capitolo 21.

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-Secondo te dormono ancora?- Domandò qualcuno.

-Io credo di sì...- Disse una voce femminile.

-Avranno scopato ieri sera?- Rise un altro.

-No, non credo... Io non ho sentito nessun rumore strano.- Disse la stessa voce femminile.

-Dai lasciamoli stare, sono così belli.-

Non capivo molto, ero ancora mezz'addormentata e a malapena distinguevo le voci. Qualcosa si mosse proprio vicino a me e aprii leggermente gli occhi per capire di cosa si trattasse. Misi a fuoco soltanto una cosa: il viso di Cristiano praticamente attaccato al mio. Sperai con tutta me stessa che non si fosse accorto di nulla. Non volevo staccarmi, stavo così bene ed era così bello guardarlo dormire. Durante la notte, l'avevo sognato. Litigavamo e io con il viso rigato dalle lacrime gli pregavo di non andarsene. Non ricordo altro, solo che facemmo pace e che c'abbracciammo. Gli accarezzai i riccioli che gli ricadevano sulla fronte. Sembrava così rilassato, sarei rimasta volentieri tutta la giornata in quel letto con lui.
Ma non era possibile, Cristiano mi vedeva solo come un'amica e sarebbe stato meglio se mi fossi alzata prima che si fosse svegliato.

-Cristiano...- Lo chiamai per vedere s'era sveglio.

Non disse nulla, rimase immobile a dormire. Ero incantata dalla sua bellezza, non riuscivo a credere di trovarmi così vicina a lui. Senza nemmeno pensarci gli lasciai un leggero bacio sull'angolo della bocca. Con il polpastrello del mio indice gli sfiorai le labbra leggermente schiuse. In quel momento realizzai che le voci che mi avevano svegliata erano quelle di Sarah e Gareth. Avevano visto me e Cristiano dormire abbracciati e mi venne il mal di testa al solo pensiero di dover spiegare che non era successo nulla. Mi feci coraggio e cercai di alzarmi dal letto senza svegliarlo. Infilai la vestaglia, rimasi appoggiata al muro per un po', guardandolo dormire. Il suo fisico perfettamente scolpito era a dir poco incantevole, mancava poco e mi sarebbe uscita la bava alla bocca. Quella schiena perfetta, quei glutei fasciati solo da un boxer firmato, ovviamente, CR7. Il suo profumo... Ogni volta che lo sentivo, un brivido percorreva la mia schiena.

-Mercedes dove sei?- Mugugnò allungando la mano lungo il mio cuscino.

-Sono qui, vicino la porta.- Gli dissi.

Sorrisi quando lo vidi sbadigliare. Aprì gli occhi e li stropicciò prima di girarsi verso di me. Incurvò le labbra sorridendomi.

-Dai vieni qui.- Disse battendo la mano sulla mia parte di letto.

-Cristiano dobbiamo andare, non posso rimettermi a dormire.- Gli spiegai.

-Che ore sono?- Domandò.

-Le sette e mezza.- Dissi guardando l'orario.

Effettivamente era un po' presto, avevamo ancora un tre ore abbondanti di tempo.

-Dai torna a dormire, che poi stasera alle dieci hai già sonno.- Rise.

-No dai vado a mangiare qualcosa.- Dissi seria.

-Nemmeno se ti abbraccio resti qui?- Domandò aprendo le braccia.

Mi gettai a peso morto tra le sue braccia, facendolo gemere per il dolore. Non ci pensai nemmeno a cosa sarebbe successo, ma in quel momento volevo restare abbracciata a lui.

-Ti ho fatto male?- Risi stendendomi sul materasso.

-Ma no, che dici... Ho solo sentito le mie costole schiacciarsi tutte assieme.- Si lamentò.

Risi sonoramente spingendogli la spalla. All'inizio ci demmo solo piccole spinte che si trasformarono in una vera e propria battaglia di cuscini.

-Stavolta ti atterro!- Esclamai lanciandogli il cuscino.

-Non credo proprio!- Disse Cristiano schivando il mio colpo.

Dopo aver ricevuto un colpo proprio dietro la schiena, lo colpii in piena faccia facendolo stendere sul letto a pancia in su.

-Oddio scusa non volevo farti male.- Dissi avvicinandomi a lui per vedere se gli avessi procurato graffi.

-Non è niente tranquilla...- Sorrise.

-Sei sicuro? Altrimenti dovrò portarti sulla coscienza e non mi va per niente.- Risi.

-Sì, solo una cosa... Potresti alzarti da... Insomma hai capito.- Mi guardò per poi rivolgere lo sguardo sempre più in basso, fino al suo inguine.

Ero a cavalcioni su di lui, proprio in quel punto e me ne stavo rendendo conto solo ora.

-Finito di procreare?- Domandò Sarah appoggiata alla porta.

Con uno scatto mi alzai da Cristiano e mi sedetti sul materasso.

-Non stavamo procreando.- Feci una smorfia.

-Come no, abbiamo sentito delle risatine strane provenire da qui, entro e trovo Cristiano in mutande con te che sei a cavalcioni sul suo cazzo.- Disse incrociando le braccia.

-Pensa ciò che vuoi, non stavamo facendo nulla di male.- Sbuffai.

-Vabbè, torno a dormire. Non fate rumore e tu non ingravidarmela.- Rise Sarah indicando Cristiano.

Se ne andò lasciando me e Cristiano da soli. Fino ad un attimo prima stavamo ridendo e scherzando ed ora nella stanza era calato un silenzio imbarazzante.

-Penso che andrò a farmi una doccia.- Dissi prendendo l'accappatoio appeso al muro.

-Non preoccuparti per prima, so che non l'hai fatto apposta.- Disse sorridendo.

Presi dei vestiti puliti e mi chiusi in bagno. Feci scorrere l'acqua aspettando che si riscaldasse un po' e m'infilai sotto la doccia. Non l'avevo fatto di proposito, certo. Anche se aveva provato a rassicurarmi dicendomi che non mi sarei dovuta preoccupare, mi sentivo lo stesso in imbarazzo e l'unica cosa che volevo fare era sotterrarmi sotto quintali di sabbia.

not just a memory.||Cristiano Ronaldo.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant