four

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C'era sangue, sangue dappertutto.
Lauren aveva una mano sul torace per bloccare il sangue dalla sua ferita; ma era tutto inutile.
Lauren stava per morire.
Alejandro Cabello l'aveva fatta fuori, in qualche secondo.

Lauren si svegliò di soprassalto, massaggiandosi pian piano le tempie, la luce filtrava fioca da quella piccola finestra in alto sul muro. Era stato solo un brutto sogno.
Ogni giorno lei si ripeteva che sarebbe uscita da lì, un giorno molto lontano che desiderava così tanto.
Le mancava la vita, quella vera.
La vita che conduceva tutti i giorni, la vita da drogata, che l'aveva portata a tutto questo.
Piangeva dalla rabbia ogni giorno prima di addormentarsi, da adolescente era una ragazza modello, verso i 20 Lauren aveva sviluppato una dipendenza verso la droga, e aveva sperperato ogni centesimo di tutti i suoi risparmi.
Le mancavano i contatti fisici, con le donne soprattutto. Lei amava le donne, e ne andava così fiera da dimenticarsi dei problemi vissuti per la sua omosessualità.
Le mancavano la musica e la lettura, le sue arti preferite.
Le mancava la droga, anche quella, in piccole dosi.
Le mancava tutto, e voleva colmarlo al più presto.

Immersa tra i suoi pensieri, non si accorse dell'arrivo di Camila, che portava un piccolo vassoio con della roba da mangiare e una bottiglia d'acqua.
"C'è troppa puzza qui dentro, non ti fai una doccia da troppo tempo" disse Camila.
Lauren sorrise imbarazzata, cercando di capire dove voleva arrivare la ragazza cubana.
" Vieni, ti faccio usare un bagno vero e ti porto un cambio pulito, non va proprio bene così. Perché non me lo hai detto prima?"
Lauren era una ragazza troppo pudica per parlare di queste cose con una ragazza che nemmeno conosceva. Ma si alzò e seguí Camila fuori dalla cantina.

"Non ti strabiliare troppo di tutta questa lussuria, non piace molto a me" disse Camila dal nulla.
"Da quanto tempo non vedevo una casa vera, sono di nuovo in un ambiente normale"
" Ehi ehi occhi verdi, non ti strabiliare troppo, tempo un quarto d'ora e ritorni dentro" rispose Camila bruscamente.

Entrarono in un bagno con le mattonelle color verde acqua, molto ben decorato e pulitissimo.
" Tieni, qui ci sono due asciugamani, e lì sopra ti ho messo il cambio di vestiti, usa tutti i prodotti che vuoi" Camila le diede due asciugamani con delle iniziali ricamate.
" Qui sopra ci sono le tue iniziali, sei una ragazzina viziata" disse Lauren.
Camila le si avvicinò e sussurrò :" Almeno io non sono tossicodipendente"
Lauren sussultò, fece segno a Camila di uscire e  si spogliò.

La sensazione dell'acqua sulla pelle era meravigliosa: Lauren si sentì bella di nuovo, si mise anche un po' di profumo.

Si stava ancora rivestendo, quando entrò Camila all'improvviso: " Quanto tempo pensi di poterti prendere?"
Lauren, essendo ancora in reggiseno, si coprì d'istinto il seno, vergognandosi.
Camila sghignazzava: "Non nasconderle, non c'è proprio un bel niente da vedere"

Uscirono insieme dalla villa e ritornarono allo scantinato, Camila stava per uscire quando disse:" Domani vedo di portarti un libro"
Lauren le sorrise con gratitudine e si sedette su una sedia.
Camila si avvicinò verso di lei e si piegò lentamente verso la ragazza seduta.
La cubana chiuse gli occhi, inspirando con il naso.
"Hai proprio un buon odore Lauren, lo so che hai messo il mio profumo"

Detto ciò, Camila andò via.
Lauren ebbe la pelle d'oca dopo quelle parole.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2017 ⏰

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