Capitolo 1- Estate

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Sole.

Soltanto sole in alto nel cielo quella calda mattina di inizio settembre.

Il ventiduenne Matt Artic si stava godendo uno degli ultimi giorni soleggiati in una delle sue due ville al mare. Questa aveva una veduta bellissima, e non a caso su quel lato c'era il balcone dove Matt si sedeva più spesso a riposare. Dava direttamente sul Golfo di Napoli; Matt amava quella città, l'atmosfera festosa degli abitanti ed amava anche il cuore tormentato di quella città da tutta la corruzione che la devastava. Quella villa era una delle tre lasciategli in eredità dai genitori, le altre due erano situate l'una a Mosca e l'altra a New York. Ricordava come fosse ieri quel momento; la sua tata Sara che gli veniva incontro abbracciandolo, e Matt che non capiva il perché, il momento in cui gli fu data la notizia e il piccolo che cominciava a piangere disperato; aveva solo 13 anni. Il padre e la madre erano morti in un terribile incidente d'auto, non potevano sopravvivere e fu così che due genitori assenti lasciarono il loro piccolo e unico figlio in balia delle acque pericolose che l'umanità poteva offrirgli, senza belle esperienze da ricordare né bei ricordi a cui aggrapparsi mentre pensava a quel suo padre severo e a quella sua madre che tutti insultavano chiamandola puttana...ma del resto è quello che fu in vita, Matt lo sapeva benissimo, e dato che nonostante tutto riusciva ad avere del giudizio, non si scomodava così tanto, quando la offendevano. Non era mai andato a trovarli al cimitero dopo la prima volta, in realtà era arrabbiato con loro, ma non avrebbe mai osato ammetterlo; arrabbiato con loro per essersene andati troppo presto, senza mai averlo pensato troppo. Stanco di tutto quel pensare, Matt si alzò dalla sedia che usava tenere sul balcone e rientrò nella grande camera da pranzo. Il sole rifletteva sul lampadario di cristallo ed accecò gli occhi del ragazzo, che per riposarsi si sedette sul divano marrone. Egli stesso aveva fatto mettere quel divano, pensava si intonasse meglio di quello vecchio rosso alle pareti rosa della stanza. Dal momento che era ora di fare colazione si avviò verso la cucina e prese il latte, poi iniziò a scaldarlo. Doveva provvedere da solo a queste faccende, dopo la morte di Sara non voleva più avere una cameriera; pensava che così facendo avrebbe potuto togliere qualsiasi collegamento con il suo triste passato, che voleva a tutti i costi dimenticare. Si sedette sulla grande tavola posizionata al centro della stanza, ed accese la grande televisione che aveva appeso in un angolo. Al telegiornale davano la notizia di un grande terremoto in Germania che aveva appena devastato la nazione. "Poco male" pensò Matt, i tedeschi gli erano sempre stati antipatici, forse perché nelle sfide ufficiali, la loro nazionale calcistica batteva sempre quella di Matt. Appena finito di fare colazione, il telefono suonò, era il suo migliore amico, Randy Guy. I due si conoscevano da tempo e si erano trovati subito d'accordo

«Ehi Matt» disse subito Randy «come va?»

«Prosegue bene, anche se tra un po' si torna a casa! A te invece?»

«Mica male.»

«E con Silvie? Tutto bene vero?»

«Certo, tra noi due le cose vanno alla grande, sabato usciamo, ti va di unirti a noi?»

«Ok, se proprio vuoi verrò...dunque vediamo, oggi è Giovedì, domani torno, e quindi per Sabato dovrei esserci.»

«Allora siamo d'accordo, ci vediamo Sabato!»

«Si, a Sabato.»

«Ciao.»

Appena tolta la linea al telefono, Matt realizzò che effettivamente la sua vacanza era finita, doveva tornare a casa il giorno dopo. Un senso di nostalgia lo pervase, avrebbe finalmente rivisto la sua amata città natale, luogo di gioia e di tristezza, di grandi perdite e di grandi amori giovanili. Ripensandoci erano tre mesi che non vedeva i suoi amici, era solito infatti, ogni anno viaggiare d'estate tra le sue tre ville, in cerca di una parte di sé che aveva perso nel momento esatto in cui i suoi genitori erano morti, una parte che probabilmente mai più avrebbe rivisto, un lato più avventuroso che lo avrebbe spinto a conoscere gente e visitare nuovi luoghi. Dieci minuti più tardi si alzò e si indirizzò verso la spiaggia.

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