QUELLA NOTTE FUORI BOSTON

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Capitolo 35
Mi sveglio in un lettino totalmente bianco,e quando mi metto seduta noto che la mia caviglia è completamente bendata.
Mi stiracchio leggermente sbadigliando
-Ma quanto ho dormito?-chiedo fra me e me con voce impastata
-Tre ore-mi risponde una signora sui cinquant'anni che è appena entrata nella stanza
-Cosa?devo andare a lezione!-ad un tratto divento sveglissima e faccio per saltare giù dal lettino,ma la signora,che da quanto immagino sia l'infermiera della scuola,mi blocca.
-Non preoccuparti delle lezioni,hai preso una bella storta eh,la prossima volta è meglio se guardi i cartelli.Pensa che il ragazzo che ti ha accompagnato qui quando mi ha raccontato cosa era successo stava ridendo!.Ah,e poi dormi la notte che hai delle brutte occhiaie-mi dice con tono divertito
Il ragazzo che mi ha accompagnato?Ah...Blake!
Giuro che lo amazzo!
Dopo aver preso un antidolorifico ed aver parlato con l'infermiera,esco dall'infermeria zoppicando e mi dirigo verso il mio armadietto.
Da quanto ho capito questa è la quarta ora,ma tuttavia ci sono parecchi ragazzi in giro,forse mancherà qualche professore.
Di scatto mi ricordo che alla terza ora avevo un'appuntamento con Alexia in bagno ed afferro subito il cellulare trovando 59 chiamate perse e 110 messaggi tutti suoi
Cavolo!
La richiamo,ma non risponde,probabilmente è a lezione,quindi decido di andare nell'aula di chimica e aspettarla lì fuori.
Proprio quando sto per svoltare l'angolo guardando i messaggi del gruppo dei miei amici,mi scontro con una persona e nell'impatto quasi cado,ma perfortuna un braccio mi tiene stretta e mi fa ritornare stabile.Mentre peró il mio meraviglioso iphone cade eccome,lo schermo si rompe tutto davanti ai miei occhi e l'unica cosa che riesco a fare è spalancare la bocca.
-Oh merda!-sento esclamare dalla persona che mi è venuta addosso e che mi ha rotto il cellulare
Mi giro verso quel povero sfortunato che dovrà subirsi la mia ira.
E rimango ancora più sconvolta tanto che non riesco a parlare per diversi minuti,ma poi il mio corpo viene invaso da un sentimento:la rabbia!
-Cosa cazzo hai fatto!?Guarda dove vai imbecille!Non vedi che mi hai appena rotto il cellulare?Che pensi che i soldi piovono dal cielo!Cosa cazzo hai nella testa!-urlo fortissimo facendo girare gli studenti in corridoio
-Guarda tu dove vai!Stavi guardando il telefono,e poi se il problema sono i soldi te lo ricompro..-Dennis rotea gli occhi come se fosse  seccato da questa situazione
-No,lì dentro avevo tutti i numeri e le foto,poi l'ho cambiato da nemmeno un mese!-piagnucolo
-Ho detto che te lo ricompro!-alza la voce nervoso
E no bello quella nervosa qui sono io!
-Certo che me lo ricompri!E non alzare la voce con me!-dico minacciosa
-Sennó!?-mi chiede con tono di sfida
-Sennó ti ammazzo e poi brucio il tuo inutile cadavere-
Dennis scoppia a ridere e mi guarda divertito
-Non avresti mai il coraggio di uccidere qualcuno!-mi prende in giro
-Si,infatti,peró tu l'hai avuto-dico e subito me ne pento
Mi copro la bocca con la mano pensando a quanto io a volte sia così stupida,la sua espressione cambia da divertita ad arrabbiata
-Tu non sai come stanno le cose!-dice ad un centimetro dal mio viso
-Allora raccontami cosa è successo!-lo spingo leggermente indietro
Annuisce e mi prende per mano iniziando a camminare verso un corridoio,ma vedendo che mi sforzavo molto nel zoppicare si gira di scatto e mi prende in braccio
-Ma cosa fai!?-squittisco rossissima
Posso sembrare veramente una poco di buono dato che sono fidanzata e più di un ragazzo mi prende in braccio come se niente fosse
Oddio devo parlare anche con Isaia!
