Capitolo 3 Ritrovarsi

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Capitolo 3
Ritrovarsi?


Hermione era appena giunta insieme a Vega davanti a Malfoy Manor. La donna si era svegliata molto presto quella domenica, e non riuscendo ad aspettare oltre per togliersi il peso di quel segreto dal cuore, aveva trascinato la figlia davanti alla residenza di Draco di prima mattina.
Quando suonò il campanello l'indole timida della bambina prese il sopravvento e Vega si nascose dietro le gambe della madre.
Inaspettatamente fu Draco ad aprire la porta. «Draco, come mai apri tu la porta?» Chiese la donna imbarazzata quando se lo trovò davanti.
«Oggi è il giorno libero di Kart e la babysitter ha chiamato per dire che ha l'influenza.» Disse il biondo. «Vieni, entra pure. Scusa per l'abbigliamento sportivo ma mi sono svegliato da poco.» Aggiunse scostandosi per farla entrare.
«Tranquillo, non mi formalizzo e poi la tuta ti dona. Scusami invece tu per essere piombata qui a quest'ora. Non sono venuta da sola comunque... Ti presento mia figlia Vega.» Sussurrò la donna incerta, mostrando la bambina che si era nascosta dietro le sue gambe.
Draco rimase immobile alcuni istanti, shoccato dalla notizia appena appresa. Guardò prima Hermione, che con il suo sguardo sembrava volesse chiedergli scusa per quella bugia, poi la piccola che aveva di fronte. La bambina aveva i capelli biondo chiari, della stessa tonalità di quelli di Draco e di Altair e due occhi di un colore simile al mare del nord in tempesta. Se anche Hermione non gli avesse detto che portava il nome di una stella, il biondo avrebbe capito all'istante che quella bambina era sua figlia.
Lentamente Draco si inginocchiò davanti alla piccola, in modo da poterla guardare negli occhi. «Piacere di conoscerti Vega, io sono...» Disse bloccandosi prima di terminare la frase. L'unica cosa che avrebbe voluto dire in quel momento era proprio quella di cui non poteva parlare. «Io sono Draco.»
La bambina si illuminò quando sentì il suo nome. «Porti anche tu il nome di una stella!»
«Veramente di una costellazione.» La corresse la madre.
«Quanto sei puntigliosa mamma!» Esclamò la bambina, girandosi verso Hermione e facendole un'adorabile linguaccia.
«Ti piacciono i nomi legati all'astronomia?» Chiese l'uomo incantato da quel gesto spontaneo.
«Molto.» Rispose Vega, tornando a concentrarsi sul padrone di casa.
«Anche ad Altair. Sono sicuro che andrete d'accordo. Vorresti conoscerlo?»
«Tuo figlio si chiama Altair?» Domandò la bambina, piena di ammirazione. «Mamma hai sentito? Suo figlio si chiama Altair.» Ripeté la bimba saltellando e prendendo la manica di Hermione.
Draco la guardò perplesso, senza però chiedere spiegazioni.
«È ossessionata dalla leggenda legata ai nomi delle due stelle. Tutte le sere vuole che le racconti la storia e penso che segretamente veda l'Altair della leggenda come una sorta di principe azzurro.» Sussurrò Hermione all'orecchio di Draco.
Il biondo ridacchiò. «Vieni Vega, ti presento mio figlio.» Disse poi prendendo per mano la bambina e conducendola fino alla camera del bimbo.
La riccia, pochi passi dietro, osservava quei gesti con nostalgia. Quella sarebbe potuta essere la loro vita se il destino non avesse deciso diversamente.
Altair si emozionò tanto quanto Vega quando il padre le presentò la loro piccola ospite. «Lo sapevi che la tua mamma aiuta Babbo Natale a decidere chi mettere nella lista dei buoni?» Mormorò il bambino alla nuova amica.
«No, non lo sapevo ma se è lei a decidere chi merita il carbone penso che quest'anno riceverò solo quello.» Rispose Vega sconfortata. «Sai sono un po' disordinata e lei mi rimprovera spesso per questo.»
Draco, che stava ascoltando il dialogo tra i figli, decise di intervenire: «Tua madre non è l'unica che ha contatti "nelle alte sfere del Polo Nord". Metterò una buona parola per te.»
«Papà, ma se conosci anche tu Babbo Natale la buona parola la potresti mettere anche per me.» Esclamò il bambino mettendo il broncio.
Draco ed Hermione, vedendo quell'adorabile visetto contrito, non riuscirono a trattenere le risa.
Vedendo che i due bambini avevano una buona intesa decisero di lasciarli soli e scendere in salotto per poter parlare da soli.

Unexpected Christmas Gift - DramioneWhere stories live. Discover now