Trip

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<<Sam, cazzo svegliati! Faremo tardi ancora, è la terza volta in una settimana>> mi sveglia la voce adirata di Heidi dalla cucina. Penso, sia la terza volta che mi chiama, quindi decido di ascoltare la mia coinquilina. Butto le coperte a terra e mi dirigo verso il bagno, faccio per entrare pensando che dentro vi fosse Alex, ma invece esce un ragazzone alto e biondo, tutto tatuato che mi sorride, la cosa non mi stupisce, ormai avveniva la stessa scena da mesi, precisamente da quando quel coglione di Jared mi lasciò, rendendomi la Samantha Reed che si porta a letto tutti, che beve, che fuma, che si droga, che si sfascia, che rovina se stessa e chi ha attorno. Scaccio dal bagno il ragazzone senza nome e mi infilo nella doccia. Mi guardo allo specchio ammirando ogni centimetro del mio corpo, lego i lunghi capelli rossi, credo sia ora di tagliarli, sfiorano l'ombelico ormai, guardo il mio seno di piccola taglia, una seconda per una diciasettenne è imbarazzante e sfioro ogni tatuaggio, ne avrò minimo dieci, una farfalla sul fianco destro, una piccola bottiglia di tequila sull'indice della mano sinistra, disegni psichedelici sugli avambracci e infine scritte e simboli, numeri e segni su tutto il corpo, sfioro la mia pelle d'avorio, bianca da far paura, guardo le mie lentiggini che assomigliano più a del cacao nel latte e sorrido. Sento la porta del bagno aprirsi e una bella ragazza mora fa il suo ingresso facendo pipì, io facendomi sentire esco e la saluto <<Ehi, saresti?>> lei risponde ridendo <<Ciao, buongiorno sono un'amica di Alex>> e ridendo anche io la correggo dicendo "scopamica". Vado dunque in camera e caccio dall'armadio le prime cose che vedo: jeans, maglia corta nera, anfibi e giacca (non so di chi sia) di jeans super larga, metto in tasca cartine, accendino e sigarette. Arrivando in cucina incrocio il ragazzo di prima che mi da una pacca sul sedere. Che schifo. Lo sposto e vado da Heidi ed Alex: i migliori amici del mondo. La prima mi salvò la vita, mi ospitò da lei quando mi trasferii a Londra tre anni fa e mi fece capire come funzionavano le cose lì, bella da far schifo, mora, occhi azzurri come il mare in tempesta e stronza, stronza da far paura. Alex lo conobbi quando Heidi mi porto a casa loro e subito lo presi in confidenza. Andammo anche a letto insieme, ma non funzionò, eravamo troppo simili, bello da far paura anche lui, dread, addominali scolpiti ed occhi verdi. Insieme eravamo temuti da tutti, dalla scuola, dagli sconosciuti e dagli amici, insieme eravamo fortissimi e la cosa mi piaceva.

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