5 - Un incontro inaspettato

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Questa mattina andando a fare colazione trovo Nicoale, Drogo e la piccola che sorride amando stare a centro dell'attenzione

«Spero ti piaccia la scuola.» esclama Nicoale, guardando con tenerezza la piccola

«Non scordarti di dirci tutto quando torni a casa...»

«Promesso!»

«Se non ti piace ti troveremo una scuola migliore...» interviene Drogo.

«No, so già che questa sarà fantastica!»

«Oppure ti terremo a casa e ti prenderemo un tutore deficiente!» continua, con Lorie che fa il muso alla sua affermazione

Non riuscirò a farmi degli amici se resto a casa!»

«Li affitteremo!»

Come fà a parlare in questo modo a sua sorella, wow

«Non c'è alcun motivo per cui le cose debbano andare male.» cerco di rimediare «Se farai la brava ti farai un sacco di amici!»

«Sono sempre brava!»

«Ma non ascoltarla!» esclama Drogo, poggiando il braccio sullo schienale della sedia di Lorie e strizzandole l'occhio «Si vede ad occhio nudo che non sa cosa sia la popolarità!»

Ma che imbecille! Che problema ha con me?!

«E tu, ovviamente, non sai cosa sia la gentilezza.» rispondo, perché non posso restarmene zitta.

«Oh... la cosina si è offesa...»

«Va bene... Calmiamoci...» interviene Nicoale, vedendomi sul punto di esplodere.

«È quasi ora...» esclamo, rilassandomi, rivolgendomi a Lorie «Dovresti andare a mettere il cappotto.»

«Non ancora!» replica lei, accigliandosi.

«Vai a mettere il cappotto.» ripete Nicoale, alzandosi da tavola.

«Okay!» salta giù dalla sedia, per poi correre nella stanza.

Io non credo ai miei occhi!

Rimango sulla soglia finché tutti e tre non lasciano la villa e, dopo che se ne sono andati, comincio a sparecchiare il tavolo e, finalmente, apprezzo la calma che regna nella casa.

Rientro nella mia stanza, come mi avvicino alla finestra vedo una bellissima civetta bianca,

Sono sorpresa di vedere un animale notturno girovagare di giorno, ma non la smetto di guardarla e bellissima e mi rilassa tanto, allungo la mano per accarezzarla stranamente me lo permette, dopo un pò se ne va

Ho la sensazione di incontrala presto

Non avendo nulla da fare inizio a preparare la borse e la divisa scolastica per domani che sarà il mio primo giorno ufficiale all'univerisità.

La divida e così carina sembro quelle scolarette giapponesi

Vengo improvvisamente interrotta da uno strano rumore proveniente dal corridoio. Dato che ero convinta di essere sola, mi spavento e tendo l'orecchio, ma non sento più nulla. Non so cosa possa essere, ma la mia curiosità ha il sopravvento, così cammino con circospezione fino alla fine del corridoio. Mi fermo di fronte aduna porta misteriosa e, trattenendo il fiato, giro la maniglia e la apro. Mi ritrovo davanti una ripida scalinata che conduce in un ambiente angusto e buio... non riesco a vedere niente!

Cerco di capire cosa c'è la sotto, ma quando sento qualcuno afferrarmi da dietro mi giro e urlo dallo spavento

Pensavo di essere sola, cavolo

Era Drogo,

«Ti sei tanto spaventata piccola ficcanaso» dice, mettendomi la mano sul petto per sentire il cuore che pulsava

« Falso, ho sentito un rumore provenire dalla porta»

«Quindi hai pensato di curiosare senza alcun problema»

«Bhe... hai qualcosa da nascondere?» domando sfidandolo

 hai qualcosa da nascondere?» domando sfidandolo

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Lui non risponde. Passa le sue dita lungo la mia schiena e, invece di spingermi, mi tira più vicina, lo guardo dritto negli occhi per capire cosa vuole da me. Adoro stare vicina a lui cosi ha un buon odore, vorrei baciarlo mi basterebbe mettermi solo sulle punte dei piedi per quanto stiamo vicini. Apro la bocca per dire qualcosa e per non farmi parlare mi stringe la presa intorno alla schiena.

«Risolvi sempre così le questioni? » dico,divertita

Con un sorriso sulla faccia prima che potesse dire qualcosa però sentiamo qualcuno salire le scale e lui si allontana da me

«Questa scala è pericolosa! È stata interdetta molto tempo fa!» esclama Nicoale, una volta averci raggiunto.

«Rilassati, non è scesa.» risponde Drogo «Sono arrivato prima...»

«Io... Io non sapevo fosse proibito... Mi dispiace.»

«Non preoccupartene.» replica Nicoale, addolcito immediatamente dalla mia espressione dispiaciuta «La responsabilità è mia, perché ho dimenticato di dirtelo. Comunque non c'è nulla di sotto, ma la scala è pericolosa e non voglio che tu cada e ti rompa il collo

Is It Love-Drogo.Non avrei mai pensavo alla mia vita come le storie di un libroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora