Kate x Julian

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Premetto che questa NON è una mia fanficion, e che io mi limito a riscriverla nella mia raccolta perché possano leggerla più persone di quante non avrebbero dovuto. A mio dire merita un sacco, la ragazza che l'ha scritta si è impegnata davvero. Rating verde, tranquillissimi.

I loro sguardi si incrociarono per tre secondi, o forse meno, ma in quel brevissimo lasso di tempo capirono molto.

Lui capì che lei era il pericolo, un metro e sessanta di rabbia e istinto dominativo. Lo capì dallo sguardo da lupo celato sotto l'aspetto da agnello, dai piercing sotto alla frangia rosa confetto. Capì dal modo frenetico in cui si muoveva che non era una donna da suppellettile, una bambolina perfetta da ammirare e con cui giocare, bensì una ragazza propensa all'azione, una femme fatal che non si sarebbe mai accontentata di restarsene ferma con le mani in mano agli ordini di un uomo.

Lei capì che lui era il mistero, che sotto al fascino e alla galanteria accatastava emozioni che di affascinante non avevano nulla. Capì che era un manipolatore solito ad avere in pugno i fili della situazione per tirare o tagliare quelli che gli convenivano. Lo capì dal modo in cui la osservava, a braccia conserte ostentando un'aria sicura, a gambe incrociate come a dimostrarsi irraggiungibile.

I loro sguardi si incrociarono per sì e no tre secondi, ma quel poco tempo bastò ad entrambi per riscoprirsi irrimediabilmente attratti a vicenda, lui affascinato dal pericolo e lei dal mistero.

In quel locale affollato si mossero l'uno verso l'altra, ancora osservandosi a distanza, ancora impegnati a cogliere tratti del carattere che erano loro sfuggiti. Lui le porse una mano ma lei si allungò verso il suo collo, chiedendogli "Beh, non balliamo?".

In quel locale affollato il pericolo tirò in pista il mistero e la gente fece spazio a quella combinazione tanto insolita quanto perfetta. Lei era bassa ma aveva tutte le curve al punto giusto, lui era alto ma smilzo, però i loro corpi si adattavano l'uno all'altro come se fossero stati una cosa sola.

Alla fine delle danze, lei si allontanò e realizzò di essere stata in gabbia fra le braccia e il petto di lui, l'uomo che senza bisogno di parlare, con un singolo sguardo e un ballo era riuscito a domare il pericolo.

Lui si allontanò perdendo la sensazione delle unghie di lei ficcate nel collo, sentendosi spoglio e gelido senza più essere stretto al corpo della ragazza che con uno sguardo e un solo ballo aveva scoperto il mistero.

Uscirono dal locale e in quella strada trafficata, fra il viavai di gente, i loro sguardi si incatenarono per altri tre o quattro secondi. Fu in quel momento, in quel rapido scambio di occhiate, che entrambi capirono una cosa: erano indissolubilmente legati, loro due, il pericolo e il mistero, e che indipendentemente da quanta distanza ci fosse stata fra di loro, ormai erano marchiati a vicenda nelle loro menti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2017 ⏰

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