Capitolo 16

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Domani è la vigilia di Natale e stiamo ancora decorando casa. Abituarsi di nuovo a questa vita è stato un colpo per entrambi. Ieri Harry è tornato a casa alle 11 di sera, il tempo di salutare me e i bambini e si è addormentato come una pera.

-più a destra- dico mangiando un biscotto. Darcy muove le gambine mentre è nel marsupio sulla mia pancia.

- no più a sinistra.- sta mettendo il puntale sull'albero. Louis dorme nel box.

- no a destra. A destra- dico ridendo. Harry sbuffa e alza gli occhi al cielo.

- Ti decidi?- dice sbuffando.

- ok, va bene così- finalmete abbiamo finito con gli addobbi.

- All I want for Christmas is youu- canticchio ridendo e avvicinandomi al mio uomo. Ricordo quando addobbammo casa l'anno scorso. La stessa musica, l'atmosfera,  la felicità...ma con qualche differenza. Una casa più grande per una famiglia più grande, la nostra, mia e di mio marito . Harry.

Harry posa un bacio sulla mia bambina. E mi guarda sorridente. Amo quando lo fa, mi piace tantissimo. Sembra un bambino cresciuto. Amo il fatto che dopo quel sorriso lui si avvicina a me e mi bacia.

- I biscotti- urlo e mi allontano ridacchiando. Vado in cucina e sforno i biscotti. Sono venuti bene, chissà se sono buoni.

- Mmm biscotti- si avvicina e prende un biscotto.

- Aaaaaaaaaah- urla come Tarzan.

-Ma dico, che hai nella testa? Ti pare che puoi mangiare i biscotti appena sfornati? Certo che sei scemo forte- ridacchio.

- non è colpa mia se scottano. È colpa tua che li hai tenuti troppo nel forno- si difende. Sembra serio nonostante la cazzata che ha detto.

- Ma sei proprio idiota. Idiota per davvero. Ho sposato un cretino. Ma perché tutti a me.- ridacchio. Non ce la faccio a rimanere seria per le cazzate che stiamo dicendo.

-cosa vuoi allora? Il divorzio? Va bene divorziamo e i figli te li prendi tu. Non voglio niente che sia tuo.- lo guardo allibita. Stavamo giocando, giusto? Lui mi osserva. Ancora un pó troppo serio per i miei gusti. Poi il cipiglio dalla sua fronte va via e si avvicina a me. Ha capito di essere andato oltre.

- Hey, no scusami. Ho esagerato. Non volevo dire niente di quello che ho detto. Amo te e la nostra famiglia, morirei per quelle cose dette prima...- si avvicina per darmi un bacio sulla guancia. E in fondo lo credo. Lui odia i divorzi e so che ama questa famiglia e me, ha solo detto stupidaggini. Forse è nervoso o ha bisogno di dormire. Il campanello suona e mi precipito alla porta per evitarlo. A dire la verità sono rimasta comunque un pó male per quello che detto. Sono state parole forti le sue.

- Mary- dico guardandola. Ha un'aspetto migliore dall'ultima volta.

-Non mi interessa cosa stavate facendo tu e Harry. Ora tu vieni con  me che dobbiamo andare a comprare il regalo a quel cretino di Liam- io mi giro indietro per vederlo. Ha un espressione preoccupata e sembra abbattuto. Comincio a pensare che mi nasconde qualcosa. Non per via della discussione, perché sono sicura che lo ha detto senza pensare, ma per via di qualche altra cosa che non mi vuole dire.

- Se vuoi andare, puoi. Mi prendo io cura dei nostri bambini- sottolinea. Io acconsento e Mary sorride apertamente. Prendo velocemente il cappotto e vado via.

-Aspetta- grida Harry prima che chiudo la porta. Mi porge il suo capello di lana, la sciarpa e i guanti.

- Fa freddo. E non voglio che prenda la ricaduta- mi bacia la fronte e gli sorrido.

- Ci vediamo dopo- lo bacio sulle labbra per fargli capire che va tutto bene e vado via.

-Come va con Liam?- chiedo una volta in macchina.

Destiny: the story of my lifeWhere stories live. Discover now