Beauty day

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-Vieni in bagno,devo disinfettarti bene-
Mi disse dolcemente prendendomi per mano.
Mi sedetti sul comodino e lui mi alzò la manica scoprendo la benda bagnata del mio sangue.
Iniziò a tirarla via e quando scoprì i tagli emise un verso di disapprovazione.
-Scusa- dissi,abbassando la testa mentre lui iniziava a disinfettare.
-Ehi,non è colpa tua,sono io che ho creato tutto questo casino e mi dispiace così tanto,ma non riuscivo a sopportare l'idea che un ragazzo di giri intorno.-
Disse fasciandomi il braccio.
-Il mio gelosone- ridacchiai.
-Se non lo fossi sarebbe peggio...insomma pensa se tutti ci provassero con te,e tu viceversa e io me ne fregherei. Vorrebbe dire che non provo nulla per te,mentre in questo modo io ti dimostro anche quanto ti amo,e quanto tu sia importante e vitale per me.- abbassò la testa,poi la alzò di scatto -pecchè io ti amo tatto tatto,ma tatto tatto plicilla- disse come un bambino piccolo facendomi ridere e a sua volta rise pure lui.
-Sei un bambino- risi.
-Un bambino innamorato però- e mi baciò dolcemente.
-Quindi tutto come prima?- domandai
-Tutto come prima.- affermo.
Mi baciò e io scesi dal comodino andando verso la vasca.
-Chiudi gli occhi- gli sussurrai all'orecchio sensualmente.
-Quando te lo dirò io li aprirai,capito?-
Annuì.
Facendo piano presi il soffione e glielo puntai in faccia.
-Ora!- e lui gli aprì,ma prima che si accorgesse di tutto,gli spruzzai tutta l'acqua addosso.
Poi lui riuscì a prendermela e a spruzzarla addosso pure a me,e da lì iniziò una guerra,che ovviamente lui vinse,cadendo sopra di me per terra.
-Ora? Come la mettiamo,nanetta?- mi chiese a due centimetri dalle mie labbra.
-La mettiamo che tu cucini perché ho fame- risposi.
-Cosa? Io non cucino- disse alzandosi.
-Invece si!- feci la linguaccia.
-No! Non se ne parla nemmeno!- rise.
-Allora non si mangia- lo stuzzicai
Mi guardò. Lo guardai. Continuò a guardami. Continuai a guardarlo.
Alzai un sopracciglio.
-Okay okay! Cucino io!- disse alzando le mani in segno di resa.
-Perfetto!-
-Non voglio che la leonessa si arrabbi- sussurrò pensando che non l'avessi sentito.
Gli andai vicino furtivamente e poi gli urlai all'orecchio,facendogli cadere l'acqua a terra.
-Leonessa a chi?- gli chiesi divertita.
-Come faccio a sopportarti?- alzò gli occhi al cielo.
-Perché mi ami lalalala- corsi su per le scale -e pulisci tu per terra!- gli urlai da sopra.
-Ma si tranquilla! Tanto sono io che mi spacco la schiena!- urlò a sua volta per farsi sentire.
-Mica muori!- risi -pensa che ogni giorno noi donne dobbiamo spaccarci la schiena!- continuai a ridere -ah già,tu sei una donna- sussurrai non sapendo che lui mi sentì. Due braccia mi circondarono la vita.
-Credo di averti già dimostrato più volte che io non sono una donna... vuoi che te lo dimostri un'altra volta?- mi mormorò all'orecchio e poi mi morse il lobo.
-Beh,non sarebbe male,ma sai,ora ho fame e ho bisogno assolutamente di mangiare- dissi girandomi verso di lui.
-Certo,così dopo avrai abbastanza energie per far mangiare me- si morse il labbro.
-Mh,si,può darsi.- feci spallucce
Ci baciammo ma dopo io mi staccai.
-Ho fameee!- corsi giù dalle scale e sul tavolo una omelette al formaggio e prosciutto tagliata a cuore,e gli altri pezzi Messi intorno al piatto come decorazione.
Sorrisi. Era davvero dolce.
-Ehm si... ho fatto quello che ho potuto- disse imbarazzato.
-Va benissimo così,è perfetto.- sorrisi e lo baciai a stampo.

Dangerous Love; Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora