Accarezzo il suo viso.

<L'importante è che stia meglio. Avete mangiato?>

<Lui si, io ancora no aspettavo te>.

<Vado al bar a prendere qualcosa?>

<Se puoi aspettare fra un po' torna Lina a darmi il cambio, così pranziamo con calma>.

<Certo>.

Aurora mi scruta, ha capito che c'è qualcosa che non va.

Anche se non chiede.

<Ochiamo?>

<Certo amore>.

Mi seggo sul letto con Jason, simulo una storia utilizzando i suoi peluche.

<Mela e pela!>, batte le sue manine paffute.

Aurora se la ride, ed io mi sento uno schifo.

Perché vorrei poter fare tutto senza tirarli nel mezzo.

Forse ha ragione Ugo, per adesso è meglio non dirle nulla.

Aurora

Step non mi convince proprio, ha qualcosa che non va, i suoi occhi nascondo qualcosa.

Spero che non centri niente quella sua alunna.

Lina entra in camera.

<Ragazzi se volete andare ci penso io al mio nipotino>.

Le stringo la mano.

<Sei un angelo>.

<Non è vero, dai andate a pranzare>.

Salutiamo Jason, mano nella mano usciamo dall'ospedale.

<Andiamo a casa?>

<Si ho bisogno di una doccia>.

Durante il tragitto parliamo di tutto e di niente, cerca di mascherare il suo nervosismo.

Apro la porta di casa, mi segue dentro.

Poggio il giubbotto sull'appendi abiti, lo stesso fa lui.

Prima di spingermi sul muro, le mie spalle aderiscono alla parete, mentre il suo viso è nel mio collo.
Vorrei stringerlo, ma non posso, i mie polsi sono bloccati dalle sue mani.

<Step>.

<Devo partire>.

Non solleva la testa dal mio collo, il suo fiato è sulla mia pelle.

<Dove devi andare?>.
Anche se so già la risposta.

<Devo andare a casa>.

<È questa casa tua>.

Le lacrime bagnano il mio viso, ispira.

<Lo so amore>

<Perché devi andare?>.

Finalmente alza il viso, mi guarda dritto negli occhi.

<Non posso dirtelo>

<Come non puoi dirmelo?>

<Non voglio mentirti e dirti una bugia, devo andare di persona li, appena ne saprò di più te ne parlerò>.

Provo ad allontanarlo da me senza riuscirci.

<Step lasciami>

<No non ti lascio>.

Poggia la fronte sulla mia.

<Ti devi fidare di me>.

<Io mi fido di te, ma non mi piacciono i segreti>.

<Non è un segreto amore mio! Ti predo fidati solo di me, al mio ritorno saprai tutto>

<Io non capisco>.

<Lo so, hai ragione>

<Posso sapere chi ti vuole li?>.

<Un mio vecchio amico>.

<C'entra lei?>.

Step solleva la fronte dalla mia, abbassa il viso alla mia altezza.

<Guardami bene perché non voglio dubbi. Io amo te solo ed esclusivamente te, sei tu la mia donna, e ti giuro su Jason che vorrei poterti dire tutto, ma non posso, ti chiedo solo di stare tranquilla e fidarti di me>.

<Non è facile>.

<Lo so, mancherò pochissimo>

<Dove starai?>

<Volevo andare dai miei>

I suoi occhi sono sinceri, mi sta chiedendo fiducia.

Io mi fido di lui, però sento qualcosa dentro che non riesco a spiegare.

<Tornerai Step?>

<Certo che torno>

<Lo spero>.

Bacia le mie labbra, è un bacio disperato.
Un bacio che sa di paura?
Mi libera le braccia.
Lo stringo forte.

Fa forza sulle mie gambe, le intreccio sulla sua vita.

Mi porta in bagno, non abbiamo staccato un attimo le nostre labbra.

Apre l'acqua della doccia, non aspetta che diventi calda, siamo entrambi sotto il getto.
Siamo ancora vestiti, ma i nostri corpi sono già caldi.
In un attimo siamo nudi, occhi negli occhi, mentre le mani toccano avide i nostri corpi.

Il mio corpo è schiacciato sulle piastrelle, mentre mi ricopre con il suo. Il suo pene è dentro di me, spinge forte, infondo, si sentono solo i nostri ansimi, sotto lo scrocchio dell'acqua.

Tira i miei capelli indietro, per avere accesso al mio collo.
La sua lingua lecca la mia pelle, mentre io divento come creta fra le sue mani.
Il piacere esplode, facendomi urlare il suo nome, mi raggiunge anche lui poco dopo.

<Tornerò>.

Una lacrima bagna il mio viso.

<Tornerai>.

Una ragione per ricominciare Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu