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" Ti piace il posto?" chiese Louis con un tono che denotava tutta la sua insicurezza.

Harry osservò il ristorante in cui era appena entrato e non poté fare a meno di ammirare i rivestimenti di legno alle pareti e i bellissimi lampadari di bronzo che pendevano dal soffitto.

" È meraviglioso!" disse allora sincero.

Mezz'ora dopo, con davanti due enormi bistecche con contorno di patate al forno, i due iniziarono a chiacchierare e subito si resero conto di trovarsi perfettamente in sintonia.

" Hai sei fratelli?" chiese ad un certo punto Harry incredulo.

" Cinque femmine e un maschio, ma gli ultimi due, due gemelli è come fossero miei nipoti, più che un fratello mi sento uno zio...hanno due anni!" rispose Louis con un enorme sorriso sulle labbra.

" Che bello, ti invidio un sacco...io sono solo al mondo. I miei genitori sono morti in un incidente cinque anni fa, sono stato affidato poi ad un istituto e a diciotto anni sono uscito per affrontare la vita.
Nonostante tutto, però, ce l'ho fatta, anche se ogni giorno che passa mia madre e mio padre mi mancano sempre di più " confessò Harry con un sospiro.

Louis rimase senza parole e fu talmente colpito dalla tristezza della storia che allungò una mano e strinse quella del riccio con affetto.

Harry spalancò gli occhi stupito, ma poi ricambiò subito la stretta, sorridendo e facendo comparire sul viso due adorabili fossette.

Louis si incantò a guardarlo e si dimenticò anche della bistecca che diventò lentamente sempre più fredda.

La mangiò comunque così com'era, perché era talmente preso dal ragazzo che aveva di fronte e dai suoi occhi verdi che non badava nemmeno a ciò che metteva in bocca e mangiava.

Il tempo passò rapidamente e i due ragazzi parlarono per ore intere, uscendo dal ristorante quando l'una era passata da un pezzo.

" Fortuna che domani non ho allenamento!" esclamò Louis aprendo la portiera della macchina a Harry.

Il riccio arrossì per il gesto e sussurrò:

" Anche io non lavoro, meno male "

In un piacevole silenzio percorsero i chilometri che li separavano da Londra e, quando Louis parcheggiò la macchina sotto la casa di Harry, una specie di corrente elettrica passò attraverso l'abitacolo della vettura.

I due si guardarono e poi, inevitabilmente, le loro bocche si unirono in un bacio dolce che, però, si trasformò subito in qualcosa di bagnato e di passionale.

" Ti sembro sfacciato se ti chiedo di salire in casa mia?" chiese Harry con gli occhi bassi.

Louis spostò le labbra sul collo del riccio e sussurrò:

" Speravo che me lo chiedessi, lo speravo davvero..."

Amore eternoWhere stories live. Discover now