l'Allieva e... senza deviazioni

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Tuona, fa freddo.
Un brivido si riverbera lunga il mio corpo scuotendomi. Tiro su col naso incrociando poi le braccia all'altezza del petto.
Domani mi dimettono, sono guarito o almeno sono guarito del tutto dal punto di vista fisico, per quanto riguarda la memoria.. beh, una buona parte della mia vita, del mio passato sono tornati, il resto potrebbe tornare come potrebbe non tornare mai, o almeno così mi hanno detto.
La stanza si illumina per un istante, poi un altro tuono, i vetri vibrano appena. Sono seduto sul letto al buio e sto facendo un grandissimo sforzo per cercare di andare oltre quella nebbia che persiste dentro di me, ma più cerco di andare oltre e più la nebbia sembra infittirsi.
Oddio, non so cosa darei per ricordare!
_____

Il giorno seguente, una canzone degli U2 mi sveglia quasi di soprassalto, Bernardo si volta e con aria contrita si scusa, lascio ricadere la testa sul cuscino per poi chiudere gli occhi per un istante.
"Grazie per essere rimasto con me stanotte." dico.
Lui si volta sistemandosi alla meglio pantaloni, camicia e giacca.
"L'ho fatto volentieri.. anche se non immaginavo che la serata potesse concludersi in quel modo!"

"Scusami se ti ho angosciato con i miei problemi, tu magari volevi solo bere e stare un po' tranquillo..."
"No, sono stato bene invece."
"Bugiardo."
Sorride, mi si siede accanto e mi prende le mani "Lo sai, su di me puoi sempre contare! Ti sono e ti sarò sempre vicino. Come tu mi vuoi.. amico, o di più. Non voglio fare nulla che tu non voglia!"
Un tuono mi fa sobbalzare e mi porta ancora più vicina a lui, ormai i nostri volti sono a una spanna l'uno dall'altra...

"Già." commento solo "Bernardo, ascolta però io.."
"No, tranquilla, faremo finta che quel bacio non ci sia mai stato." mi dice sedendosi accanto a me sul letto, mi metto a sedere e annuisco "So che non ce lo siamo dati per amore, ma per un sentimento rimasto lì, sepolto fra i ricordi e che un tuono ha riportato alla nostra mente!" mi accarezza una guancia "Ti voglio troppo bene per vederti di nuovo confusa o non convinta! So che il tuo cuore non è mai stato veramente mio. Soprattutto adesso. Voglio vederti felice!
Voglio solo la tua felicità, l'ho sempre desiderata per te e sono sicuro che presto lo sarai!" conclude per poi baciarmi delicatamente la fronte "Ora devo andare, ci vediamo alle 10 in Istituto. Cerca di arrivare puntuale!" mi sorride strizzando l'occhio, poi si alza e va via.
Sospiro, oddio ma che cavolo ho fatto?
Ci risiamo Alice!

"Hai baciato Bernardo?!" urla quasi Silvia.
"Sshh." cerco di zittirla, ma invano.
Nel bar alcune persone si voltano verso di noi per poi tornare con la testa nei loro telefonini, riprendo a guardare Silvia che è più agitata del dovuto.
"Ma sshh un corno, Alice! Cavolo, ma prima stai con Arthur e baci Claudio, poi pensi a Claudio e appena arriva Bernardo baci lui! E no, Alice, questo è troppo pure per me!" esclama bevendo un sorso del suo caffè al ginseng.
"Ma è stato un bacio così, senza importanza... Per fortuna però Bernardo è sufficientemente maturo da capire che voglio altro."
Silvia mi fissa "E tu quand'è che maturi? Quand'è che decidi cosa vuoi veramente?"
Le parole di Silvia sono peggiori di uno schiaffo in pieno viso, abbasso lo sguardo colpita dalle parole della mia stessa amica. Sento pungere gli occhi e ho la vista appannata, parole simili non mi aspettavo che le avrei mai sentite dalla mia amica.
"Ali, mi dispiace essere stata così diretta, ma se tu non prendi prima lo schiaffo non impari! Credevo che con tutta questa storia ti fossi finalmente decisa... e a quanto pare l'Alice indecisa non vuole proprio cambiare!" constata accarezzandomi la testa con fare materno quasi "Ascolta, ora lasciamo perdere per un attimo quello che è successo perché un bacio in questo caso non è così grave, grave sarebbe stato se tu mentre stavi con Claudio lo avessi tradito perché parliamoci chiaro Claudio è un gran pezzo di manzo!" sorrido, due timide lacrime spiccano il volo verso le mie mani poggiate sulle cosce "Tornando a noi, in questo caso un bacio non significa nulla anche perché tu non stai con Claudio, anzi tu non sai proprio dov'è!
Asciugati le lacrime, dai. Dai che la risolviamo anche questa!
Certo che se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti!"
Sorrido "Grazie."
Mi sorride "Sono qui anche per questo! E ora basta parlare di te e dei tuoi dilemmi amorosi, ti devo dire che ho conosciuto un altro avvocato molto, molto, molto, molto carino."
Silvia ha cominciato a parlarmi così tanto di questo suo nuovo collega Massimo, un avvocato proveniente da Bari, che mi sembra quasi di conoscerlo!
Silvia mi ha parlato così tanto che mi ero totalmente dimenticata dell'‹appuntamento› in Istituto con Bernardo.. inutile dire che mi ha redarguito con un'occhiataccia e non posso che aspettarmi un rimprovero successivo alla spiegazione dei vari casi di morte idiopatica.
Siamo nel laboratorio analisi, unico posto che a quell'ora - mezzogiorno circa - è vuoto e siamo l'uno di fronte all'altra "Bernardo, ti chiedo scusa.. tu la conosci Silvia, sai com'è quando inizia a parlare.."
"E dovrebbe interessarmi?"
Resto interdetta "Ti ho appena detto che ho perso la cognizione del tempo parlando con Silvia."
"E io ti ripeto, dovrebbe interessarmi? Sai, cos'è che invece dovrebbe interessare a te? Studiare, darci dentro, concentrarti e dare il mille per cento per finire questo tuo percorso, andare dritto e alla massima velocità! Non prendere deviazioni e soste continue! Capisco che sei giovane e hai voglia di svagarti anche, ma chi sceglie questa strada non può permettersi distrazioni di qualunque genere! Sai chi arriva prima ha maggiori possibilità di trovare un buon lavoro!"

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