Toccare le stelle

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Giovanni- Toccare le stelle


Sto facendo i bagagli.

Appena Andrea se n'è andato dall'appartamento di Luca e Federico per parlare con Giorgio, io ho preso mio figlio e sono corso fino a casa mia, ho messo Guido nel box e ho iniziato a impacchettare la nostra roba.

Abbiamo sprecato dieci mesi.

Non sprecherò neanche un minuto in più dell'assolutamente necessario.

Come tutte le volte in cui ultimamente sono stato nervoso per qualcosa, ne sto parlando a Guido. A lui piace ascoltare la mia voce e ho scoperto che è più facile affrontare tutto ciò che mi passa in testa se posso effettivamente dirlo ad alta voce.

Ormai Guido saprà sicuramente tutto del mio lavoro e delle persone con cui lo faccio, di quanto lo detesto e, sfortunatamente, gli ho probabilmente dato anche un'impressione sbagliata di Andrea nelle ultime quattro settimane.

Anche se penso che non abbia preso troppo sul serio ciò che gli dicevo visto che probabilmente sentiva anche l'altra faccia della storia ogni volta che stava con lui.

-Sai, tesoro, quello che lo zio Andrea ha detto prima sul fatto che noi due vivremo di nuovo con lui? E' vero. Lo faremo e tu non hai idea di quanto papà ne sia felice. Così domani, quando lo zio Andrea e papà sposteranno nel suo appartamento tutte queste scatole con le tue cose e le poche scatole con le mie, tu starai con Federico e Luca, okay? Non fare il difficile e non lasciare che lo zio Federico ti porti in braccio tutto il giorno. Sta per avere un figlio e non dovrebbe portare niente-

Il pensiero di Federico mi fa fare una pausa per un po'. Ultimamente ero così preso dai miei problemi che non sono neanche riuscito ad essere veramente felice per il fatto che lui sia incinto.

Sapevo per quanto lo abbia sognato. Come amico sono stato un fallimento negli ultimi mesi, ma sono determinato a farmi scusare da lui.

-Già, sii bravo con lo zio Federico. Non solo perché sta per avere un bambino, ma anche...questa cosa tra me e lo zio Andrea non è così facile per lui. Ma sai, papà ama lo zio Pietro e io amo così tanto lo zio Andrea e lui ama me-

Non è come se Federico mi abbia dato delle difficoltà per me e Andrea insieme. Era così onestamente interessato, sembrava così felice per me... per noi... che mi ha fatto vedere che razza di amico grandioso sia. E' stato in quel momento che ho promesso a me stesso che anch'io avrei ricominciato ad essere un buon amico.

Appena la porta si è chiusa dietro di noi, quando mi ha portato nella nursery, Federico ha iniziato a strillare.

-Woooooow, Giova, te e Andrea? Non posso crederci! Quando è successo? Luca ha provato a dirmi cosa pensava stesse accadendo ma sembrava così strano. Allora com'è successo? Perché nessuno lo sapeva e perché ora sembri un disastro e perché...-

Il suo eccitamento mi ha stupito visto che non neanch'io avevo ancora capito bene ciò che era appena successo tra me e Andrea, quindi mi ci è voluto un po' per raccogliere i miei pensieri.

-Ehi, ehi. Fede...prendi un respiro profondo, siediti e stai calmo. Avrai un figlio iperattivo se continui a fare così-

-Raccontami Giova, oppure non mi calmerò e allora sarà colpa tua se avrò un figlio iperattivo!-

Non avevo idea di dove iniziare così ho semplicemente cominciato dall'inizio.

-Io e Andrea abbiamo iniziato circa un anno fa ormai. Abbiamo cominciato a provare dei sentimenti l'uno per l'altro quando ero incinto di cinque mesi-

Doveva essere solo una notte// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora