Introduzione

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Ciao a tutti, io sono Ginevra e ho 21 anni, o meglio allora ne avevo 19.

Si sono Ginevra, ho 19 anni ed esisto davvero, anche se il vero nome non è veramente Ginevra.

Ma poi capirete perché.

Se c'è una cosa che ho sempre odiato sono le presentazioni. Ancora ricordo l'odio, o meglio l'imbarazzo, che ho provato quando, il primo giorno di quarta superiore, la nostra nuova professoressa di inglese ha chiesto a tutti di dire qualcosa su noi stessi. Alla fine cosa puoi dire se non il solito "Hi, I'm Ginevra. I'm 18 years old. I like listening music".

In quel momento tutti diventavano espertoni di musica e calcio. Ma soprattutto alla fatidica domanda: "Cosa fai nel tempo libero?" tutti dicevano "homework". Non penso che nessun professore abbia mai creduto a queste dicerie. Anche sempre forse non vale tanto per me.

Ammetto di aver sempre prestato un occhio particolare allo studio. Non mi sono mai fatta mancare niente ne sono mai stata una cima, ma mi sono sempre impegnata. Chiaro che alle superiori lo fai per i voti. Ma all'università lì è tutta un'altra storia. Studi perchè ti serve e se non lo fai, bhe l'albo dei disoccupati ti aspetta.

Raccontarvi di me, comunque, non è facile, anche perchè non eccello per affabilità. Anzi sono abbastanza apatica e un po' stronza. No sono parecchio stronza. Ma non una di quelle che ti deride o ti fa i dispettucci. No no sono una che, se ti prende in antipatia, ti ignora talmente tanto che anche tu inizi a dubitare della tua stessa esistenza.

Sono una stronza innocua insomma.  Ma forse questo non avrei dovuto dirvelo.

Che c'è stato un tempo in cui avevo 19 anni, ma ora ne ho 21 ve l'ho già detto. E se già lì mi avrete presa per pazza, bhe vi dico una cosa che ve ne darà conferma.

Ho la fobia per il numero 7. Tutto deve essere un 7 o un multiplo di 7. Dalla sveglia al volume della musica. Non chiedetemi perchè ma sono sempre stata legata a questo numero e sempre stato il filo conduttore della mia vita. E guarda caso sono nata il 21. Sarà per quello.

Sono quindi una ragazza dall'età incerta, un po' stronza, poco affabile che ha una strana ossessione per dei numeri, che però ha una storia da raccontarvi.

Che storia appassionante voi direte. Lo so le premesse non sono buone. E' che neanche io ero così fiduciosa all'inizio. Anzi. Quindi dovete avere il mio stesso mood.

Ma vedete, sebbene io sia sempre stata tutte queste cose, e non abbia mai avuto molta fiducia negli altri e me la sia sempre cavata da sola, ho scoperto di essere incompleta. Mancava qualcosa dentro di me come il pezzo di un puzzle che da senso a tutto il resto.

Solo che non sapevo mi mancasse fino a quando non è arrivato lui.

E dai lì.. il caos.

Non avevo idea di quanto una persona potesse sconvolgerti la vita fino a quel giorno.

Ma lui aveva il mio pezzo e prima o poi avrebbe dovuto ridarmelo.

Sono passi tre anni da quel giorno. E ora è il momento della verità.

E' il momento di rispettare la promessa.

"La leggenda del filo rosso narra di un filo che lega due persone che sono destinate a essere indipendente dai loro comportamenti o dagli eventi che vivranno.

Io sono destinata a te e se mai mi dovessi perdere tu..tira"

Il pezzo mancanteWhere stories live. Discover now