Capitolo 1

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Erano precisamente le 7:00 di mattina, un lunedi di Marzo come tanti altri e ovviamente avevo scuola. La mia scuola era a due passi da casa mia, in un piccolo "paesino" disperso per la provincia di Milano.
Quando finalmente riuscii a collegare il cervello a ogni singola parte del corpo mi alzai dal letto. Andai in cucina a fare la colazione come tutti i sacrosanti giorni, solo per il fatto che mia madre mi obbligava. Finita quella monotona colazione che ormai era uguale per tutti i giorni andai in bagno. Mi lavai e mi vestii, non mi sapevo vestire, quindi misi una delle maglie dei gruppi rock che avevo, la mia preferita però, quella degli Slipknot e un pantaloncino corto fino al ginocchio dell'Adidas, nero ovviamente e come dimenticare le mie adorate Globe Tilt. Mi truccai come al solito, una base di fondotinta per dare colore alla mia pelle bianca cadaverica, un po' di terra, una linea di eye-liner e mascara. Misi il profumo di mio padre visto che la maggior parte di quelli da donna mi danno la nausea e uscii dal bagno.
Mia madre mi guardò e fece la sua classica faccia disgustata per il mio vestiario e il mio aspetto trasandato io la salutai, presi la cartella e uscii di casa.
Erano le 7:40, e io mi stavo dirigendo all'incrocio di un bar vicino a casa mia per incontrare due ragazze con cui andavo a scuola solitamente. Andammo a scuola insieme e io ovviamente avevo le cuffie, ma per rispetto ne tolsi una in modo da riuscire a spiccicare qualche parola nelle loro inutili chiaccherate.
Ma che voglia avevano di parlare anche di mattina, mi chiedevo tra me e me ogni volta.
Arrivai a scuola con largo anticipo come sempre, mi sedetti su un banco e aspettai che arrivasse qualcuno.
Non avevo buoni rapporti con le ragazze della classe, anzi, mi definivano strana ma a me andava bene così.
Avevo due amici su cui contare sempre, Luca e Giuseppe.
I miei rapporti con Luca erano notevolemente strani non solo ai miei occhi ma anche in quelli di chi ci guardava, sembravamo due fidanzati quando in realtà non lo eravamo, o almeno, non ancora. Lui al contrario di Giuseppe faceva il geloso, mi cercava se non lo facevo io, mi abbracciava, mi coccolava e cose di questo genere, come riassunto? Mi faceva stare bene, non che Giuse non lo facesse eh, però le cose erano diverse.
Finalmente arrivarono tutti anche se ormai era troppo tardi per fare un giro nei corridoi, quindi mi sedetti al mio banco tra Luca e Giuse e aspettai che il prof. della prima ora entrasse.
Erano le 8:10 e il prof. di fisica era appena entrato.
Le sei ore di scuola passarono velocemente tra risate, scherzi e le mie incazzature con Luca,fatte solo per farmi abbracciare anche se non ci aveva mai pensato che lo facessi per quello.
Uscii da scuola alle 14.15 e mi incamminai verso casa da sola, con le cuffie ovviamente, avevo messo la riproduzione casuale per non perdere troppo tempo.
Passai per il cortile come tutti i giorni, solitamente era isolato ma quel giorno c'era una persona seduta su una panchina.
Non ci feci molto caso, fino a quando vidi il suo tatuaggio dietro al collo.
"Mhh" pensai.
Continuai a camminare canticchiando "noi due" di Fred de palma.
Il tipo seduto sulla panchina si girò e mi guardò con un accenno di un sorriso.

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chi sarà il tipo seduto sulla panchina?
commentate e ditemi il vostro parere sulla storia fino ad ora.
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deb

innamorata di un cantante Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora