Capitolo 18

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*Christian pov*

21 gennaio 1922

Ero appena tornato dall esercito, ero tornato vittorioso poiché avevamo vinto. Avevo deciso d'incontrarmi con Nick, il mio migliore amico di lunga data. La guerra sembrava non finire mai, la guerra lasciava ferite impresse nella mente di ogni soldato, avevamo guardato in faccia i nostri amici morire, e i nemici che avevano provocato la loro morte. In guerra non si dimentica nulla, ma si imparano molte cose, come ad esempio, ho imparato che l'orgoglio è una bomba a mano, e che l'amore è molto simile a una guerra, stare lontani dalla persona che si ama, dalla propria famiglia e dai propri amici è una sofferenza. Non sai mai quando tutto il dolore potrà finire, o quando tornerai a casa. Pensi solo a rimanere vivo e combattere per ciò che ami.
Ma questo a lei non bastava.
Quando tornai dalla guerra ricordo che chiamai Nick e lui mi venne a prendere in aeroporto, poi trovai Jessie, era la mia ragazza e quando la vidi era un altra persona, tanti anni passati in guerra per poi rivedere la persona che ami priva di sentimenti per te, ormai innamorata di un altro uomo. Ero rimasto solo, privo di emozioni, innamorato di una strega di cui cuore batteva per un altro.
Passarono mesi dall'ultima volta in cui la rividi, ero talmente pieno di rabbia che uccisi l'uomo di cui era innamorata, due colpi precisi, al cuore. Lei soffriva tanto e solo quando mi resi conto di quello che avevo fatto, mi sentii in colpa.
Mi lanciò una maledizione, ovvero quella di diventare un mostro, non sapendo che lo ero già. Ero un vampiro, e con la sua maledizione diventai uno squartatore. Solo quando la maledizione finì mi sentii più in colpa di prima, avevo fatto una strage e per colpa sua, ero un assassino.
-E.. Lei? Com'è morta?- Chiese Alison risvegliandomi dai ricordi
-L'ho Uccisa- dico guardandola -Le ho dato fuoco, quello che si meritano le streghe come lei- fisso il camino di fronte a noi, il mio sguardo si perde fra le fiamme riportandomi a quella notte, che desideravo tanto dimenticare. Alison poggia la mano sulla mia spalla e ritorno alla realtà.
-La vendetta a volte, non è l'unica soluzione- Mi dice e accenno una risata
-Tu sei troppo buona Alison, sai noi cattivi non perdoniamo e io la odiavo, ma cosi tanto che non pensavo ad altro, solo alla vendetta, e dopo essermi vendicato, l'ho dimenticata. È cosi che fai del male alle persone Alison, a meno che tu non sia psicopatica e non voglia torturarla- le dico e vedo terrore nei suoi occhi -Come dici tu, sei tu il cattivo- mi guarda e le bacio la fronte -Sono solo il frutto di quello che mi è stato fatto. Ad ogni azione corrisponde un altra azione uguale, o contraria che sia. E credimi, sarò vendicativo anche con coloro che cercheranno di portarti via da me Alison, te lo prometto- bevo l'ultimo sorso di vodka e la guardo -E sarà il natale più bello della tua vita, ti prometto anche questo- la vedo sorridere -E io ti prometto che passeremo la vita insieme- e con queste parole, mi giurò amore eterno, non sapevo se lei era pronta a passare l'eternità con me. Ma io si, ero pronto a questo ed altro.

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