Caffé

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Si era alzato presto quel mattino. Aveva voglia di andare a correre, per scaricare i pensieri, per non pensare sempre al lavoro. Sì era atletico, si teneva in forma, praticava anche Krav Maga, non a livello agonistico, ma era il più bravo della sua palestra. Andò a correre sulla riva del mare, dove le onde scaricavano tutta la loro rabbia in modo così dolce che sembravano quasi accarezzare la sabbia su cui si estinguevano. Vide un anziano che portava a spasso il suo cane. Quest'uomo, quando gli passò affianco lo osservò. Il suo sguardo gli metteva molta ansia. Una tale angoscia lo assalì, tanto che non vedeva l'ora di allontanarsi dall'individuo. Una volta lontano osservò l'alba. Sì era molto presto, precisamente le cinque e un quarto del mattino. Quella visione gli trasmetteva molta pace. Lo rilassava. Si diede un momento per riposarsi e si sedette su uno dei lettini da spiaggia del bagno in cui era arrivato. Era Luglio, per questo i lettini erano lì. Era arrivato al bagno 66. Aveva fatto abbastanza strada. Partito dal bagno 35 e arrivato di corsa al 66. Si sentiva orgoglioso. Senza mai fermarsi. Senza pensare alla fatica. La visione della spiaggia, dell'alba e di tutto ciò che lo circondava, lo avevano portato altrove, lontano dal mondo, non esisteva più niente per lui. L'unica cosa che aveva turbato il suo animo era stato quel vecchio. Ripenso ad egli e si ricordò di un particolare: quel signore era nell'acqua bassa con le scarpe e nemmeno con i pantaloni arrotolati, mentre il cane girava libero. Magari avrà avuto qualche problema. Purtroppo si sa, con il  passare dell'età si peggiora. Ma non diede peso al pensiero dell'uomo e si riavviò verso casa.

"Amore! Sei tornato? Com'è andata?"

"Oh, benissimo! Mi vado a fare la doccia, tu intanto potresti preparare il caffè? Io arrivo subito."

"Certo!"

Lei aveva una voce angelica, Michael sarebbe stato ore ed ore ad ascoltarla. Era felice non appena ne udiva il suono. Allie aveva anche un sorriso splendido e dei capelli lunghi e castani che parevano seta al tatto.

"Michael, va tutto bene?"

"Certo! ... Solo un po' turbato."

"Perché?"

 "Mentre correvo uno strano anziano mi ha guardato e in quel momento mi è salita una grande ansia. Non so il perché, ma ciò mi ha dato molto fastidio."

"Ahh tranquillo avrai fatto solo un po' di fatica e ti sarai sentito stanco in quel momento. Ora bevi il caffè, ti farà sentire meglio!"

Effettivamente quel caffè lo fece sentire molto meglio. Era un semplice caffè come un altro, ma per lui era speciale. Era preparato dalla donna che amava.

C'era un legame molto forte tra loro. L'uno viveva per l'altra. Da quando si erano conosciuti in quel bar avevano iniziato ad essere una cosa sola. Da subito capirono che avevano bisogno l'uno dell'altro.

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⏰ Last updated: Jan 05, 2018 ⏰

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Mille anime per leiWhere stories live. Discover now