:già già.-lui ridacchia.
Simón:che ore sono?
Io:aspetta.....-prendo il telefono dalla tasca-sono le 12.20.
Simón:sentí....io ho invitato Ambar nel mio appartamento per pranzare da me, spero non ti dia fastidio.
Io:che? E perché dovrebbe! Tanto anche io vado a mangiare da Matteo.-gli sorrido.
Simón:ah perfetto! Vabbè io vado, mi sta aspettando. Ciao funghetto!-si sporge per abbracciarmi ma io lo procedo.
Io:ciao amico mio.-ci separiamo dall'abbraccio ed entrambi prendiamo strade diverse.
Vado verso l'entrata e vedo finalmente Matteo, ma....non é solo. C é....la cameriera. Quella cavolo di cameriera che ci provava con Matteo quando siamo usciti.
Non credo di avervela mai descritta, avevo solo detto che era bionda, ma a quanto pare si é rifatta la tinta perché ora é castana. Oltre a questo é alta, ha appunto i capelli castani e gli occhi anche e di solito porta gli occhiali,anche se oggi non ce li ha. Devo ammettere che é carina, però non mi sta simpatica lo stesso.
Abbasso lo sguardo, e li lascio finire di parlare. Tanto prima o poi finiranno di parlare, o no? Sentendoli chiacchierare capisco che lei si chiama Elena.
Dopo un po' mi sento osservata e alzando lo sguardo vedo Matteo guardarmi, ed io distolgo lo sguardo.
La saluta e viene verso di me.
Matteo:ehi principessa, vieni andiamo.-mi porge la mano ma io vado avanti aprendo la porta. Sa che non sopporto quella tipa, perché mai dovrebbe parlarle?!
Esco lentamente dal roller e comincio a dare calci ai sassi.
Dopo un po', qualcuno mi prende mano e mi fa girare. Matteo.
Sbatto contro i suo petto e alzo lo sguardo.
Matteo:che ti succede, piccola.
Io:stavi parlando con quella cameriera. Lo sai che la odio, perché ci parli?
Matteo:io odio Mathias, ma tu ci parli lo stesso.-cavolo. Ha ragione.
Matteo:e poi io non ho baciato quella cameriera, tu hai baciato quel cretino.-sta cominciando ad alterarsi.
Io:ok, hai ragione. Matteo per favore non litighiamo.-dico "stanca".
Matteo:va bene...però sul serio fidati di me. Io amo solo te,sul serio.
Io:si,anche io.-mi sorride e io ne approfitto per abbracciarlo. Non mi va proprio di litigare oggi.
Matteo:dai andiamo.-dice quando ci stacchiamo e mi prende la mano.
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Siamo appena arrivati davanti la porta di casa sua. Non ho molta fame in realtà, d'altronde sono solo le 12.40.
Apre la porta con le chiavi, ed entriamo.
Matteo:hai fame?-dice poggiando le chiavi sul mobile alto vicino alla porta.
Io:veramente no, però se tu hai fame cucina pure.
Matteo:non in realtà neanche io ho fame, andiamo sul divano?
Io:ok.-gli sorrido, e mi lancio sul divano seguita da lui.
Io sono sdraiata a pancia in su e Matteo sta venendo sopra di me. Entrambi stiamo ridendo come pazzi.
Ora lui è completamente sopra di me e si sta reggendo con le braccia, mentre io sono in mezzo ad esse.
Dopo un po' smettiamo di ridere e ci guardiamo negli occhi.
Dagli occhi passo alle labbra, e così fa anche lui. Si avvicina lentamente, fino a che non ci troviamo a poca distanza. Quando stiamo per unire le labbra,il mio telefono comincia a squillare. Matteo si alza di scatto e io riprendo a respirare.
Mi alzo e vado verso il telefono, che si trova sul tavolino davanti al divano.
È mia mamma.
Io:pronto?
Mamma:ehi tesoro. Sei a casa di Matteo?
Io:si,stiamo per cucinare.
Mamma:d'accordo amore, ci vediamo dopo, un bacio!
Io:ciao.
Attacca.
Poso il telefono sul tavolino e mi giro a guardare Matteo, che è seduto sul divano e mi guarda imbarazzato. Io sono arrossita. Cosa stavamo per fare prima? Superare il bacio? No,non credo.
Matteo:ehm....cuciniamo?-dice nervoso.
Io:o-ok....
Annuisce sforzando un sorriso e va verso la cucina, ed io lo seguo. Che imbarazzo....
Matteo:cosa vuoi cucinare?
