Capitolo Diciassettesimo

11.5K 525 32
                                    

||The Vampire Dark Side||

Capitolo Diciassettesimo

BREE'S POV

Uscimmo di casa, cominciando ad incamminarci verso la scuola. Fortunatamente la scuola era vicina e quindi non ci avremmo messo tanto, o almeno così mi aveva detto Luke, dato che questo sarebbe stato il mio primo giorno.

La macchina l'aveva Ash, e comunque ne io ne Luke avevamo la patente, anche se lui sapeva guidare. Ma non mi fidavo molto ad avere uno psicopatico alla guida, bello quanto volete ma è pur sempre un pazzo quando guida. Fidatevi, vi sconsiglio di salire in auto con lui, piuttosto fatevela a piedi.

"Siamo quasi arrivati, sei nervosa?"

Mi chiese. Il fatto che non ci avremmo messo molto per arrivare mi rilassò, durante il cammino non avevo spiaccicato nemmeno una parola, e lui non sembrava voler cominciare un discorso, o almeno, fino ad adesso.

"Non molto, sapendo che ci sarai tu."

Le parole mi uscirono di bocca senza nemmeno accorgermene. Perché tutte le figure di merda le dovevo fare io? Perché?

Che la iella sia con te, Breezy Anne Marie Tunner.

Il mio nome completo, lo odiavo. Quando mai i miei genitori mi hanno messo tre nomi, bah.

Avvampai cercando di giocherellare con le mie mani, speravo non avesse sentito, lo speravo davvero. Non avrei retto un'altra figura di merda nella stessa mattinata.

Spostai lo sguardo sulle case che sorpassavamo, era carino il posto in cui abitavamo e poi era in mezzo al verde, c'era molta vegetazione. Cosa che a New York era più unica che rara, a parte i parchi.

Sentii un braccio cingermi un fianco e la testa di Luke appoggiarsi alla mia spalla. Si, aveva decisamente sentito.

"Siamo arrivati, vieni che ti faccio conoscere delle persone."

Mi avvisò sorridendo, spostando la testa dalla mia spalla ma non il braccio dal mio fianco. Sembravo una nuova marca di ketchup talmente ero rossa in viso, ne ero sicurissima.

Speravo che oggi, appena finite le lezioni ci fosse stato Ashton per venirci a prendere o non avrei retto un'altro quarto d'ora di camminata accanto a Luke. Continuammo a camminare fino al cancello della scuola, il suo braccio non voleva saperne di staccarsi. La cosa mi fece sorridere, in qualche modo ero felice.

"Sei appena entrata e la metà dei ragazzi ti guardano il culo oppure il seno, mentre le ragazze sembrano volerti uccidere con uno sguardo."

Dissi ridacchiando al mio orecchio, per poi tirarmi verso di lui e stamparmi in bacio sulla guancia, forse un po' troppo vicino alla bocca, togliamo il forse va.

Diedi una pungo scherzoso sulla spalla di Luke, il quale si mise a ridere. Dio, perché era così coglione delle volte?

"Ehi Hemmings, carina la tua nuova troietta."

Esclamò un ragazzo, anzi definiamolo maiale, in fondo alla folla. Okay, saluta il tuo creatore di bambini tesoro perché tra cinque secondi te lo stacco.

Non feci in tempo a parlare che Luke mi strinse a se, accarezzandomi la schiena coperta. Era nervoso, anzi direi più irritato.

"Vedo che il braccio rotto non ti è bastato l'ultima volta. Ci tieni ai tuoi gioielli di famiglia vero McCartney? Bene, vedi di non farmi incazzare o da domani puoi cominciare a categorizzarti come ragazza."

Disse in tono serio Luke. Notai la folla dissolversi piano piano dopo le sue parole.

Oh- oh, fermi tutti. Nuova troietta? Quante se ne era portato a letto, sto troglodita?

"Ehm... P-possiamo andare?"

Chiesi, balbettando leggermente. Non riuscivo a immaginare Luke come un puttaniere, davvero. O magari non riuscivo ancora ad assimilare il fatto che in questi anni è semplicemente cambiato.

The Vampire Dark Side - Luke HemmingsWhere stories live. Discover now