L'Allieva e... una parte di lei

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La sessione si è per fortuna conclusa con un 26, certo potevo forse avere di più, ma la mia mente è tutt'altro che ricettiva in questo periodo, o meglio più che in altri!
Da un paio di settimane in Istituto è arrivato un nuovo professore, un vero e proprio luminare a giudicare da come ne parla la Wally, il professor Bernardo Graziosi.

Sospiro tristemente nel pensare come siamo facilmente sostituibili nel cuore e nella mente delle persone... fino a pochi mesi la Wally stravedeva per Claudio, ora nessuno deve toccarle il dottor Graziosi!

"Alice, sbrigati, Graziosi sta per cominciare!" mi avverte Paolone.
"Arrivo." dico seguendolo subito.

In sala settoria ci sono già Lara e altri due nuovi specializzandi, di spalle il dottore.
Si volta, i suoi occhi grigi gelidi si posano su di me, le sue labbra piene si piegano in su in un sorriso che ha qualche cosa di inquietante e poi esclama "Finalmente ha deciso di unirsi a noi, Allevi!"
Guardo i miei colleghi con aria spaesata poi guardo il professore dritto negli occhi e rispondo "Mi scusi, ma.."
"Sa che ore sono?"
"Le 11:04."
"Appunto, dovevamo iniziare alle 11:00 in punto. La precisione è tutto!
Dovrebbe saperlo, ma lo saprebbe se fosse una specializzanda seria e puntuale!" abbasso lo sguardo mortificata "Ho sentito molto parlare di lei, Allevi, sa? E non in maniera positiva! Sa, la professoressa Boschi sostiene che lei sia.. come ha detto? Ah sì, la peggiore specializzanda che abbia mai visto."
Stringo appena le labbra, non posso rispondere come vorrei o almeno non qui davanti a tutti.
"Ha da aggiungere qualcosa o possiamo finalmente cominciare?"
"È stato lei finora a parlare, o forse dovrei dire insultare!"

Cavolo, non avrei dovuto parlargli a questo modo, o forse non avrei dovuto proprio parlare!

Nei suoi occhi intravedo un luccichio strano come se si stesse trattenendo dall'urlare o peggio ancora assalirmi!
Tuttavia si limita a rivolgersi a tutti dicendo "Cominciamo."
Per fortuna nel corso dell'esercitazione il dottor Graziosi non mi ha più né rivolto la parola né guardata, chissà forse se fossi andata via sarebbe stato anche meglio per lui!

Dopo dovrò scusarmi... è pur sempre un mio docente!

A fine esercitazione mi reco alla macchinetta, ho bisogno di un caffè! Seduto sullo sgabello c'è un ragazzo di spalle che non tardi a riconoscere, Arthur.
"Ciao." lo saluto per prima.
"Ehi." mi saluta alzandosi e dandomi un bacio tanto leggero quanto inopportuno e un piccolo abbraccio - gli ex non si danno dei baci o dei piccoli abbracci giusto? Con Arthur ho ancora qualche difficoltà su come comportarmi..
"Come va?" la solita noiosissima domanda per iniziare una conversazione.
"Bene, la settimana scorsa ho dato un esame e da alcuni giorni c'è un nuovo docente, Graziosi."
"Graziosi? Bernardo Graziosi? Quello stra elogiato da mio padre?"
"Già."
"È perfino elogiato più di Conforti? Cavolo allora dovrebbe dire grazie al dottore scomparso se ha acquisito tanta notorietà!"
Sospiro pesantemente abbassando la testa.
"Oddio, Alice.. scusami. Mi dispiace."
Alzo lo sguardo "Non è vero." mi guarda "A te non dispiace affatto, anzi, sei contento che lui non sia qui e magari sia.. chissà dove! Perché lui è vivo, lo so. Può sembrarti una follia, ma è così. Sento che c'è ancora.."
"Non puoi semplicemente.. lasciarlo andare e rassegnarti come succede a tutti dopo un po'?"
"No. Perché lasciarlo andare sarebbe come lasciare andare un po' anche me."
Arthur resta a bocca aperta, l'aria di chi ha avuto un pugno all'improvviso nello stomaco, sbianca.
"Con me non hai mai usato tanta passione, tanto ardore."
Non dico nulla, non commento questa sua frase, non so cosa dirgli o meglio non mi viene in mente nulla che non possa ferirlo ancora di più.
"Vado. Ciao Alice."

Vederlo andare via, e credo per sempre, non fa male stavolta, anzi mi sento quasi più leggera: io e Arthur ci abbiamo semplicemente provato a stare insieme ed essere sereni come coppia, ma la verità è che né io né lui abbiamo fatto nulla per far star bene l'altro perché troppo presi dalla nostra vita come persone singole.

Un applauso alle mie spalle mi costringe a voltarmi, è il dottor Graziosi.
"Beh, Allevi, complimenti! Ottima frase ad effetto!! Mi tolga​ una curiosità, è farina del suo sacco o l'ha letta da qualche parte?"
"Mi stava spiando?"
Alza la mano sinistra mostrando il bicchierino con il caffè "Sa, Allevi, non tutto ruota attorno a lei!"
Lo guardo per pochi istanti dritto nei suoi occhi grigi, mentre lui sorseggia tranquillamente il suo caffè.
"Io.." il telefono squilla, Calligaris "Mi scusi." dico allontanandomi dal dottore e avvicinandomi alla finestra "Buongior dottor Calligaris."
"Salve Alice, ho delle novità interessanti, può raggiungermi a via Nomentana?"
"Sì, tra pochi minuti esco dall'istituto e ovviamente il tempo di arrivare.."
"Certo, allora a dopo!"
"Arrivederci!" mi congedo interrompendo la telefonata.
"Arriva dove? Sbaglio o il dottor Calligaris è il vicequestore che si occupa del caso della scomparsa del mio predecessore?"
Non posso negarlo "È lui."
"Perché vuole vederla? Ha rubato dei medicinali o è in un programma di protezione testimoni?" mi chiede sorridendo ironicamente.
Ricambio il sorriso, ma me ne rendo conto da sola di star sorridendo falsamente "Né l'uno né l'altro, ora se vuole scusarmi!"
"Prego, ah Allevi, ascolti, io... vorrei scusarmi per il mio atteggiamento. Sì, per quello che le ho detto prima durante l'esercitazione. Sul lavoro non transigo, la puntualità è tutto assieme alla passione e alla buona volontà! Ci aggiunga che il professor Malcomess e la professoressa Boschi mi hanno trasmesso una certa ansia e.. ecco perché ero così nervoso, mi scusi ancora."
Annuisco "D'accordo, scuse accettate."
Mi sorride appena, sincero questa volta "Vada ora."
Lo guardo ancora per un millesimo di secondo, poi mi volto per dirigermi verso la stanza di noi specializzandi e togliermi il camice. Quindi esco dall'istituto e cerco un bus che mi permetta di raggiungere Calligaris...

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