Io:quello che vuoi.-dico cercando di sembrare rilassata.
Matteo:ok....-prende tutto quello che serve e cominciamo a cucinare, in silenzio.
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Abbiamo finito sia di cucinare, che di mangiare.
Ora siamo in camera sua. Matteo mi ha fatto mettere sul letto,mentre invece lui si è messo sulla poltroncina di fronte. E c è silenzio, un maledetto silenzio.
Matteo:ehm.....sei....arrabbiata?-cosa? Perche!?
Io:e perché dovrei esserlo?
Matteo:per quello che è successo prima sul divano....
Io:n-no..non sono arrabbiata......
Matteo:sei sicura?
Io:si,certo.
Matteo:ohh grazie al cielo.-dice sospirando.
Matteo:allora non ti dispiacerà se faccio questo.-dice venendo verso di me sul letto. Si siede dietro di me e mette di nuovo le sue braccia sul mio collo, e la testa nell'incavo, sfiorandomi con le sue labbra. La cosa mi fa venire i brividi.
Io:beh ti avevo promesso che a casa potevi farmi le coccole.
Matteo:anche se non le volevi te le avrei fatte comunque.
Io:e perché?-dico con un leggero divertimento nel mio tono.
Matteo:perché mi piace fartele. Adoro stare abbracciato a te e anche essere baciato, SOLO da te.
Io:sei dolcissimo.-dico prendendo una sua mano.
Matteo:potrò anche essere volgare e violento delle volte ma....-
Io:...rimani il più romantico dei romantici.
Matteo:esatto.-lo sento sorridere.
Io:anche io amo stare con te. Tantissimo.
Matteo:cosa ti piace di più del stare con me?
Io:tutto.
Matteo:si però....cosa? Ho bisogno di sentirtelo dire.
Certe volte mi sembra un piccolo bambino indifeso. È tenero.
Io:adoro quando mi baci, quando mi abbracci e quando mi fai le coccole in questo modo.-sento che sorride di nuovo.
Si leva da quella posizione e si mette affianco a me.
Mi fa girare la testa con un suo dito dito verso di lui, e mi bacia. Cerco di ricambiare il più prima possibile, e metto un braccio teso sul letto, per evitare di cadere all'indietro.
Sento che lentamente un suo braccio circonda i miei fianchi e comincia ad avvicinarmi a lui. Lo aiuto avvicinandomi da sola fino a che non mi ritrovo quasi attaccata a lui. Mi stringe più forte sui fianchi ed io sorrido leggermente.
Dopo un bel po di tempo ci separiamo. Appena apro gli occhi,vedo Matteo guardarmi incantato.
Io:ehi? Ci sei?-dico divertita.
Matteo:si solo che....cavoli. Sei troppo attraente.
Io abbasso lo sguardo e sorrido.
Quando lo rialzo, getto le mie braccia attorno al suo collo, continuando a stare seduta davanti a lui.
Matteo:aspetta.
Toglie le mie braccia dal suo collo e si mette seduto con le gambe tese sul letto,perché prima eravamo sul bordo.
Mi prende la mano e mi fa venire vicino a lui, poi mi prende dai fianchi e mi mette a cavalcioni su di lui. Non lo ha mai fatto, é....strano.
Matteo:se non ti piace stare così, ti faccio scendere...
Io:no no! Mi...mi piace.-arrossisco leggermente e lui sorride.
Io:che facciamo?-dico cercando di riprendere il mio colorito naturale della pelle.
Matteo:non lo so....parliamo?
Io:ok, di cosa?
Matteo:di come entrambi siamo gelosi l'uno dell altro?-dice sorridendo.
Io:beh io di certo non ho preso a botte nessuno.
Matteo:perché io ti amo di più.
Io:non per quello, ma perché non ho tanti muscoli quanti ne hai tu. Sono una nana e non si spaventerebbe neanche un criceto. E poi tu non mi ami di più, ci vuole moltissimo per superare l'amore che provo per te.
Matteo:diciamo che allora ci amiamo entrambi nello stesso modo e chiudiamo la questione.
Io:affare fatto!-dico sorridendo.
Matteo sospira.
Matteo:sei bellissima.
Lo guardo negli occhi, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Lui all'inizio é abbastanza spiazzato, ma dopo poco ricambia il bacio. Le sue labbra sono calde, come la sua lingua.
Ad un certo punto si stacca leggermente per mordermi le labbra e sorrido, e continuiamo a baciarci.

•Te necesito• ~Lutteo~Where stories live. Discover now