2. Zayn

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Correre mi rilassava.
Non so perché, ma concentrarmi unicamente sulla musica e sul movimento del mio corpo mi permetteva di lasciare andare quelle fastidiose preoccupazioni che mi ronzavano in testa da giorni.

Il college. Gli esami. Mia madre che mi respirava sul collo. La mia ennesima relazione fallita.

"Rose". Sussurrai involontariamente quel nome, pregustandone il sapore dolce sulle labbra e il retrogusto amaro in bocca.

Strinsi la mascella, maledicendomi per essermi lasciato distrarre ancora una volta. Come se volessi punirmi per aver anche solo pensato a lei, aumentai la velocità, sentendo aumentare la velocità del vento sulla pelle sudata.

I muscoli dei polpacci cominciarono a bruciare a causa dello sforzo. Gocce di sudore scivolavano lungo le tempie, fino a raggiungere la base del collo, eppure continuai imperterrito per quasi un chilometro e mezzo ancora. Rallentai solo quando scorsi l'ingresso dell' UCL.

Attraversai l'ingresso, respirando a pieni polmoni quella che ormai era l'aria di casa mia. Mi guardai intorno, provando già malinconia; il solo pensiero che da lì a poco sarebbe tutto finito, mi spaventava.

Fine dei party fino all'alba, delle notti di studio con gli amici, della spensieratezza dopo gli esami. Fine dei giochi. Da quel momento in poi sarebbe cominciata la vita vera.

Sbuffai, togliendomi gli auricolari e spegnendo l'iPod. In quel preciso momento qualcuno pensò bene di darmi uno schiaffo sul collo, facendomi imprecare tra i denti.

"Che schifo! Ma quanto sei sudato?" Niall si asciugò prontamente la mano sul retro dei jeans.

"Sai com'è, quando si fa attività fisica normalmente si suda." Alzai le spalle.

"E che posso saperne io? Non ho mica bisogno di mantenermi in forma." Piegò un braccio, mostrandomi un muscolo del tutto inesistente. "Qui è tutto merito di madre natura, amico." Ammicca, con la sua solita sfacciataggine.

"Madre natura ha dimenticato di fornirti qualche neurone in più."

"Sei solo invidioso." Sorrisi nel sentirlo sbuffare. "Comunque, sono sono qui per parlarti di una cosa abbastanza seria."

"Non possiamo parlarne più tardi?" Guardai l'orologio. Le dieci e venticinque. "Tra mezz'ora ho appuntamente con Mr. Lamb e, come hai constatato, ho bisogno di una doccia."

Appena cercai di muovermi, per superarlo, mi afferrò un braccio, tirandomi all'indietro.

"Non cosi di fretta Speedy Gonzales. E poi si tratta di cinque minuti."

Mi liberai dalla presa, alzando gli occhi al cielo. "Sbrigati."

"Allora, ieri è stata una bella serata." Cominciò, aggrottando le sopracciglia. "Certo, la tua compagnia non è sempre delle migliori e poi in giro c'erano davvero troppe matricole ma..."

"Niall!" Lo fermai, esasperato. "Vieni al dunque!"

"Ci sto arrivando!" Spalancò gli occhi celesti, guardandomi innocentemente.

"Hai a disposizione due minuti." Lo avvertii, infilando la felpa che avevo legato in vita.

"Dovresti rilassarti Zayn" mi posò una mano sulla spalla "non fa bene alla pelle stressarsi in questo modo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2019 ⏰

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