Capitolo 8 - Pegasus

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L'elicottero della Industrial Illusion arrivò puntuale. Ricky era già sul posto ed indossava un elegante completo color blu che raramente usava, adornato da una cravatta bianca a righe celesti. Kimy arrivò in auto, indossava un elegante abito da sera nero scollato, che le lasciava scoperte spalle e parte della schiena. Al collo indossava una vistosa collana dorata adornata da una pietra rossa, ai polsi aveva dei bracciali anch'essi dorati. Si era leggermente truccata, aveva messo un delicato rossetto color rosso acceso e del mascara sugli occhi. I capelli erano legati in una complicata acconciatura, che glieli teneva raccolti per mostrare i suoi gioielli. Era una delle rare volte in cui ostentava il suo ceto sociale. Uscì dall'auto stando attenta a non rovinare la gonna e si diresse verso Ricky, che era rimasto letteralmente a bocca aperta nel vederla così vestita e truccata.

- Che fai? Non hai mai visto una ragazza? – gli chiese.

- No... è solo che... beh... - Ricky non riuscì a farsi venire in mente niente.

- Dai muoviti, abbiamo un appuntamento con una persona importante. Stai bene vestito così. – Kimy prese sottobraccio Ricky e si diresse verso l'elicottero. L'interno di quest'ultimo era lussuoso al punto giusto: aveva divanetti in pelle, un frigobar, un monitor per le videochiamate e ampi finestrini per godersi il panorama. I due ragazzi salirono sull'elicottero e si adagiarono sui sedili. Il pilota avvisò tramite l'interfono che stavano per partire ed in men che non si dica l'elicottero spiccò il volo.

Ricky era totalmente rapito dall'esperienza, mentre Kimy dava l'impressione di essere abituata a quel tipo di trattamento.

Ad un tratto il telefono squillò e Kimy rispose. - Dimmi papà. –

Dal monitor apparve il viso di un uomo di mezza età con baffi castani ed un'aria austera: era il Signor Campbell.

- Kimberly, mia cara, ti sto chiamando solo per ricordarti che Maximillion è uno dei nostri migliori clienti. Spero che tu sappia bene come comportarti con lui e che non faccia fare figuracce alla nostra famiglia. –

- Stai tranquillo papà, è da quando sono piccola che mi hanno istruito alle buone maniere e all'etichetta di certe occasioni. Non preoccuparti. –

- Va bene mia cara, ora devo salutarti. Ho una riunione tra pochissimo. –

Il monitor si spense e Kimy sospirò. Ricky si avvicinò alla ragazza. – Era tuo padre? Sembra un pezzo grosso... -

- Lo è. Il suo unico pensiero è fare soldi. Se mi ha chiamato è solo per ricordarmi che una mossa sbagliata con Pegasus significa una perdita di soldi per lui. –

- Capisco... - disse Ricky capendo bene la situazione.

- Ricky guarda fuori... - disse Kimy con un sorriso.

Dalle verdi montagne sulle quali l'elicottero volava, si stagliava un enorme palazzo color avorio. Aveva alte torri e mura che lo circondavano lungo il perimetro. All'interno si vedeva un vasto giardino con tanto di lago in cui nuotavano i cigni. Più che un palazzo sembrava un castello uscito da una favola. L'elicottero si posò lentamente a terra, davanti all'entrata. Il portellone si aprì e i due ragazzi si ritrovarono davanti al maestoso portone di ingresso. Intagliati sul portone c'erano due gatti che, con un grosso sorriso sul volto, indicavano al visitatore dove dirigersi. Sembravano usciti da un vecchio cartone animato.

- Pegasus è un tipo molto particolare, ma te ne accorgerai presto. – disse Kimy vedendo che Ricky non riusciva a capire il gusto di tale scelta architettonica.

Un impettito maggiordomo aprì il portone e fece cenno ai due ragazzi di seguirlo. Si incamminarono alle spalle del maggiordomo in un lungo corridoio adornato con giganteschi quadri.

Yu-Gi-Oh! - Il Destino di un DuellanteWhere stories live. Discover now