Ma poi se ci penso oggi non l'ho manco sentito ne visto!
Arriviamo davanti delle scale e Dennis inizia a salirle velocemente forse per non farci beccare da qualche insegnante
Arriviamo nel tetto della scuola e subito lui mi adagia molto lentamente a terra sedendosi poi davanti a me.
-Come hai fatto a scoprire questo posto?-gli chiedo scrutandomi attorno
-Un giorno avevo l'ora buca e non sapevo cosa fare,allora ho deciso di trovarmi un posto in cui riflettere e ho trovato questo-dal tono di voce sembra molto in ansia
-Allora-inizia lui-sono nato a Boston con il nome di Dennis Alex Yale,i miei genitori sono dei medici molto importanti e hanno sempre progettato la mia vita in modo perfetto,ma a me non andava bene.Io volevo fare quello che mi piaceva,volevo giocare a football non a baseball,volevo mettere la musica a tutto volume nella mia camera,volevo vestirmi alla moda e non con stupidissime camicie di seta.
Litigavo spesso con i miei perchè a loro importavano solo i soldi e le immagini che sarebbero arrivate agli altri della nostra famiglia.
Cosí un giorno scappai di casa e incontrai quello che poi diventò il mio migliore amico.
Era un ragazzo alto,muscoloso,pieno di piercing e indossava quasi sempre un giubbotto di pelle nero.
È grazie a lui se mi sono sentito veramente vivo,ho provato le sigarette,ho provato l'adrenalina delle gare clandestine e molte altre cose.
Col tempo sono diventato molto bravo a guidare e guadagnavo sempre molti soldi dato che vincevo tutte le gare,nello stesso momento però i miei genitori venuti a scoprire della mia 'nuova' vita mi buttarono fuori di casa e io andai a vivere a casa del mio migliore amico Zen.
Un giorno mi innamorai,si proprio cosí,Dennis Yale il Bad boy della città si innamora di una innocente ragazza.Io la amavo Madison,te lo giuro,ma quel giorno.
Il giorno della gara più importante dovevo gareggiare contro uno stronzo che odiavo.
Io e Hayley,la mia ragazza,avevamo litigato di brutto  qualche giorno prima perchè lei non voleva che io partecipassi alle gare con sostanze nel sangue.
Io non ho ascoltato i suoi consigli e le urlato contro e lei per vendicarsi ha deciso di baciare il ragazzo con cui avrei gareggiato la sera dopo per farmi ingelosire.Appena l'ho scoperto sono andato su tutte le furie e ho picchiato a sangue lui,ma ho commesso un altro grave errore:ho assunto tanta droga,forse troppa.
E quando è stato il momento di arrivare al traguardo ho perso i sensi e sono andato in overdose,perdendo il controllo della macchina.
La mia auto si è schiantata contro l'altra e per poco non ci rimanevo secco anche io.
I miei genitori hanno pagato la cauzione per farmi uscire di galera anche se è stato parecchio difficile.
Poi mi hanno mandato in una clinica per disintossicarmi per poi farmi trasferire a Miami lontano dai ricordi di quel posto.
Da quando sono partito mi stanno cercando,ma non la polizia,sono quelli del clan.
Vogliono che ritorni a gareggiare con o senza il mio volere e io devo rimanere nascosto sotto copertura.Per questo non devi dire niente a nessuno.Ti prego Madison,metterei tutti voi nei guai e non voglio che altre persone muoiano per colpa mia-finisce di raccontare mentre delle piccole goccioline gli escono dagli occhi
Mi sporgo per abbracciarlo e lo stringo forte
-E la tua ragazza?-gli chiedo una volta staccati
-Hayley si è molto pentita per quello che ha fatto,e io l'ho perdonata anche se non avrei dovuto,io la amo troppo.
Non la sento da un bel po',ma non può chiamarmi mi rintraccerebbero troppe persone.-
Riserva il suo sguardo assente al cielo e io non posso far altro che osservarlo
È bravo a nascondere il proprio dolore.
Poi una domanda mi sorge spontanea
Ma cosa vuole Alexia da lui?

BAD LOVE #Wattys2017Where stories live. Discover now