Rapimenti

26 0 0
                                    

Takeshi: "Bene ragazzi, visto che siamo in tre e le coppie sono tre, ne prendiamo due ciascuno e li portiamo all'Oyabun. Cerchiamo di non farci scoprire da nessuno, dobbiamo agire silenziosamente e coglierli di sorpresa. Non devono vederci. Quindi io proporrei di usare il cloroformio per farli perdere i sensi e agire meglio.
Allora, Atasuke tu ti occuperai di Minako Aino e Akira Aoki. Tu Sadayoshi, invece, di Ken e Daisuke Azuma. Mentre io di Haruka Ten'ō e Michiru Kaioh. D'accordo?"

Atasuke: "Sì, bel piano amico, tu che dici Sadayoshi?"

Sadayoshi: "Che è perfetto."

Takeshi: "Bene, allora entriamo in azione."

Sadayoshi: "Aspetta, e Rukure Ten'ō? Con lei che facciamo?" Chiese a Takeshi.

Takeshi: "Lei per ultima. Non dimenticare che è un Oyabun, quindi è meglio se con lei siamo tutti e tre."

Sadayoshi e Atasuke: "ok" dissero all'unisono.

Tokyo
Ore 15:30
Supermercato

Minako: "Dai Akira! Muoviti! Non abbiamo tutto il tempo per stare qui!"
Disse urlando al ragazzo, mentre veniva da lei, con le sporte più pesanti.

Akira: "Arrivo!." Certo che con Minako si fa la spesa per un intero esercito, soprattutto se bisogna prendere i dolci.

Minako: Uffa, non sapevo di avere un fidanzato così lento...
"Akira! Io vado in macchina e ti raggiungo, ok?" Chiese al ragazzo che la stava raggiungendo.

Akira: "D'accordo Mina! Vai pure! Io intanto ti raggiungo!"

E così Minako tutta allegra andò verso la macchina, incurante che qualcuno la stava seguendo. Aprì l'auto e una voce sconosciuta chiese.
???: "Mi scusi signorina, potrebbe dirmi dove posso trovare il reparto della Yakuza di Tokyo?"

Minako, sperando di aver sentito male si girò. Erano anni che non sentiva più quel nome, ed era felice che Akira non ne facesse più parte, almeno adesso nessuno dei due era più in pericolo. Poi però, sentir pronunciare di nuovo quella parola, la fece ritornare al lontano passato, che pensava di averlo dimenticato per sempre, ma come si sa, non si dimentica.

Minako: "Mi scusi sign-" non fece in tempo a finire la frase che lo sconosciuto, con una velocità immane, le mise alla bocca il fazzoletto con il cloroformio e poi svenne.
Lo sconosciuto caricò la ragazza sul suo furgone che era qualche macchina più in là di quella di Akira e Minako e si preparò a puntare sul fidanzato.

Atasuke: "Bene, ora è il tuo turno Aoki." disse tra sé sorridendo. E si nascose.

Intanto Akira uscì dal supermercato.

Akira: "Che strano, Minako dovrebbe essere già qui..." ebbe un brutto presentimento, così decise di raggiungere la sua auto il prima possibile e quello che vide gli creò ancora più dubbi.

Akira: "La macchina è aperta e Minako non c'è...qui è successo qualcosa, ne sono certo." Pensò ad alta voce.

Poi si sentì toccare alla spalla.

Atasuke: "Forse io la posso aiutare signore."

Akira si girò e fece appena in tempo di vedere chi aveva davanti. Era circa un vent'enne, alto, magro, capelli castano scuro, occhi marroni, vestito di nero, con i pantaloni neri, la giacca anch'essa di nero e una camicia bianca. Da alcuni lati del corpo si intravedeva qualche segno di tatuaggi. Uno Yakuza.
Non fece in tempo a reagire che gli arrivò un pugno molto forte in pieno viso e sbattendo contro la portiera della sua macchina, perse i sensi.

Atasuke: "Mh, si vede che sei uno Yakuza scadente, Aoki." E caricò il ragazzo nel furgone, dove giaceva la sua fidanzata ancora svenuta.
Si mise al posto della guida e disse al telefono: "Aino e Aoki riposano, passo." Mise giù il telefono e si mise in marcia verso l'edificio del suo Signore.

La Yakuza torna alla riscossa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora