Dio ha un nome

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Just do it.

I giorni sono passati in fretta, e ho cercato di godermi al meglio questo ultime giornate di vacanza, prima dell'inizio della scuola.

Sono andata con Elizabeth e Jace a vedere l'alba ed è stato bellissimo, inoltre abbiamo parlato molto, cosa che non facevamo da tanto tempo in quanto Jace va ogni estate ad Amsterdam, sua città natale, e Elizabeth....beh Elizabeth è sempre in giro ad intraprendere qualche storia....non che mi dispiaccia, alla fine lei si diverte e non fa del male a nessuno, anche se non nego che ogni tanto vorrei passare più tempo con lei, come quando eravamo più piccole, ma non posso lamentarmi, si cresce e si cambiano gli interessi.

A volte penso a quanto sia forte la nostra amicizia, ci siamo conosciuti quando avevamo 7 anni, in prima elementare.
Per me ci sono sempre stati e subito dopo la morte di mia madre sono stati l'ancora che non mi ha fatto cadere nell'oblio e seppur io non sia una persona riconoscente, non gliene sarò mai abbastanza grata.

Mi alzo tirando 3 peccati: uno a chi ha inventato la scuola, un altro alla mia prof. Di chimica che mi odia e un ultimo...boh l'ultimo così, per dare un senso ai primi due.

Faccio colazione con il mio classico e amato cappuccino, mentre penso a quanto desideri che quest'anno si concluda in fretta.
Gli anni del liceo, se non per Jace ed Elizabeth, sono stati così noiosi.

Torno in camera per prepararmi e penso a quanto la gente ci tenga a vestirsi bene il primo giorno se poi tutti gli altri verrebbe a scuola col pigiama.

Infilo i miei amati pantaloni militari abbinandoli ad uno semplice t-shirt nera che infilo dentro quest'ultimi.

Lascio i capelli rossi e mossi, morbidi sulle spalle, e per non evidenziare ancor di più la mia pelle bianca latte, metto un po' di fondotinta e mascara.

Sono una ragazza acqua e sapone io.

Arrivata a scuola alcune persone mi fanno dei cenni di saluto che ricambio noiosamente.

Mi alzo sulle punte per intravedere i miei amici, ma dato che sono alta un metro e una mela non ci riesco.

Con non so quale grazia del signore riesco a raggiungere Elizabeth e Jace. Abbraccio entrambi e ci avviamo dentro l'inferno.

La prima ora è, guarda caso, con l'amabile signora Rox, prof. Di chimica, che poi che cazzo di cognome è Rox??

-Ragazzi bentornati, spero abbiate passato delle buone vacanze e che abbiate svolto i compiti- un vociferio  parte nella classe alla parola "compiti", che io ho fatto solo in parte. L'ora passa molto lentamente, tra le varie urla della prof. E una volta  finita l'ora, evaporo dalla classe.

Mi dirigo verso l'armadietto tirando fuori il cellulare per guardare le notifiche. E come un dejavù (si scrive così?) vado a sbattere contro una roccia che scopro poi essere i pettorali di un ragazzo: quello contro cui ho sbattuto in libreria.

Ti prego vienimi sempre addosso.

-Piccola stai per caso cercando di rincontrarmi? Se vuoi basta chiedere, non mi dispiacerebbe mica- ammicca un occhiolino ghignando.

Intuisco il suo carattere egocentrico dalla battuta squallida e sbuffando me ne vado, ignorandolo.

-Sai, le altre ragazze si sarebbero fermate-
Mi giro verso di lui e noto un ghigno sul suo volto, stranamente.

-Hai detto bene, le altre, io nn sono come le altre-
il ghigno sul suo volto persiste, ma non gli viene una paralisi facciale a forza di stare così?!

-Dite tutte così-

Mi sfidi bel faccino? Perfetto, che la guerra abbia inizio.
~~~~~~
A pranzo mi incontro con i miei due amici che mi iniziano a raccontare della loro mattinata, ma la mia attenzione va a farsi fottere quando fa la sua entrata in scena, Shawn Smith, ragazzo più Figo della scuola.

Le lunghe gambe sono fasciate da dei jeans neri e sopra ha una maglietta bianca molto aderente che lascia spazio all'immaginazione.

Più volte ho fatto strane fantasie su di lui, questo non lo nego. Dicono che però sia il solito ragazzo da una notte sola, prendi e lascia, il classico donnaiolo.

-Ma quello che ha inventato l'orologio, come faceva a sapere che ore fossero?- domanda Elizabeth corrugando la fronte.

-Elizabeth ma che cazzo di domande sono?- ribatte divertito il mio amico.

-Ehi non prenderla in giro, si pone dei problemi sulla vita che portano l'essere a pensare che...-

-Ok ok basta.-


Sono appena tornata a casa, e regna il silenzio, come sempre. Quanto mi piacerebbe che mio padre stesse di più con me, ma il suo lavoro gli occupa molto tempo, essendo uno dei medici più importanti e bravi.

Butto lo zaino in una parte indefinita della stanza e vado a prepararmi un panino.
Prendo il telefono e trovo diverse notifiche sul gruppo della classe ed una da mia zia...mia zia?? Ma mi scrive solo a Natale, cosa è successo?

Zia Armanda:
Ciao tesoro di zia,  venerdì è il compleanno di John e daremo una grande festa a casa, tu e tuo padre ci siete?

Mi spaventa il termine "grande festa", mia zia e suo marito sono molto ricchi e già per loro una "piccola festa", sono 200 persone, non oso immaginare quante ce ne saranno questa volta, ma voglio comunque vedere il mio cugino preferito.

A Zia Armanda:
Certo, di a John che ci siamo😘

Invio un messaggio a mio padre avvisandolo e data l'assenza di compiti decido di uscire a fare un giro. Prendo la macchina, dirigendomi al Central Park, è assolutamente il mio posto felice. Ricordo bene quanto adorassi andarci con mia madre e come mi rilassassi davanti al piccolo lago.

Ahhh I ricordi.

Arrivo dopo 10 minuti, non è molto distante da casa mia, decisa a godermi una tra le poche zone verdi di New York.

Vado verso il famoso Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir e mi distendo sull'erba ad osservarlo.

È ancora caldo, essendo settembre, ma ben presto non lo sarà più e quindi cerco di godermi il più possibile questi periodi.

-Ma guarda, guarda chi si vede!!-

Mi giro scovando la figura del ragazzo dagli occhi smeraldo che brillano sotto la luce del sole.

-Mi segui per caso?- sputo acida
-Potrei farti la stessa domanda, piccola-
-La smetti di chiamarmi piccola??-
-Non posso farci niente se hai le sembianze di una bambina di 11 anni- e un solito ghigno contare sulla sua faccia.

-Beh, non mi sono presentato, piacere Aiden- mi porge la mano ed io insicura ricambio -piacere, Madison-

                           ~~~~~
Ciao ragazzi?

Cosa pensate così a primo impatto di Aiden?

Kiss 💋

Live me without fearOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz