Tu, figliola, sei nata con i poteri di discendenza reale e con i poteri dalla fata Amantide; Amantide era una fata sirena molto speciale, morta per mano di tua madre. Era una creatura magica che deteneva i "Poteri del Sigillo", ovvero il potere di uccidere le creature maligne degli abissi, anche se immortali, e di relegarle in uno scrigno magico ben sigillato. Averla nel nostro regno era un grande privilegio.

Amantide era giovane, misteriosa e ancora inconsapevole della sua potenza. Gironzolava sempre per il regno con indosso abiti scuri e tetri. Era silenziosa e riservata, ma non mancava di sorridere alle creature più deboli. Al posto della tipica coda di pesce aveva due gambe perfette e possedeva delle eleganti ali nere con striate di bianco, e dello stesso colore erano anche i suoi lunghi capelli. Si tratteneva per ore a osservare le altre creature magiche. Aveva l'aria di voler imparare al più presto l'uso della magia. Questo mi portò a pensare che la fata avesse bisogno di un addestramento adeguato. Orchidea si offrì di condurla personalmente da un vecchio saggio che l'avrebbe aiutata a sviluppare al meglio i propri poteri. Io acconsentii e Orchidea fu libera di agire. Tese una trappola alla giovane Amantide, facendola torturare e uccidere. Tua madre fu spietata."

Lo interrompo, sono sempre più scettica.
"Re Nathan, possibile che lei non si sia accorto di nulla?"

"Assolutamente no! Purtroppo, ero così innamorato di Orchidea da fidarmi ciecamente di lei. L'amore mi rendeva debole. Non credo che riuscirò mai a perdonarmi questa debolezza e mai lascerò che un'altra donna mi renda cieco. Amantide fu una grande perdita per il regno di Thot e per tutti gli abissi. Era l'unica creatura ad avere quei poteri speciali, ecco perché Orchidea la temeva. Ma il potenziale di Amantide non andò perso. Benché tu fossi ancora nel grembo di tua madre, la fata riuscì a trovare il modo per trasferirti i suoi poteri. Questo mi venne rivelato dalla strega Bianca dopo la tua nascita. Tra poco ti parlerò anche di lei." Il Re fa una breve pausa per raccogliere le idee e resto ad aspettarlo con pazienza.

"Kira, mi dispiace dirti queste cose, ma la verità è che tua madre è sempre stata cattiva e io sono stato il primo a cadere nella sua trappola. Orchidea era bella e ammaliante. Mi soggiogò al punto da perdonarle comportamenti anche molto gravi. Come quella volta in cui cercò di avvelenarmi. Questo è accaduto poco prima che tu compissi un anno, quando lei era incinta del mio secondogenito, tuo fratello. Mi implorò di perdonarla sostenendo che la gravidanza le faceva agire in modo strano."

"Fratello?" sussurro, "mi scusi, ma mi sta dicendo che lei è stato avvelenato ma non è morto? Questa cosa non ha molto senso, non trova?"

"Ti accorgerai che questo mondo fantastico è molto più sensato di quello degli umani e, non temere, risponderò a tutte le tue domande. Kira, tu hai davvero un fratello. Lui è il mio secondogenito e si chiama Adam. Vive con Orchidea e tra poco ti dirò anche perché devi stargli lontano. Anche la storia del veleno è vera. Orchidea mi ha avvelenato ma non sono morto perché sono un reale purosangue e, in quanto tale, sono un immortale. Il veleno avrebbe potuto uccidermi solo se fossi stato un mezzo sangue, ovvero se avessi avuto un solo genitore di stirpe reale. Probabilmente la strega che ha ceduto il veleno a Orchidea non era bene informata." Sorride.

"Immortale? Allora, anch'io sarei immortale?" Sono sempre più incredula.

"Sì, tu sei un'immortale e come tutti i reali purosangue sei vulnerabile solo al cristallo di quarzo. Però devi sapere ancora altro. La situazione tra me e Orchidea peggiorò poco prima che tu compissi un anno. In quei giorni i miei validi consiglieri iniziarono ad avere sospetti sulla lealtà di Orchidea. Mi parlavano di continuo dell'albero genealogico di tua madre e secondo loro c'era qualcosa che non quadrava. Arrivarono a sostenere che Orchidea avesse origini maligne, che fosse figlia di una coppia di reali provenienti dagli inferi. Non gli credetti. Ero troppo innamorato di lei.

Dark Star                                               IL POTERE DELLE ORIGINIOù les histoires vivent. Découvrez maintenant