L'Allieva e... FindYourTwins

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"Forse sono stata un po' carogna nei suoi confronti, ma così mi sentivo di dire e fare!" dico a Silvia.
"Da una parte hai fatto bene, dall'altra hai forse un po' esagerato: in fondo un aperitivo era, mica ti ha proposto di cenare in un ristorante di lusso o trascorrere una notte insieme!"
"Ci mancava solo quella!" esclamo "E comunque sono sicura che domani mi getterà in pasto alla Wally come punizione per non aver fatto come voleva lui! Tu ti fideresti di uno così?"
Silvia alza le spalle le spalle e assume l'espressione di chi non sa cosa rispondere con esattezza.
"Lascia un attimo perdere Graziosi e dimmi di sì piuttosto a questo invito."
"Sentiamo." dico un po' sospettosa.
"Domani sera c'è un cocktail organizzato dal mio studio, ci sarà un po' di gente e chissà..."
Guardo Silvia che mi sta guardando con occhi furbetti "No, no, non ci pensare nemmeno Silvia! Sono già abbastanza confusa, figuriamoci un altro uomo! No!"
"Ali, ma hai ancora dubbi? Su che cosa? Certo, Claudio è un uomo complicato, ma non sappiamo cosa sta provando in questo momento, se tutto quello che sta provando lo sta cambiando o se sia già cambiato! Era un po'... stronzo, ma a modo suo ci teneva a te e anche tu ci tieni a lui. Se non fosse così non avresti respinto Arthur, non gli avresti detto che ti senti legata a Claudio! Non avresti esitato sul vostro futuro insieme, avresti accettato e basta! Quindi... Ali tu sei innamorata di Claudio, non c'è un'altra opzione." tace per qualche momento "O c'è un altro uomo di cui io ignoro l'esistenza?"
"No, Silvia. A parte questi atteggiamenti così... bipolari di Graziosi, non c'è nessuno."
"Sai già cosa mettere?"
"Non so nemmeno se vengo!"
"Oh sì, che vieni! Almeno la smetti di pensare ma cosa provo per Claudio? È amore? È interesse professionale? Dai, amica mia, fai prendere una pausa al tuo cervello!"
Sorrido, Silvia mi fa morire!
"Va bene! Non so forse il mio vestito rosso, te lo ricordi? Lo indossai per la festa di quel nostro ex compagno di classe.."
"Ma chi, Nicola? Sbaglio o su quel vestito Sandro ci ha anche vomitato su?"
"Non mi ricordo..."
"Vabbè, onde evitare puzze o altro, stasera vieni da me e ti presto un vestito! Decidiamo anche trucco e parrucco così domani non mi fai scherzi!"
Mi ripeto lo so, ma Silvia è impossibile: è talmente vulcanica che non puoi non essere preso da questo suo modo di essere!
"Va bene."
Sì, in fondo mi farà bene per una sera non pensare alle indagini, al fatto di aver combinato un altro pasticcio, di essere ormai nel mirino del cecchino Wally e al mio immancabile dubbio amletico, provo vero interesse per Claudio?

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Nuovo giorno, stessa routine.
La vita in ospedale è estremamente noiosa, non c'è mai nessuno che mi venga a trovare! A questo punto penso che o non ho nessuno amico/parente o che non sono amato né voluto da nessuno.
In entrambi i casi la storia è estremamente triste.
"Buongiorno! Come va stamattina signor Conforti? Ricordato qualcos'altro?"
"No." scuoto la testa "Infermiera, per caso stamattina è venuto un giovane capelli un po' lunghi biondo scuro, occhi scuri. L'altra volta indossava una borsa lunga più o meno fino al bacino.."
"Ah, Malcomess! Sì, certo! No, stamattina non è venuto."
"Malcomess?"
"Sì."
"Malcomess.. il nome?"
"Ehm, Arthur. Se non ricordo male! Sì, Arthur. Arthur Malcomess."
Corrugo la fronte "Malcomess..."
"Le dice qualcosa?"
"Non so, ma ho come l'impressione che non sia un cognome a me sconosciuto. È giornalista?"
"Per un certo periodo è stato in zone di guerra come reporter, poi da agosto ha deciso di restare qui a Roma. Secondo me c'è qualcuna che gli interessa!"
Annuisco.
Tutto quello che ho sentito non mi è per nulla nuovo eppure non riesco ancora a collegarlo a me, a quello che ero o sono.
"Riguardo alla sua memoria, credo che presto ricomincerà a ricordare ancora di più! Deve avere ancora un po' di pazienza. A dopo."
Accenno solo un sorriso, mi alzo dal letto e in quel momento, affacciandomi alla finestra, vedo una ragazza dai capelli scuri disordinati, viso dolce e abbigliamento molto colorato passare di corsa sotto l'edificio in cui mi trovo, non so chi sia, ma di sicuro non è una persona mai vista prima...

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Devo per forza prendere questo pullman se voglio arrivare a casa di Silvia e l'unica fermata è di fronte l'ospedale, corro come una matta rischiando un paio di volte di cadere e altrettante volte di andare a urtare contro altri pedoni.
"Eccomi." urlo quando Silvia apre la porta, la mia voce riecheggia quasi in mezzo alle scale e di sicuro in tutta casa sua.
"Sssh." mi zittisce.
"Che c'è?" chiedo sottovoce entrando.
Silvia chiude la porta e mi risponde andando verso la cucina "No, è che.. c'è Fabrizio di là."
"Chi è Fabrizio?" chiedo interrogativa.
"Il nostro autista."
"Chi?"
"Vuoi un caffè? Io ne ho proprio bisogno. Sai dopo un bel po' di sano esercizio..."
"Alt, ferma!" se la conosco abbastanza era sul punto di dirmi quale tipo di esercizio hanno fatto (anche se non è difficile immaginarlo) e quante serie e io sinceramente...
"Ciao." ci saluta un tipo che indossa solo un paio di boxer neri.
"Ben svegliato!" lo saluta una sorridente Silvia.
Io imbarazzata faccio andare i miei occhi da lei a lui senza sapere esattamente che cosa dire.
"Tu devi essere Alice." dice Fabrizio porgendomi la mano che stringo subito.
"Sì, ciao."
"Fabrizio, se vuoi lavarti in bagno c'è tutto."
"Grazie tigrotta. Ciao." si congeda il ragazzo, guardo Silvia interdetta.
"È il mio nickname."
"Nickname?"
"Sì, FindYourTwins è il nome del sito, io l'ho usato come rimorchio.."

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