Sascha's pov
Una volta finita la chiamata con mia madre dissi a sabrina che dovevamo tornare a casa e lei acconsentì. Ci vestimmo, infilammo i cappotti ed uscimmo dalla casetta per andare alla macchina. Una volta arrivati in Milano accompagnai sabrina a casa sua salutandola con un bacio( NOTA DELL'AUTRICE: nella FF Sabrina e Sascha non covivono ancora ma stanno progettando di farlo ) e mi precipitai a casa dei miei genitori che mi stavano aspettando. Appena entrai in casa vidi i miei e mio fratello tutti seduti intorno al tavolo
M:" Ciao sascha, finalmente sei arrivato"
Io:" Ciao"
P:" Siediti dai, dobbiamo parlarti"
Io:" Va bene..."
Mi sedetti intorno e ci fú un attimo di silenzio
M:" Sascha dobbiamo dirti una cosq importante"
Io:"Cosaa!"
P:" Be allora..."
Io:" Forza,non tenetemi sulle spine!"
M:" Praticamente... tuo padre..."
Io:" Mamma mia, ma non capite. Voglio che me lo dite e punto."
P:" Va bene. Allora... ho ricevuto un offerta per andare a lavorare a New York.
Io: A... Be sono felice per te. Come stistemazione io e sabri abbiamo giá trovato la casa quindi so giá dove andare.
M:" No sascha, non hai capito
Io:" Cosa c'é?!"
M:" Devi venire con noi"
Io:" State scherzando?"
P:" No sascha non é uno scherzo
Io:" No io non vengo, sono giá maggiorenne posso decidere io e poi non riesco a lasciare sabri, i mates e... non ce la posso fare
P:" Lo sappiamo sascha che é difficile lasciare tutti i tuoi amici ma é una grande occasione, non possiamo lasciarcela sfuggire, pensaci dai"
Io:" Ma perché devo venire anche iooo"
M:" Non possiamo lasciarti qua, abbiamo giá chiesto al comune. É una cosa complicata comunque
Io:" No io non vengo" dissi alzandomi dalla sedia per andare verso la mia stanza
Chiusi la porta a chiave e mi ritirai sotto le coperte a piangere. Non riuscivo ad abituarmi all'idea di stare lontano dai miei amici e dalla ragione dei sorrisi: il mio amore. Rimasi nella mia stanza tutto il giorno a piangere e a pensare. Una volta arrivata l'ora di cena andai in cucina e presi il piatto con le lasagne da portare in camera mia ma venni fermato da mio padre che mi disse
" Sascha partiamo tra 3 giorni quindi inizia a preparare le valige, il resto della roba verrá portato in america da dei camion di traslochi che verranno qui domani mattina per le 10 circa."
Io non risposi ma feci semplicemente un cennó ed andai in camera mia a mangiare da solo. Nel frattempo sul mio telefono continuavano ad arrivare dei messaggini da sabrina
I due giorni passarono abbastanza velocemente e arrivó il momento della partenza ma io non avevo ancora trovato il coraggio di dirlo a sabrina. Non volevo vederla soffrire
HEY RAGAZZI SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO. QUESTO CAPITOLO É CENTRATO SU SASCHA MA, TRANQUILLI, NEL PROSSIMO TORNERÁ SABRI. CIAUUUUU 😚😚😚
