Io per te, tu per me

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Non ci siamo mai chiesti perché siamo arrivati fin qui,
con i nostri litigi,
le insicurezze,
il nostro modo di esserci,
io per te,
tu per me,
ma tu sai,
noi sappiamo che io mi chiedo spesso come stai senza di me,
anzi stai meglio,
non ci sarebbero spiegazioni plausibili,
perché si sa,
possiamo essere importanti per chiunque ma se non lo si è per la persona che ti aspetti
non ci sentiamo mai cosi potenti, importanti.
E lui era arrabbiato,
caspita se l'ho capito,
l'acceleratore era più premuto del solito,
le luci,
le case,
scorrevano così velocemente che quasi non ci vedevo più,
avevo paura,
paura di fermarsi in uno schianto,
paura di fermarci anche noi,
per sempre.
Non dimentico quel momento,
mi stringeva le mani,
e le mie tremavano,
ma non smettevo di guardarlo,
non riesco a smettere tutt'ora,
urlavamo di andare all'inferno
ma in un punto fisso,
dritto,
i nostri occhi non avevano il coraggio di incrociarsi,
avrebbero mentito,
era notte,
e faceva freddo,
ma il cuore non riusciva a raffreddarsi per quanto forte batteva,
sembrava di avere un terremoto in testa,
nello stomaco,
nel mio mondo,
ma il cuore no,
i nostri cuori no,
non riuscivano a crollare per quanto si volevano.

~Le pagine dell'anima🍃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora