Paradise [Penjae]

Say it

Sungjae, erano giorni che aspettavi il suo ritorno, e quando arrivò il giorno che tanto desiderasti, eri così emozionato da non poter chiuder occhio la notte.
Dopo quasi un mese, Peniel sarebbe ritornato a vivere regolarmente nel dormitorio insieme ai BTOB.

Non appena la mattina dopo lo vedesti arrivare, il cuore iniziò a battere più velocemente.
Sentisti il tuo corpo esplodere.

"Hyung!" lo chiamasti affettuosamente avvicinandoti a lui e afferrando uno dei suoi bagagli.
"Oh, grazie" ringraziò gentilmente l'amico "ciao a te, dongsaeng" ti salutò anche lui molto dolcemente.
Quando furono entrambi nell'appartamento insieme agli altri membri del gruppo, nonché i loro amici, Donggeun iniziò a raccontare ciò che fece nell'aereo aspettando l'arrivo a Seoul.

"Ho guardato tre film e ho ascoltato musica" ridacchiò Peniel raccontando "e poi ho fatto delle foto ai paesaggi che vedevo dal finestrino" continuò prendendo la Nixon in mano.
Sungjae, guardasti tutto il tempo le sue mani perfette che toccavano quell'affare.

Peniel ti guardò vedendoti incantato "stai bene?" ti chiese preoccupato mentre annuisti frettolosamente.
Il leader rise capendo la tensione che c'era fra i due.

"Ragazzi," li chiamò il leader "lasciamo che Peniel si riposi, il viaggio è stato faticoso e molto lungo" spiegò a loro come se fossero dei bambini.
"Va bene" disse Ilhoon alzandosi dal divano.
"Certo, certo" disse Minhyuk alzandosi dalla sedia.

Gli altri si alzarono e se ne andarono, tu saresti stato il prossimo ad uscire da quella stanza, se non fosse stato che il più grande ti prese per la maglietta "rimani?" ti domandò guardandoti negli occhi.
Ti agitasti troppo e arrossisti.

Peniel ti sorrise affettuosamente e capì che l'avresti raggiunto in camera.

"Aish! Sono davvero stanco!" disse buttandosi a peso morto sul letto.
"Se vuoi, me ne vado" gli dicesti per sicurezza, ma il tuo amato Donggeun non volle.
Così rimanesti nella sua stanza e parlasti per un po' con Peniel.

"Davvero!?" domandasti divertito per il fatto che ti stava raccontando "giuro!" rispose l'altro ridendo mentre tu ti stendessi finalmente accanto a lui.

"Dillo" gli dicesti improvvisamente.
"Eh?"
"Say it" gli dicesti in inglese facendo ridacchiare il ragazzo davanti.
"What?"
"Tell me you love me" gli dicesti lentamente cercando di collegare le parole straniere.
Il ragazzo rise ancora di buon gusto "I love you" ti disse poi guardando il soffitto per l'imbarazzo.
"I love you too" rispondesti ridacchiando.