2.2

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Il giorno seguente, a scuola, Mena entrò in classe leggermente in ritardo.

Posò lo zaino vicino al banco di Alena, la quale stava aprendo l'astuccio.

"Lena, non indovinerai mai cosa è successo"

Alena sapeva benissimo l'accaduto.

"Cosa è successo di così importante?"

"Hai presente chi è Michael Roov, vero?"

Oh, certo.

"Sì, vagamente"

"Bene, ieri sera mi ha messo like su instagram!"

Chissà cosa sarebbe successo quel giorno, pensava Alena.

"È fantastico, Mena"

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La lezione finì e Alena uscì dalla classe con lo zaino appeso ad una spalla e alcuni libri in mano.

Nei corridoi incontrò lo sguardo furbo di Michael.

Distolse subito gli occhi, arrossendo.

Il cuore le saltava fuori dal petto.

Le gambe le tremavano parecchio.

Si strinse nella sua felpa bordeaux quando un brivido le passò lungo la schiena.

Con la coda dell'occhio vide che il ragazzo si stava avvicinando verso di lei e senza farselo ripetere due volte entrò in un'altra aula, scivolando sulla sedia.

Mena era dietro di lei e venne bloccata dal biondo che le prese una mano.

La ragazza, seppure stranita, lo guardava.

Michael le tirò la manica del maglione sopra il gomito.

Il polso di Mena era percorso da vene verdastre che strisciavano sotto la pelle.

Nient'altro.

Nessun tatuaggio.

Stellina non era Mena.

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