Capitolo 11

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Ero ancora seduta sul divano di Asano. Lui si era allontanato per lavare i vestiti.

Ad un tratto lo vidi rientrare nella stanza con dei vestiti.

Asano: -mettiti questi. Sono miei , dato che portiamo la stessa taglia dovrebbero starti- disse porgendomi gli abiti.

Io mi allungai verso essi e li presi , poggiandoli poi sulle mie ginocchia.

Io: -grazie Asano- sorrisi.

Iniziai a vestirmi e quando finalmente finii , Asano si sedette vicino a me. Avvolgendomi un braccio attorno alle spalle e baciandomi la testa.

Io poggiai il capo sul suo petto.

Io: -Asano , tu.... mi ami?- chiesi improvvisamente.

Lui sorrise e prese ad accarezzarmi i capelli e a stringermi di più.

Asano: -certo piccola. Io ti amo e ti amerò per sempre-

Io lo abbracciai.
Asano era speciale e non meritava una sciocca come me che si approfittava di lui per divertirsi.
Lui meritava qualcuno che lo amasse davvero...
Dovevo imparare cosa voleva dire davvero "amare".
Dovevo farlo per Asano.... ma come?

Asano: -perchè quella domanda improvvisa?-

Io: -così- risposi alzando le spalle.

*din don*

Asano: -saranno i tuoi genitori... si è fatto tardi-

Io mi alzai dal divano e radunai le mie cose.

Io: -hai ragione , è tardi. Io vado-

Una mano mi trattenne per il braccio sullo stipite della porta.

Asano: -ci vediamo , amore (wtf?!)- mi salutò prima di baciarmi.

Finito il bacio mi avviai alla porta. Salutai i miei genitori e salii in macchina.

Guardai fuori dal finestrino e sospirai.

"Amore.... cosa vuol dire "amore"?" Mi chiesi.

Nessuno sapeva cosa volesse dire.
L' amore era quella cosa che può distruggerti o farti gioire anche solo con un soffio di vento.
L' amore erano le farfalle nello stomaco.
L' amore era avere qualcuno a cui pensare senza che lui pensasse a te.
L' amore era quel momento in cui ti sentivi protetta stando anche solo accanto alla persona che amavi.
L' amore era inspiegabile.

Ma io provavo tutte quelle emozioni assieme ad Asano? No.
Ma dovevo imparare a provarle.

"Devo farlo per Asano" mi convinsi.

Ad un tratto la voce dolce di mia madre mi riportò sulla terra.

Mamma: -ti sei divertita con Asano? Hai fatto la brava?-

Io , nel ripensare a quel pomeriggio , arrossii lievemente.

Io: -s-sì , mamma- risposi imbarazzata.

Arrivammo a casa ed io subito mi fiondai in camera.
Posai le mie cose e mi sedetti sul filo del letto , sfiorando con i palmi le lenzuola ancora sporche di sangue.

Scesi di sotto e , dalla libreria in salotto , presi svariati romanzi rosa appartenenti a mia madre.

Salii nuovamente in camera mia e mi sdragliai sul letto , leggendo tutti quegli stupidi libri.

Quello era già il secondo libro e ancora non avevo imparato nulla sull'amore.
Ancora non sapevo cosa fosse. E la cosa mi dava fastidio.
Presi il computer e iniziai a guardare svariate soap e per poco non mi addormentai.
Cercai risposte anche nelle canzoni , ma nulla , ancora non sapevo niente.

Insegnami Ad Amare {KarmaxReader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora