-CAPITOLO 5-

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Io e Charlotte a quel punto ci avviciniamo e lui lo lascia andare per poi rivolgere la sua attenzione a me.

"Guarda guarda chi si vede! Cappuccetto rosso che presto verrà mangiata dal lupo cattivo" e pronunciando quest'ultima frase vedo Isaac e Dennis piegarsi in due dal ridere.
"Ti ricordo che il lupo cattivo poi viene ucciso dal cacciatore" faccio notare al cretino e infischiandomene degli altri che se la ridono.

"Vedo che hai sempre la risposta pronta. L'avrai sempre? Sarà un onore scoprirlo. Allora, pronta per il nostro primo appuntamento? Porti qualcosa d'interessante sotto a quell'ammasso di vestiti enormi?"
La sua risata fa girare tutti i ragazzi che passano nelle vicinanze.
"Com'è che si dice? Sotto il vestito niente. Contento? Mi fa piacere".

Sorride e con i suoi occhi ghiaccio mi squadra dalla testa  ai piedi.
"Interessante. Sai che non ti facevo così interessante? Damian, mi dispiace per te ma sappi che entro un mese mi scopo tua cugina".

"Credici, credeteci pure tutti. Sai cosa vi consiglio? Scommettete quello che vi pare, io mi divertirò a riscuotere".
"La troppa sicurezza in se stessi porta a fare sbagli. Non si sa mai, potresti innamorarti di me" replica lui accendendosi una sigaretta.

"Vale anche per te e se vuoi un consiglio studia bene su come fare per portarmi a letto altrimenti potrai dire ciao alla tua bella moto" dico accarezzandola.
"Non devo studiare niente, mi basterà una settimana o forse oggi stesso".
"Vedremo se sarai così bravo. In effetti mi sento già bagnata. Devo ammettere che ecciti solo parlando".

"Volete smetterla di provocarvi? Ve lo dico io come andrà a finire tra voi due. A mazzate! Cristo Ale, lascialo perdere, non cadere nelle sue provocazioni".
"Hai paura per me Ethan? Non devi. So difendermi".
"Lo so, ma vi sentite quando parlate? Ognuno non vede l'ora di sbranare l'altro".
"Lo sbrano io non ti preoccupare " dico  mollandogli una pacca sulla spalla e guardando nel frattempo Adam.
Lui solleva un sopracciglio e mi dice semplicemente "Non vedo l'ora di vedere come farai a sbranarmi. A dopo. Preparati mentalmente" .

Va via con i suoi segugi dietro e mentre li osservo allontanarsi fermo Ethan per un braccio e gli chiedo "Cosa diavolo hai a che fare con lui?"
"Nulla".
"Non sembrava dal vostro comportamento. Gli hai detto qualcosa che lo ha fatto incazzare".
"Niente che ti riguarda".
"Se si trattava di me te lo ripeto, non mi fa paura ".
"Già, è vero, dimenticavo. Alexandra Morrison non ha paura di niente " e mentre lo dice si allontana scuro in volto seguito da Charlotte che cerca di parlargli inutilmente.

Le prime ore in classe passano con una lentezza estenuante.
Non sono un genio a scuola, se riuscirò ad essere ammessa agli esami passerò sicuramente con il minimo.

Da piccola promettevo bene, ero brava, attenta, una delle prime.
Ero l'esempio da seguire, l'alunna perfetta.

Poi qualcosa è cambiato.
Io sono cambiata.
Studiare per far contento chi? La nonna? Lei mi ama lo stesso.

Da quando sono stata affidata a lei vive per me.
Soffre perché non mangio, perché rifiuto qualsiasi aiuto.
Per fortuna che non sa tutto quello che combino.

Al suono della campanella che segna l'inizio dell'ultima ora scatto in piedi e guardo i miei amici.
Una voce dietro mi dice
"Scheletro è giunta la tua ora" e ride.
Isaac ci mette il carico.
"Attenta, potrebbe non ricordarsi di trovarsi a scuola e perciò non riuscire a controllarsi mentre urla per il piacere. Potremo sentirvi tutti".
Mi volto verso di loro, li guardo e dico
"Dennis vedo che non mi hai capito. Non m'interessa tornare dalla preside. Io ti faccio fuori" e guardando Isaac continuo "e tu gli vai dietro".

Ridono perché non sanno di quello che sono capace di fare.
Non sanno che volendo li stendo entrambi.
Faccio scivolare la cosa e torno a guardare la mia amica.

"Buona fortuna " mi augura Charlotte.
Le sorrido e le rispondo "Divertiti senza di me".
Fa il faccino triste e scoppiamo a ridere.

"Ok - le dico- se senti qualche rumore strano non preoccuparti, sono io che uccido il montato se solo oserà posare una mano su di me" .
"Fatti valere" mi dice alzando il pollice in alto.

Guardo Ethan ma lui ha lo sguardo altrove, perso nei suoi pensieri.
"A dopo" dico ancora ed esco.

Raggiungo la sala computer.
La porta è chiusa.
Mi soffermo con la mano sulla maniglia.

Respiro profondamente.
"Passerà anche questa ora" mi dico.
Lentamente apro la porta e sbircio dentro.

Impegnato a scrivere sui tasti di una tastiera c'è lui, Adam Collins.

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